Lavori di restyling del Corso Italia a Sorrento, fondamentale anche la conoscenza e la provenienza dei materiali.

Certificato di provenienza,cava autorizzata nonché tempi stabiliti di consegna dei materiali,dovrebbero essere ulteriori importanti situazioni da verificare prima dell’inizio dell’opera. Sorrento – Avere finalmente una zona in pieno centro città,in cui turisti e cittadini possano passeggiare in piena tranquillità senza l’assillo del traffico e del perenne ostacolo rappresentato da auto e motorini in sosta, rappresenta […]

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Certificato di provenienza,cava autorizzata nonché tempi stabiliti di consegna dei materiali,dovrebbero essere ulteriori importanti situazioni da verificare prima dell’inizio dell’opera.

Sorrento – Avere finalmente una zona in pieno centro città,in cui turisti e cittadini possano passeggiare in piena tranquillità senza l’assillo del traffico e del perenne ostacolo rappresentato da auto e motorini in sosta, rappresenta senz’altro un’opera indispensabile. Affinché la nostra città , possa fare quel salto di qualità, considerato ormai di vitale importanza, che le consenta di stare a passo con i tempi  e  tra le località turistiche più rinomate al mondo. Pertanto l’inizio dei lavori di restyling del tratto Piazza Tasso – Piazza Veniero, che per alcuni mesi sconvolgeranno la già caotica viabilità della Città, sono attesi con una certa trepidazione ma senz’altro con grande curiosità da gran parte della cittadinanza. L’augurio di tutti i cittadini, pro e contro amministrazione, rimane  senz’altro  che l’opera possa andare brillantemente in porto,  in modo tale da presentarci ad inizio stagione turistica 2018 con un nuovo e senz’altro efficiente look. Pertanto sollevare determinati interrogativi sulla reale efficienza del progetto rappresenta anch’essa un’attività utile affinché qualsiasi dubbio possa svanire ed evitare poi che possa essere da ostacolo alla sua concreta realizzazione.

Oltre al ricorso,della ditta concorrente alla Parlato Costruzioni (vincitrice del bando di gara) ,ultimamente proprio dal nostro giornale, su suggerimento di tecnici e cittadini, abbiamo  sollevato alcuni interrogativi di natura tecnica e relativi ad alcune paradossali migliorie apportate al progetto contrastanti però con il parere della Soprintendenza. Circa i quali dal Comune sinora non si è avuto alcuna smentita. In attesa che alcune dubbie situazioni, che potrebbero essere sfatate soltanto con l’avvio ed il completamento dell’opera,  fondamentale attenzione andrebbe anche sui materiali e la loro provenienza, che verranno usati per la pavimentazione del percorso. Particolari niente affatto da trascurare, poiché essendo  oggetto di future contestazioni, potrebbero inevitabilmente ostacolare, il prosieguo dei lavori. Onde evitare situazioni già verificatosi in altre località, inerenti proprio a  lavori di ripavimentazione di opere pubbliche,(dove i lavori sono stati sospesi per svariati mesi), di fondamentale importanza, per la Direzione dei Lavori, dovrebbe essere  conoscere in anticipo il nome della Cava di provenienza , la sua affidabilità ed i tempi di consegna dei materiali. Pertanto,onde evitare contestazioni e blocco dei lavori, che per la nostra Città rappresenterebbe un vero e proprio disastro, se non si è operato in tal senso, bisognerebbe sapere in anticipo, la provenienza dei materiali che deve essere esclusivamente da una sola Cava (chiaramente autorizzata)   e soprattutto la disponibilità nel tempo (tre mesi) dei materiali da utilizzare con relative certificazioni. In attesa che tali ulteriori dubbi vengano dissolti  andiamo ad analizzare la natura dei  vari materiali previsti dal  progetto.

-Zona arcuata: posta all’inizio della pavimentazione in Piazza Tasso ed zona Ospedale,  sarà composta da basole in pietra lavica sagomata e lavorata a puntillo in superficie.

-Pavimentazione stradale: basolato che sarà realizzato in pietra lavica  con pezzature  di dimensioni 40 cm x 80 cm e spessore di circa 15 cm. Le basole saranno posizionate “ a spina di pesce” con una pendenza dal centro  stradale verso la zanella (area di raccolta acque  con caditoie) concava non inferiore ai 2.5 cm. I basoli a contorno della stessa pezzatura e sempre di pietra lavica , dovranno essere  lavorati a puntillo nella faccia calpestabile.

-Cordolo: delimitante la sede stradale, anch’esso in pietra lavica lavorata a bocciarda in superficie e di dimensioni 25 cm di lunghezza a correre.

-Zanella (delimitante la sede stradale): sarà realizzata in pietra lavica  di dimensioni  40cm x 80cm e di spessore 10cm, lungo la quale saranno posizionate la caditoie in ghisa per la raccolta  delle acque superficiali e meteoriche.

-Lastre pedonali (marciapiedi): tale pavimentazione dovrà essere realizzata con l’impiego di lastre regolari  di pietra lavica (Etnea) con assetto tagliato  e squadrato  su tutte le facce  e nastrino levigato nei lati. La dimensioni devono essere di 30 cm x 60 cm circa  e di spessore 4.5 cm. Le lastre dovranno essere lavorate  da appositi macchinari  per ottenere, nella faccia calpestabile, una bocciardatura doppia e saranno posizionate: 4 file a correre parallele al cordolo delimitante la sede stradale a cui vanno aggiunte altre 4 a  queste ultime perpendicolari.

Lastre di porfido: (da inserire nella pavimentazione del marciapiede) di dimensioni 20cm x 40cm e di spessore di circa 5 cm a loro volta dovranno pervenire esclusivamente dalle Cave di Valcamonica per il loro colore  rosso-bruno.

-Attraversamenti pedonali: saranno delimitati da basole in pietra lavica, con lavorazione a puntillo profondo,di dimensioni di 40cm  x 80cm  e di spessore 15 cm. La strisce pedonali saranno realizzate  con basole di pietra lavica  di dimensioni 40cm x 80cm e di spessore 15 cm, alternate  da pietra calcarea di colore bianco e dimensioni 40cm x 50cm e di spessore 15 cm.

Rampette antiscivolo: anch’esse realizzate in pietra lavica con scanalature antiscivolo e di dimensioni 80cm x 5cm

Aree di sosta: saranno pavimentate con basole in pietra lavica, di dimensioni  40cm x 80cm  e di spessore 18 cm circa. Anch’esse lavorate in superficie a scalpello leggero e posizionate perpendicolarmente alla sede stradale.

Sperando che i tecnici comunali abbiano provveduto ad analizzare le varie situazioni ancora in dubbio e preso eventualmente le dovute precauzioni,affinché i lavori siano portati in modo ottimale a conclusione, non resta che augurare un buon lavoro. –  04 novembre 2017- salvatorecaccaviello

 

 

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