Cosentino, Lega: «sì all´arresto non c´è fumus persecutionis» VIDEO

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MILANO - La Lega voterà a favore dell’arresto di Nicola Cosentino. Ad annunciarlo è l’ex ministro degli Interni Roberto Maroni: «Domani, i nostri due membri esprimeranno in Giunta il voto favorevole alla richiesta di arresto per Nicola Cosentino e questa è la posizione della Lega», ha detto l’esponente del Carroccio lasciando la sede del partito dopo la segreteria politica riunitasi oggi in via Bellerio. «C’è stata una relazione dei nostri due membri della Giunta – ha spiegato Maroni – che hanno espresso la convinzione che non esiste alcun fumus persecutionis nei confronti del parlamentare». Cosentino è accusato di riciclaggio, falso, corruzione, violazione di norme bancarie, aggravati dal favoreggiamento nei confronti della camorra. Paniz (Pdl). Le dichiarazioni di Maroni hanno provocato l’immediata reazione del Pdl: «Ognuno risponderà chiaramente alla propria coscienza…» ha detto il capogruppo del Pdl in giunta per le Autorizzazioni della Camera, Maurizio Paniz, aggiungendo: «Ho sempre il massimo rispetto per le decisioni di tutti. Ovviamente, questa della Lega su Cosentino, non la condivido da un punto di vista giuridico, ma da un punto di vista politico sono cose che possono accadere». Il voto. L’organismo di Montecitorio è convocato per le 14 di domani e la votazione rappresenta solo il primo tempo di una partita che si deciderà solo giovedì, quando sarà l’Aula a pronunciarsi in modo definitivo sull’arresto di Cosentino. Qualunque decisione, infatti, potrebbe essere rovesciata dall’Assemblea. Con i 2 esponenti del Carroccio, domani i sì all’arresto raggiungerebbero quota 11, insieme a 4 membri del Pd, ai 2 del Fli, ai 2 dell’Udc e all’unico esponente dell’Idv. I no sarebbero invece 9, vale a dire i 7 membri del Pdl, il rappresentante di Popolo e territorio e il deputato del Misto Mario Pepe. Da verificare la scelta di Maurizio Turco, deputato radicale eletto nelle liste del Pd. Equilibri che, come detto, potrebbero poi mutare in Aula, soprattutto alla luce dell’attuale fase politica che non vede, in particolare su materie come questa, una rigida divisione tra maggioranza e opposizione e in generale tra e negli schieramenti. Le foto della Dia. Sugli esiti del voto potrebbe essere deteminante il dossier fotografico prodotto dagli inquirenti, grazie agli appostamenti degli uomini della Dia che, il 7 febbraio 2007 riescono a immortalare l’allora sottosegretario all’Economia Nicola Cosentino, all’uscita degli uffici Unicredit di via Po a Roma, in compagnia del compagno di partito e presidente della provincia di Napoli, Luigi Cesaro, funzionari della banca e l’imprenditore Nicola Di Caterino.

IL MATTINO.IT

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