Salerno.Tutti i settori in crisi, cresce solo l´export

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SALERNO — Sono caratterizzati tutti dal segno meno i risultati raggiunti dai diversi comparti produttivi del sistema economico salernitano nel corso del terzo trimestre del 2011. Industria, commercio e servizi, infatti, registrano una sostanziale contrazione di produzione e volumi d’affari, con previsioni per il quarto trimestre dell’anno che non sembrano lasciare eccessivo spazio all’ottimismo. A fare il punto della situazione l’Osservatorio Economico Provinciale sulla base dei dati forniti dal centro studi di Unioncamere ed elaborati dalla Camera di Commercio di Salerno. Un più analitico esame dei dati consente, però, di intravedere anche qualche segnale incoraggiante. Per quanto riguarda il comparto manifatturiero c’è da registrare una contrazione tanto della produzione quanto del fatturato, rispettivamente -3% e -3,4%, nei mesi da luglio a settembre del 2011. In calo del 3,7% gli ordinativi. Perdite tuttavia più contenute rispetto a quelle del trimestre precedente, quando il fatturato è calato del 3,9% e la produzione del 4,2%. Positivo, invece, il dato dell’export, in crescita del 2,3%. In un quadro di generale flessione rappresentano un’eccezione i comparti del tessile, dell’abbigliamento e delle calzature, settori produttivi che nel Salernitano fanno registrare un aumento del 3,1% del fatturato e del 2,4% della produzione. Sostanziale tenuta delle posizioni per l’agroalimentare con un calo dello 0,5% della produzione e dello 0,6% del fatturato. Per il comparto chimico-plastico dati ancora negativi, ma è sensibile il recupero tanto sul fronte della produzione che del fatturato. Lieve recupero del fatturato, ma produzione in calo, per l’industria del legno e del mobile, mentre resta negativo il dato delle imprese meccaniche e di trasporto. Maglia nera per i comparti dell’energia e delle altre industrie manifatturiere (-5,7% produzione e -8,7% fatturato) e, soprattutto, per l’industria delle macchine elettriche ed elettroniche (-10,0% produzione e -9,6% fatturato). La crisi fa sentire i suoi effetti anche su uno dei principali comparti dell’economia salernitana, il commercio. Le vendite nel periodo luglio-settembre sono calate del 5%, dato ancora peggiore rispetto al – 4,6% registrato nel trimestre precedente. La contrazione delle vendite è decisamente più forte nelle attività di più ridotte dimensioni, dove si raggiunge il picco del -5,6%, mentre nelle attività con più di 19 dipendenti il calo è del 2,1%. Non si registrano particolari differenze rispetto alla tipologia delle merci: la riduzioni delle vendite nel settore alimentare si attesta infatti al 5,3%, mentre nel settore non alimentare il calo è del 5,2%. In netto peggioramento il volume d’affari delle imprese di servizi: il calo nel terzo trimestre del 2011 si attesta al 2,6%, dato decisamente superiore a quello registrato nel secondo trimestre dell’anno, quando la contrazione del volume d’affari si era attestata all’1,2%. Anche in questo settore non manca un’eccezione, rappresentata in questo caso dalle imprese dell’informatica e delle telecomunicazioni: il volume d’affari delle aziende del settore cresce in provincia di Salerno del 2,9%, in linea con la tendenza nazionale. Ancora caratterizzati dal segno meno, ma in risalita i risultati fatti registrare dalle imprese del settore turistico, aziende che nel periodo in esame registrano un calo del volume d’affari del 2,2%, un punto in meno rispetto al trimestre precedente. Risultati che si spiegano facilmente se si considera che sono relativi alla stagione estiva del 2011, periodo particolarmente propizio per le imprese del comparto turistico. Particolarmente colpite dalla crisi le piccole imprese, con una contrazione del volume d’affari del 6%, mentre le imprese con più di dieci dipendenti riescono a contenere la riduzione del volume d’affari all’1,9%.

FONTE CORRIERE DEL MEZZOGIORNO

INSERITO DA ANGELA CECERE

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