Valico di Chiunzi costa d´ amalfi automobilisti boicottano i lavori. Ma da oggi la strada chiude

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    Maria Rosaria Sannino Corbara Costiera amalfitana costa d’ amalfi Il giallo della strada chiusa ma dove tutti passano: il Valico di Chiunzi e quel lavoro che «non s’ha da fare». È il braccio di ferro fra automobilisti e ditta incaricata di consolidare il costone roccioso la causa che fino a ieri ha lasciato nella più totale incertezza la possibilità del transito lungo questa importante arteria, vera valvola di sfogo della Costiera amalfitana verso Napoli e l’Agro Nocerino Sarnese. Infatti secondo la ditta chiamata dalla Provincia di Salerno, sarebbero state le vivaci proteste dei pendolari a impedire l’installazione del cantiere. «Per quattro giorni di seguito – racconta Gerardo Gaeta, responsabile della Ri.Pa – con sei operai sono andato sul posto ma non abbiamo potuto iniziare per il traffico ininterrotto che nessuno aveva provveduto a bloccare. Anzi, in qualche caso, si è pure sfiorata la rissa con gli automobilisti inferociti». Oggi finalmente dovrebbero iniziare i lavori. La strada dovrebbe quindi essere davvero chiusa. Ma la ditta incaricata, che ha rocciatori professionisti pagati 250 euro al giorno, in realtà ancora non sa se questi lavori che prevedono un’accurata ispezione lungo i pendii rocciosi, inizieranno davvero oggi oppure no. «Ancora non ho firmato nessun contratto – spiega Gerardo Gaeta – quindi ufficialmente non ho avuto nessun incarico, anche se ho perso intere giornate di lavoro e tutte a mio carico. Chiudere la strada quando ci sono i rocciatori a lavoro è indispensabile per l’incolumità di tutti». E così la storia va avanti da dieci giorni. Un’arteria vitale per un intero pezzo della provincia, attraversata da migliaia di persone al giorno, è chiusa per la burocrazia ma aperta a tutti. E se c’è tanta confusione vorrà dire evidentemente che c’è qualcosa che non funziona nelle comunicazioni tra uffici provinciali, Genio Civile, ditta che deve eseguire i lavori e utenti. Così come in un gioco a guardie e ladri c’è una ditta incaricata solo a chiudere la strada (la Coppola Costruzioni) che la sera appone i cartelli di divieto transito e perfino dei blocchi di cemento, e c’è chi la mattina presto provvede a rimuoverli. Poi c’è la ditta che ha il compito di mettere in sicurezza il costone roccioso, la Ripa di Vietri sul Mare, che la mattina si presenta a lavoro ma non può operare per il passaggio dei veicoli. Poi dovrebbero esserci le Forze dell’Ordine incaricate di far rispettare il divieto di accesso; ma i carabinieri della stazione di Tramonti fanno sapere di non aver mai ricevuto alcuna comunicazione. E i vigili urbani? Intanto questa sorta di protesta va avanti dal 17 settembre quando il sindaco di Sant’Egidio del Monte Albino, Nunzio Carpentieri, in seguito al vasto incendio che ha interessato l’area che ricade nel suo comune e in quello di Corbara, e che sovrasta la Statale Provinciale numero 2, emette l’ordinanza di chiusura del tratto per caduta massi. Dopo quattro giorni, e siamo al 21 settembre, l’assessore provinciale ai lavori pubblici, Marcello Feola in una nota annuncia: «Nella giornata di domani inizieranno i lavori di messa in sicurezza dei costoni sovrastanti la strada provinciale 2. La Provincia di Salerno si è fatta carico da subito della fruibilità della strada, chiudendola al traffico per motivi di sicurezza perché intransitabile a causa di continue cadute di materiale lapideo – si legge nel comunicato stampa – e abbiamo immediatamente chiesto un intervento al Genio Civile di Salerno, per verificare la stabilità dei costoni». Ma son passati altri sette giorni e quei lavori annunciati ancora non sono iniziati. Il Mattino

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