A Sant´Angelo in Palco a Nola la mostra Misetri dedicati

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Domenica 18 dicembre 2011, alle ore 17.30, si inaugura la mostra “Misteri Dedicati”, promossa dall’Istituto per la Diffusione delle Scienze Naturali, in collaborazione con l’Associazione Meridies, nell’ambito del programma per la diffusione della cultura scientifica “L’arte del’Agricoltura”, patrocinato dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca.

La mostra,  allestita presso il Complesso Monumentale quattrocentesco di Sant’Angelo in Palco – Nola (NA) è ospitata nella bellissima chiesa del Complesso ed in alcune stanze adiacenti il chiostro, è progettata da Claudio Rodolfo Salerno, presidente dell’Istituto per la Diffusione delle Scienze Naturali ed è stata fortemente voluta da Michele Napolitano,  presidente dell’associazione Meridies.

Misteri dedicati è un’esposizione che parte dalle nostre origini, giungendo al rapporto tra uomo e natura. E la natura è la protagonista indiscussa, riscoperta nella sua semplicità che va dall’impollinazione tramite il vento, fino alla trasformazione di un chicco di grano, dal gorgheggio degli uccelli, all’osservazione del mondo delle api, tutto raccontato attraverso un percorso dove scienza, arte e spiritualità si mescolano fino ad arrivare ad un’immagine unica di mondi diversi. Il lavoro è fortemente influenzato dalla vita di San Francesco d’Assisi, la cui presenza si avverte fortemente nel complesso monumentale di Sant’Angelo a lui dedicato, con la meravigliosa biblioteca francescana. Il luogo stesso di ambientazione della mostra suggerisce riflessioni sul “creato e le sue creature”.

La natura trova la sua espressione all’interno della mostra attraverso le quattro installazioni che con il coinvolgimento di tutti i sensi permettono l’avvicinamento al cielo, alla terra, alla luce fino all’uomo. Si tratta di un modo dinamico e contemporaneo di fruire la cultura, che grazie alla dislocazione delle installazioni lungo il territorio, coinvolge tutta l’area nolana, ricca di beni culturali, dove storia, tradizione, arte e scienza si incrociano in modo naturale per offrire percorsi turistici e didattici alternativi.

L’installazione Verso il cielo è ispirata ad una tempesta tra le messi tratta dalle Georgiche di Virgilio; una seconda è realizzata attraverso i diversi canti degli uccelli che si alternano dal giorno alla notte. Sostanze aromatiche, utilizzate durante antiche cerimonie, saranno diffuse nell’ambiente.

In quella intitolata Verso la Terra, sono rappresentate, attraverso una serie di scatti fotografici, la gestualità e la manualità dell’antica arte della panificazione ed alcune immagini relative ai lieviti visti al microscopio. Sarà presente un’opera vivente, realizzata con “pasta madre”, che verrà continuamente ravvivata durante tutto il periodo espositivo per mostrarne i suoi aspetti.  Verso la luce, è un’installazione realizzata con candele di cera d’api che creeranno un effetto luminoso nell’ambiente. Ultima Verso l’uom, un cantiere antropologico minimale che soppianta l’uomo con una serie di sculture in cera e bronzo.

 

“La natura – spiega Claudio Rodolfo Salerno –  intercetta continuamente possibili percezioni sensoriali per comunicare con noi. Lo fa attraverso i colori, la temperatura, gli odori, i suoni e il contatto. I nostri lavori fanno proprio riferimento a queste percezioni ed alla loro memoria. Alla base c’è un’indagine ottenuta dall’utilizzo di fonti storiche e approfondimenti scientifici sull’area oggetto della ricerca. L’approccio sinestetico diventa uno strumento attraverso il quale forme diverse della conoscenza si appropriano di nuove contaminazioni dei generi, con nuovi linguaggi che si reinventano in un work-in-progress continuo. Descrivere iconograficamente un luogo in un’opera, non significa solo realizzare una foto descrittiva chiara, ma bensì riuscire a coglierne la storia e il significato. Gli oggetti raccontano il loro uso e la vita passata deve rivivere attraverso l’intreccio di percezioni che restituiscono a noi il vissuto dell’oggetto”.

“Tutto questo – prosegue ancora il presidente dell’istituto per la diffusione delle scienze naturali –   per creare una fruizione della cultura dinamica e contemporanea. Questo modello ispira una proposta progettuale più ampia per il territorio dell’area nolana, ricco di beni culturali, dove in pochi chilometri sono rappresentabili quattromila anni di storia. Ma il territorio offre anche risorse umane che ne rappresentano il valore aggiunto. Storia, tradizione, arte e scienza si incrociano in maniera naturale per la creazione di percorsi turistici e didattici alternativi. La proposta è concepita come un attraversamento, dove si alternano luoghi reali e luoghi evocativi e contaminanti, tramite la creazione di installazioni dislocate lungo il territorio”.

 

 

Le installazioni sono state realizzate da Nicola Buono, Marilicia Longobardi, Lino Monaco, Giancarlo Moschetti, Federico Nappo, Anita Pagano, Gabriele Pierro, Maria Stella Pisapia, Felix Policastro, Raffaele Riccardi e Paola Ricciardi. L’organizzazione è di Michele Napolitano, presidente dell’associazione Meridies, Dario Macellaro e Nicola Mercurio.

 

La mostra, a ingresso libero, resterà aperta fino al 23 dicembre dalle 9:30 alle 13:30 e dalle 16:30 alle 19:30. Per informazioni e prenotazioni: Istituto per la Diffusione delle Scienze Naturali: cell.: 340-2345846, mail salerno.idsn@alice.it. Oppure, associazione Meridies: cell.: 327.4653901, mail: info@meridies-nola.org.

Ufficio stampa IDSN Daniela Leone 3479430130

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