TARSU: avvisi di accertamento "pazzi" a Massa Lubrense. I Giovani Democratici insorgono

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I Giovani Democratici della Penisola Sorrentina ancora una volta accendono i riflettori su una gestione a dir poco scorretta della “cosa pubblica”. È il caso degli avvisi di accertamento per la tassa sui rifiuti, che da alcuni giorni piovono sugli inermi cittadini di Massa Lubrense.

L’Amministrazione massese, dopo essersi a lungo compiaciuta per la raccolta differenziata, presenta il conto inviando a commercianti, imprenditori e semplici privati cittadini richieste di pagamento per cifre blu, nell’ordine delle migliaia, decine di migliaia e in alcuni casi anche centinaia di migliaia di euro.

Le somme in questione, tuttavia, sono il frutto di calcoli sempre sbagliati sui metri quadri da computare. Nel realizzare questo capolavoro, per di più, non ci si è accontentati di sbagliare in proprio ma si è scelto di affidarsi ad una società esterna, alla quale sono stati affidati gli accertamenti, naturalmente dietro pagamento di lauto compenso.

“È quanto meno curioso – dichiara Valentino Vasale responsabile dei GD Massa Lubrense – che le tariffe applicate siano in alcuni casi superiori del 400% rispetto a quelle dei comuni limitrofi. E’ imbarazzante il confronto con Sant’Agnello e Vico Equense dove si raggiungono percentuali di differenziata analoghi a quelli massesi ma con costi a carico dei cittadini diminuiti proprio in virtù del successo di tale metodo di raccolta”.

Per non parlare dell’allarme sociale che colpisce la cittadinanza che si vede recapitare richieste di pagamento da togliere il respiro. A tutto ciò si aggiunga la scelta quanto meno imprudente dell’amministrazione che chiede il massimo delle sanzioni che la legge consente, mentre il sindaco ritira premi ed attestazioni per un successo in ultima analisi realizzato dai cittadini.

“Le nostre preoccupazioni – continua Raffaele Coccurullo (PD Massa Lubrense) – si rivolgono ai cittadini. I massesi, oltre ad essere colpiti da tali salassi, subiscono un’ulteriore beffa visto che per difendersi e cercare di ottenere almeno la revisione degli accertamenti devono rivolgersi, pagandoli, a consulenti tecnici, fiscali o legali. Chiediamo delle spiegazioni a questa incresciosa situazione.”

 

Giovani Democratici Penisola Sorrentina
http://gdpenisola.altervista.org

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