Napoli secondo l´Indipendent: lo spread si «combatte» col sesso (in automobile)

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L’articolo del quotidiano britannico dedicato al ritorno del rito dell’amore sotto il tettuccio in voga negli anni ’80 NAPOLI – La crisi cambia le abitudini di vita degli italiani? Secondo l’Indipendent, almeno a Napoli, le conseguenze sull’amore sarebbero il ritorno del sesso in auto tanto in voga negli anni Ottanta, immortalato al cinema in Così parlò Bellavista. L’ARTICOLO – Il quotidiano britannico dedica al rito dell’amore sotto il tettuccio un lungo articolo, in cui Irene Alison spiega come quella di appartarsi in automobili fosse un’abitudine consolidata delle coppiette napoletane (e non solo). Formula sprint tornata di moda nonostante una recente sentenza della Cassazione preveda una pena fino a tre anni di galera per chi fa sesso in macchina senza oscurare i finestrini. IL «QUARTIERE DELL’AMORE»- Il quartiere dell’amore a Napoli, oggi come negli anni Sessanta, quando la chiusura dei bordelli portò gli innamorati per strada, si dispiega tra la collina del Vomero e l’elegante Posillipo, racconta la Alison. Una volta, il luogo prediletto dagli innamorati, rappresentato anche dal film di Luciano De Crescenzo, era il Parco della Rimembranza, da cui si può godere di una spettacolare vista del golfo. Oggi le coppiette si sono spostate nella vicina via Manzoni, dove di recente è tornato il via vai di auto notturno. Una differenza con il passato però c’è, sottolinea l’Independent: una volta i ragazzi per aggirare i pudori delle loro fidanzatine fingevano di essere arrivati per caso nella strada dell’amore perchè alla ricerca di un punto panoramico, mentre oggi i giovani ci vanno consapevolmente. I NUMERI – Sarà l’aumento della disoccupazione giovanile nel sud Italia (oltre il 40% nel 2010) e il fatto che i due terzi dei giovani tra i 18 e 34 anni sono costretti a rimanere a casa con i genitori. Quello che gli anni e la tecnologia non sono riusciti a modificare lo racconta al quotidiano britannico Lino: «I tempi sono cambiati, oggi si possono reclinare i sedili. Ma il cambio rimane una grande scocciatura».

FONTE CORRIERE DEL MEZZOGIORNO

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