Ancora risse in costiera amalfitana, questa volta fra pescatori a Cetara

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    Sarà per il caldo di agosto ma avvengono altre risse in costiera amalfitana, questa volta fra pescatori a Cetara. Grida, invettive ed una zuffa sedata sul nascere. L’innesco il mancato accesso alla banchina del porto turistico di alcuni mezzi per effettuare le operazioni di carico del pescato e di vendita diretta. E’ quanto accaduto ieri mattina a Cetara in costiera amalfitana nel piccolo comune costiero dove da una chiacchiera da bar si stava passando ai fatti. 

    Ma prima i vigili urbani e poi i carabinieri di Maiori hanno placato gli animi molto accesi di tre pescatori commercianti che dovevano caricare il pesce per poi rivenderlo ed ai quali il sindaco Secondo Squizzato aveva negato di accedere al porto. «Ho avuto il piacere di parlare con questi signori – dice il sindaco – ed ho detto loro che non ci facciamo intimorire poiché dobbiamo garantire il rispetto della legge vigente».

    Ma soprattutto l’immagine di un fazzoletto di case bianche che si staglia sulla costa d’Amalfi e che oltre che di pesca (famoso per le alici e la colatura) vive di turismo per 4 mesi all’anno. Per il suo mare, più volte bandiera blu, per la sua tranquillitá. Che ieri mattina rischiava di essere messa a repentaglio da 3 pescatori. 

    Da un caffè al bar gli animi si sono accesi. Tra chi non poteva accedere al porto con il mezzo commerciale e chi invece difendeva l’operato del sindaco Squizzato, finalizzato soprattutto, nel rispetto della vigente legge che vieta l’accesso alla banchina portuale di veicoli non strettamente legati alle attivitá di pesca, a tutelare la salute pubblica, prevenendo quindi miasmi e altre patologie. «Se fosse stato in un altro periodo – dice il sindaco – avremmo potuto anche chiudere un occhio e tollerare questa attivitá di commercio del pesce. Ma siccome siamo in un periodo dove il mio comune è pieno di vacanzieri e turisti pendolari, era una cosa impraticabile». 

    E le due frange sono pure venute alle mani con violenti strattoni. «Mi scuso con chi ha assistito a questo episodio che ha rovinato la nostra oasi che non è mai stata e mai sará violenta». Ma alla fine l’intervento dei carabinieri e della capitaneria di porto ha sedato gli animi. Una riunione poi tra gli intervenuti ha fatto ritornare la pace. Vincenzo Lamberti

    Foto archivio di Positanonews.it non riguardante l’episodio specifico resocontato nell’articolo

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