SARAH SPUNTA FOTO CON LIVIDO,L´AVVOCATO OMICIDIO A SFONDO SESSUALE

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    C’è un particolare dell’avambraccio sinistro della povera Sarah Scazzi che presenta, proprio sopra ai polsi, delle evidenti ecchimosi con la caratteristica forma a “bracciale” o “manetta”. I segni sembrerebbero quelli tipici di legacci o da ammanettamento o da forti strette con le mani. La foto è stata pubblicata in esclusiva dal Corriere del Mezzogiorno

    Il fotogramma ingrandito è stato scattato la mattina del 7 ottobre del 2010, quando, dopo dieci ore di lavoro con l’escavatore e i badili, le forze dell’ordine e i sommozzatori del nucleo carabinieri di Taranto riuscirono a tirare fuori il corpo martoriato di Sarah Scazzi, rimasto per 42 giorni sommerso nel pozzo-cisterna dove l’avrebbe gettata lo zio Michele Misseri. Dopo circa otto ore da quello scatto, la salma diventerà oggetto di esame sul tavolo operatorio dell’obitorio dell’ospedale Santissima Annunziata a disposizione del medico legale Strada.
     
    La foto, una tra tante di quelle scattate lo stesso giorno e depositate agli atti dell’inchiesta, prende una strada diversa e finisce tra i reperti doppioni oppure di scarso interesse per le indagini. A distanza di un anno, la testimonianza fotografica ricompare in qualche modo nel palazzo di giustizia e cattura l’attenzione della procura. E ora, dunque, si apre una nuova pista. L’avvocato Raffaele Missere, nella sua relazione depositata alla segreteria del gup, Pompeo Carriere, motiva la necessità di una nuova perizia autoptica: “Non parliamo di fratture macroscopiche – ha precisato il legale – ma anche di segni da ricollegare a traumi ante mortem o post mortem”.
     
     

    sarah scazzi 400
    La posta in gioco è molto alta, perchè sarebbe la dimostrazione che Sarah è stata uccisa da almeno due persone. E già questo è motivo di prudenza e discrezione degli inquirenti consapevoli del delicato momento della vicenda giudiziaria giunta alle battute finali e molto vicina alla fine della decorrenza dei termini dell’imputata principale, Sabrina Misseri, che tornerebbe libera se alla data del 27 novembre il giudice non deciderà per il rinvio a giudizio.

    A dare importanza al nuovo scenario aperto da questi segni sui polsi, è lo psichiatra Alessandro Meluzzi, consulente di parte della famiglia Scazzi. “Non ho visto le foto ma ne ho sentito parlare e mi sono state descritte da chi le ha potute visionare e questo – dice – conferma la mia tesi secondo cui si è ancora lontani dall’individuare le modalità e il luogo in cui la ragazza è stata uccisa”. Per lo psichiatra, notoriamente convinto della non colpevolezza di Sabrina Messeri e della madre Cosima Serrano, la figura oscura di questa vicenda è proprio Michele Misseri. “Nei suoi racconti – dice – ci sono troppe cose che non tornano, il suo è il ruolo di Igor il becchino che continua a depistare e a nascondere la verità e complicità diverse”.
     

    OMICIDIO A SFONDO SESSUALE – E intanto la difesa di Sabrina Misseri propone una nuova versione dei fatti e un nuovo movente: “L’omicidio di Sarah Scazzi? Ha uno sfondo sessuale”, afferma l’avvocato Franco Coppi, difensore di Sabrina Misseri. “Noi riteniamo – ha detto il legale – che il delitto commesso da Michele Misseri sia ricollegabile a un raptus sessuale o comunque ad un interesse sessuale nei confronti di questa bambina”. Coppi ha riferito anche che gli è stato detto che durante la sua arringa Michele Misseri ha anche pianto. “Ho detto anche – ha aggiunto Coppi – che Michele Misseri è un caso interessante dal punto di vista psichiatrico, ma non ho certamente sostenuto che non abbia capacità di intendere e di volere. Ne ha anche troppa”.
     
    GLI ELEMENTI – A favore della confessione – ha spiegato Coppi – militano tutti gli indici che normalmente la Corte di cassazione indica come indici di credibilità di una confessione, cioè genuinità, spontaneità e via dicendo. Mentre per quanto riguarda la ritrattazione ricorrono tutti gli indici che ne dimostrano il carattere menzognero, cioè l’interesse indubbio che Michele Misseri poteva avere a ridurre la propria responsabilità, il fatto che sia stata una ritrattazione a rate. Ci sono volute sei o sette dichiarazioni diverse per giungere alla fine ad accusare Sabrina. Quindi anche le modalità della ritrattazione sono indubbiamente sospette

    Fonte:affaritaliani.it

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