Costiera Amalfitana – La carenze di tecnici ed operai

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    Quando insegnavo all’ITT di Maiori, da incaricato all’orientamento scolastico, visitavo le scuole medie per tentare di spiegare , con l’ausilio della prof.ssa Raffaella de Angelis,  agli alunni l’utilità di una scuola ad indirizzo tecnico o professionale e, nel nostro caso, ad in dirizzo turistico. Ma in diversi casi cozzavamo contro la determinazione di intere classi nel voler frequentare o il liceo classico o quello scientifico, forse per imposizione familiare. Nulla da ridire,perchè gli studi classici sono di grande considerazione ma, così, ci troviamo a dover mendicatre impiegati o operai specializzati o operai generici perchè sono tutti, o quasi, dottori alla estenuan te ricerca di una occupazione degna e gravanti, naturalmente, sul bilancio familiare anche ad età avanzata.  Si fà fatica, come dice in un suo scritto Toni Capuozzo, a trovare panettieri e, aggiungiamo, lavoratori notturni di qualsiasi genere, persino portieri di notte di albergo. Perchè la notte, rispondono un  pò tutti, è fatta per dormire o per divertirsi. Dormire e divertirsi dopo una giornata di lavoro, ci può anche stare, ma non dopo una giornata spesa a bighellonare senza produrre. Nessuno ha in conto il sacrificio,anche se lieve, leggero. Purtroppo dobbiamo continuare a lamentarci se il pane è sciapo o è crudo o bruciato, se l’idraulico arriva dopo dieci giorni dalla chiamata,se il falegname in terviene dopo che abbiamo deciso di buttare via il pezzo da riparare. e così via (l’elenco è lungo e deprimenmte). Ed è provato che così ci perdono tutti.

    g.a,.

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