Castelvolturno, rifiuti radioattivi sotto il parcheggio dell´Ippocampos E´ la "discarica di Gomorra"

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CASERTA – Svariate tonnellate di rifiuti pericolosi, alcuni dei quali radioattivi, sono stati ritrovati dalla polizia a Castelvolturno, in una discarica abusiva la cui presenza è stata rivelata dal collaboratore di giustizia Emilio Di Caterino, ex affiliato al clan dei casalesi e in particolare al gruppo guidato dal boss Francesco Bidognetti. La discarica, coperta da uno strato di cemento, si trova sotto il parcheggio del complesso ricreativo Ippocampos, i cui gestori sono però del tutto estranei alla vicenda. Nel corso di un sopralluogo, oggi Di Caterino ha guidato gli agenti nel luogo in cui, nel 1994, aveva allestito lo sversatoio abusivo, e dove negli anni successivi è sorto il complesso ricreativo, molto frequentato, che comprende un ristorante, un bar, una piscina e un maneggio. In questo terreno, ha raccontato il collaboratore di giustizia, venivano scaricati interi Tir carichi di rifiuti pericolosi provenienti dal nord Italia: esattamente come, riferiscono gli investigatori, accade nel film «Gomorra», tratto dal libro di Roberto Saviano. La discarica si estende su un’area di circa 7.000 metri quadri, che è stata sequestrata. La speciale apparecchiature in dotazione ai vigili del fuoco per verificare la presenza di sostanze radioattive si è attivata in più punti; tecnici dell’Arpac, l’Agenzia regionale per l’ambiente, hanno fatto prelievi a campione e nelle prossime settimane saranno in grado di dire con precisione quali sostanze sono state sotterrate. I rifiuti sono contenuti in sacchi di juta e si sono induriti a tal punto che le ruspe non riescono a spostarli. Sul traffico di rifiuti gestito dai casalesi indagano gli agenti della squadra mobile di Casal di Principe, diretti dal vicequestore Alessandro Tocco, con il coordinamento del pm della Dda Catello Maresca.

IL MATTINO DI NAPOLI

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