Positano presentato libro di Semenov un evento troppo privato..

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 Non vogliamo fare polemiche ma riprendiamo quello che ci è stato detto da decine di persone interessate e di cultura di Positano, perchè si è presentato un libro di Semenov, personaggio così importante per la perla della Costiera amalfitana, quasi in sordina? L’evento si è tenuto ieri sera organizzato dal Centro di Storia e Cultura Amalfitana di Amalfi nel Palazzo Murat sembrava quasi un fatto privato.

Di questo evento non si sapeva nulla. Una locandina striminzita apparsa in qualche bar ventiquattro ore prima annunciava la presentazione di un libro che lo riguardava. Pochi i partecipanti ma non per mancanza di interesse agli eventi culturali di Positano. Basti guardare quanta gente è andata alla presentazione del libro di Matilde Romito per rendersi conto di quanto interesse vi sia per la nostra storia da parte dei positanesi. Vi è un certo sconcerto, almeno da parte nostra, nei confronti di questo evento, anche se siamo andati al Centro per prendere informazioni ed il libro il giorno prima, fatto quasi in forma privata. Fra l’altro abbiamo saputo che la biblioteca comunale di Positano , gestita con l’associazione Posidonia, che pure ha fornito materiale informativo, non è stata invitata

Ecco il comunicato stampa ufficiale che ci è giunto solo oggi.

Un libro su Michail Semenov, pescatore russo a Positano serigrafiaCosta d’Amalfi. Nell?ambito delle celebrazioni dell?Anno della cultura e della lingua russa in Italia e della cultura e della lingua italiana in Russia, lunedì 19 dicembre, alle ore 17.00, all?Hotel Palazzo Murat di Positano, si svolgerà la presentazione del libro Michail Semenov Un pescatore russo a Positano, a cura di Vladimir Keidan e Michail Talaly ed edito dal Centro di Cultura e Storia Amalfitana. La manifestazione, voluta dal Centro Editore e dal Comune di Positano, con la collaborazione dell?Hotel Palazzo Murat e con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Campania, della Provincia di Salerno, della Comunità Montana ?Monti Lattari? e del Comune di Amalfi, consentirà di comprendere in che modo la cultura russa arrivò in Costa d?Amalfi e che peso ebbe nell?arricchimento della vita intellettuale del nostro territorio. Alla fine della Rivoluzione d?Ottobre si riversò in Occidente una gran quantità di persone desiderosa di fuggire agli orrori della Guerra Civile e alle possibili repressioni da parte del bolscevismo vincente. La Costiera negli anni Venti e Trenta si trasformò in un luogo privilegiato per l?emigrazione, soprattutto dagli artisti. Qui, sulla scia della cosmopolita Capri, si era formata un?atmosfera di stupefacente tolleranza, che permetteva la presenza di opinioni, cittadinanze e razze più diverse. Non di poco conto era il fattore economico: gli emigranti in miseria erano attratti dal basso costo della vita semplice e all?antica di questi posti. Lo scrittore Michail Nikolaevi? Semënov fu il primo a rivelare Positano ad un?ampia schiera di artisti internazionali. Il suo personaggio rimase impresso nella mente dei positanesi per il suo comportamento stravagante: egli andava incontro al mare in tempesta, passeggiava nudo per i propri possedimenti, affermando che era necessario un contatto totale con la natura. Amava passare le serate all?osteria, insegnando agli avventori i giochi d?azzardo. Aveva anche degli interessi sociali, tanto da organizzare una cooperativa di pescatori, la prima della zona. Tuttavia dai risultati delle ricerche di Vladimir Keidan negli archivi di Roma, è emerso che le sembianze del tipo strampalato e del bohémien amante del vino e delle donne, appartenevano in realtà ad un uomo dalla doppia personalità. Semënov abitava in un mulino, da lui acquistato nel 1916, destinato a diventare per molti emigranti una confortevole dacia. Epocale fu l?arrivo da Semënov del coreografo Leonid Mjasin (francesizzato poi in Léonide Massine). Dopo questa visita la situazione culturale sulla Costiera Amalfitana cambiò sensibilmente. L?arrivo degli amici di Mjasin, personaggi del calibro di Igor? Stravinskij, Sergej Djagilev, Vazlav Ni?inskij e dei membri della Compagnia dei Balletti Russi, come anche di artisti, musicisti e scrittori famosi, coinvolti nella colossale impresa di Djagilev: Pablo Picasso, Leon Bakst, Michail Larionov, Jean Cocteau, Erik Satie, Filippo Tommaso Marinetti ed altri con la loro cerchia cosmopolita, contribuì alla formazione di un nuovo clima creativo in Costiera. Questo proposito si realizzò nel 1924, quando Mjasin acquistò il piccolo arcipelago ?De Li Galli?. ?Don Michele? ne divenne una sorta di maggiordomo, organizzando i soggiorni sulle isole di amici e colleghi del coreografo. Fu questo avvenimento a rivelare la Costiera a molti artisti famosi europei ed americani (Mjasin lavorava spesso in America e col tempo per motivi di ordine pratico acquisì la cittadinanza americana). Introdurranno la serata i saluti del sindaco di Positano Michele De Lucia e di Giuseppe Gargano del Centro di Cultura e Storia Amalfitana. Il coordinamento degli interventi sarà a cura di Sigismondo Nastri e di Valeria Di Martino che passeranno la parola al giornalista e scrittore Carlo Knight che presenterà il volume, al professore Giovanni Camelia del Centro di Cultura e Storia Amalfitana e infine a Vladimir Keidan, docente di lingua e letteratura russa dell?Università di Urbino e curatore, insieme a Michail Talalay, dell?opera. Nel corso della manifestazione verranno presentati inoltre l?intervista ai discendenti degli emigrati russi a Positano negli anni Trenta del Novecento, a cura di Alessandra Romano (montaggio e realizzazione tecnica a cura del Centro Video Conca), e le sequenze tratte da un filmato-intervista a Franco Zeffirelli in cui il grande regista ricorda la figura di Semenov.


 

 

Ecco le foto di Massimo Capodanno sull’evento

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