Ospedale di Salerno. Vuoi la risonanza magnetica? Porta il dvd

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di Andrea Pellegrino

Che la sanità in Campania non goda di buona salute è ormai cosa certa, scontata, certificata e sottoscritta. Tant’è che è commissariata.  E non parliamo solo economicamente. Perché per risanare il debito ci vorrebbe un vero e proprio tesoro, degno delle migliori favole. Ma purtroppo siamo nella sfera fantastica anche quando parliamo di servizi e prestazioni. E la vicenda che raccontiamo è sicuramente surreale. Siamo all’ospedale di via San Leonardo. Quella struttura che si fa bella mostra col titolo di azienda universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”. Che ha accorpato anche i nosocomi di Cava de’ Tirreni, Mercato San Severino e Costiera Amalfitana. Insomma il polo d’eccellenza e il punto di riferimento (almeno sulla carta) della sanità in provincia di Salerno. Ebbene, proprio lì per portarsi a casa i risultati di una risonanza magnetica bisogna munirsi di dvd. Non è uno scherzo. E sono in molti che ci hanno segnalato questo disservizio, o volendo essere più magnanimi, questa curiosità. Si dice che perfino il vicino negozio d’elettronica sorrida quando un cliente chieda un dvd vuoto. A questa domanda alcuni di loro rispondono: «Vi serve per l’ospedale?». E nella simpatia di tutto ciò, che semmai potrebbe anche servire psicologicamente al paziente che attende con ansia l’esito del suo esame clinico, emerge qualcosa di preoccupante. Possibile che il reparto preposto non abbia i dvd per registrare la risonanza magnetica. Come se il radiologo chiedesse di portare la lastra per stamparla? Crediamo che sia stato un problema di magazzino, seppur sono diverse le persone che hanno raccontato questo incredibile episodio. Mancanza di fondi? Sicuramente. Ma allora, così facendo, l’eventuale paziente che necessita di un ricovero dovrà portarsi le lenzuola da casa? Vi immaginate una circostanza simile al Gemelli di Roma o al San Raffaele di Milano o all’azienda sanitaria di Siena? Volendo fare il paragone con strutture universitarie. Penso che ciò non avvenga. Non saranno i dvd a contenere il buco economico della sanità in Campania. E i piani approvati e bocciati (Caldoro che boccia Bortoletti, ossia il commissario che boccia il sub) altro non rallentano quel che dovrebbe essere la fase di rifondazione della sanità in Campania. Partendo proprio dagli ospedali, con accorpamenti (attualmente solo sulla carta – si dice che l’ospedale di Cava de’ Tirreni sia sottoposto ad una vera e propria eutanasia)  seri che davvero garantiscano servizi ai cittadini senza costringere nessuno a lasciare la Campania anche per curare un raffreddore.  Con un doppio danno per le casse regionali: si pagano i servizi in Campania e le prestazioni di pazienti che utilizzano strutture fuori regione. Qui occorre munirsi anche di dvd per ricevere una risonanza magnetica, volendo concludere alla Totò: poi dicono che uno s’indigna.

 Roma Cronaca 24 ottobre 2011

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