Napoli in trincea, 50 giorni di fuoco: gli azzurri impegnati su tre fronti, otto partite su dodici al San Paolo

Senza un attimo di respiro, ma almeno con la spinta quanto mai preziosa del pubblico del San Paolo che accompagnerà il Napoli nell’intenso e fondamentale sprint finale del suo 2017, finora molto brillante. Per tirarne le somme in modo definitivo, però, bisognerà aspettare ancora per un mese e mezzo, in cui la squadra di Maurizio […]

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    Senza un attimo di respiro, ma almeno con la spinta quanto mai preziosa del pubblico del San Paolo che accompagnerà il Napoli nell’intenso e fondamentale sprint finale del suo 2017, finora molto brillante. Per tirarne le somme in modo definitivo, però, bisognerà aspettare ancora per un mese e mezzo, in cui la squadra di Maurizio Sarri dovrà difendere con le unghie e con i denti il suo ruolo di protagonista: in Italia e in Europa. Contro il Milan, nell’anticipo di sabato notte a Fuorigrotta, comincia infatti per Hamsik e compagni un ciclo di ferro di ben 12 gare (8 di campionato, 2 di Champions League e 2 di Coppa Italia, in caso di successo negli ottavi di finale) nello spazio di appena 50 giorni. Un tour de force durissimo, insomma, che tuttavia gli azzurri potranno affrontare con un minimo di serenità in più, visto che ben otto delle gare in programma le giocheranno davanti ai loro tifosi, sobbarcandosi soltanto quattro trasferte. L’ultima sosta dell’anno è andata in archivio e d’ora in poi per il Napoli non ci sarà più un attimo di tregua. Con il nuovo calendario è stato infatti abolito per la prima volta il tradizionale stop per le vacanze di Natale e fino al 6 gennaio ci sarà dunque da battagliare per sette settimane consecutive, senza soluzione di continuità. Gli azzurri dovranno farlo inoltre in emergenza per i gravissimi infortuni di Milik e Ghoulam, che hanno privato la squadra di Sarri di due elementi fondamentali, in difesa e in attacco. Toccherà ai loro compagni stringere i denti, in attesa della sospirata riapertura del mercato invernale. Oltre a Inglese, il centravanti del Chievo già acquistato da De Laurentiis, potrebbero arrivare anche un esterno per il reparto arretrato (Vrsaljko, Grimaldo o Peluso) e uno più offensivo al posto del partente Giaccherini, con Verdi (Bologna) e lo spagnolo Castillejo nel mirino. Ma in attesa dei rinforzi, indispensabili soprattutto per difendere il primato in classifica in campionato, i migliori alleati della capolista dovranno essere i tifosi del San Paolo, a partire dall’anticipo di sabato sera contro il Milan. Finora il Napoli ha giocato più spesso in trasferta, riuscendo peraltro a superare di slancio in campionato le insidie del calendario. Adesso è giunto però il momento di cambiare registro, con la raffica di impegni ravvicinati in programma a Fuorigrotta nelle prossime settimane. Subito dopo la gara contro i rossoneri, infatti, la squadra di Sarri riceverà al San Paolo anche gli ucraini dello Shakhtar Donetsk (martedì 21), in 90’ fondamentali per non uscire prematuramente di scena dalla Champions League. Poi ci sarà la parentesi di domenica 26 novembre in Friuli, alla Dacia Arena di Udine: il prologo alla supersfida di venerdì 1 dicembre a Fuorigrotta contro la Juventus, con in palio tre punti di enorme importanza nella lotta per lo scudetto. Si tratterà della prima delle due partite in casa consecutive (il 10 arriva la Fiorentina), inframmezzate dal viaggio in Olanda per affrontare il Feyenoord a Rotterdam. E a fine mese, nel mezzo del trittico di appuntamenti contro Torino, Sampdoria (ancora al San Paolo) e Crotone, inizierà per Hamsik e compagni pure il cammino in Coppa Italia, con gli ottavi (il 19 dicembre) e potenzialmente pure i quarti (il 2 gennaio) al San Paolo, dove si giocherà anche il primo match del girone di ritorno con il Verona il 6 gennaio. L’ultimo atto di 50 giorni davvero di fuoco. (Marco Azzi – la Repubblica)

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