Salernitana fuori dalla Tim Cup,Fatali i calci di rigore: Rosina e Bocalon sbagliano il penalty

Non è bastato il doppio vantaggio nel primo tempo, né il nuovo vantaggio di Bocalon nel primo tempo supplementare. La Salernitana saluta la Tim Cup per mano del Carpi che passa solamente ai calci di rigore. Buona la prestazione degli uomini di Bollini nei primi 45 minuti, che però perdono lucidità e forza da inizio […]

Più informazioni su

Non è bastato il doppio vantaggio nel primo tempo, né il nuovo vantaggio di Bocalon nel primo tempo supplementare. La Salernitana saluta la Tim Cup per mano del Carpi che passa solamente ai calci di rigore. Buona la prestazione degli uomini di Bollini nei primi 45 minuti, che però perdono lucidità e forza da inizio ripresa commettendo qualche errore di troppo in difesa. Gli errori di Rosina e Bocalon dal dischetto costano caro: sarà il Carpi a giocare all’Olimpico di Torino il prossimo dicembre.

CRONACA. Meglio non poteva partire la squadra di Bollini che dopo appena 100 secondi si porta già in vantaggio con Minala, abile come sempre a inserirsi e a mettere alle spalle di Colombi su spizzata di Bernardini. Non solo vantaggio però, perché la Salernitana pressa bene e non concede spazi ai padroni di casa, correndo un serio pericolo solamente al 18’ quando Nzola si invola verso la porta superando Bernardini, provvidenziale Vitale e chiudere la conclusione in angolo. Gli uomini di Bollini sono bravi a chiudere gli spazi e a ripartire, andando vicina al raddoppio con una punizione di Tuia su cui Colombi si supera di piede; l’occasione del pari per il Carpi capita al 28’ su piedi di Mbakogu che recupera palla al limite su smanacciata di Adamonis, ma spara alto con la porta quasi sguarnita. E la dura legge del gol colpisce inesorabile: Bocalon protegge palla a metà campo, serve Rosina sulla destra che si accentra e manda in porta Antonio Zito che fa secco Vitturini e infila un non impeccabile Colombi. Il raddoppio però non tarpa le ali ai padroni di casa che negli ultimi minuti vanno vicinissimi ad accorciare le distanze in due occasioni con Mbakogu, Adamonis salva la propria porta in extremis.

Nella ripresa il Carpi attacca a testa bassa, con la Salernitana che riesce a chiudere quasi tutti gli spazi e viene baciata dalla buona stella di Adamonis soprattutto sulle conclusioni del solito Mbakogu e Nzola. Granata più stanchi nel secondo tempo, abili a ripartire solamente in un paio di occasioni senza però creare grattacapi alla difesa emiliana. La gara viene allora rimessa in discussione dal direttore di gara che concede un penalty molto dubbio per fallo di Bernardini su Malcore che dagli undici metri accorcia le distanze. La rete galvanizza i padroni di casa che pochi minuti dopo trovano la rete del pari con un colpo di testa di Concas su punizione di Pasciuti. La gara si riaccende nell’ultimo quarto d’ora con le squadre che inevitabilmente si allungano ma che vedono sempre più vicino lo spettro dei supplementari. L’occasionissima per il passaggio del turno è sui piedi di Alessandro Rosina che a pochi minuti dal termine colpisce clamorosamente il palo su cross di Pucino. Nulla da fare però perché dopo i tre minuti di recupero si va ai tempi supplementari sul risultato di 2-2.

Pronti via e la Salernitana è nuovamente in avanti: Bocalon sfrutta al meglio un retropassaggio sbagliato di Pasciuti e infila Colombi con un perfetto destro a giro. L’ex Alessandria si divora pochi minuti dopo anche la rete del 4-2 su splendido assist di Alex, la palla finisce incredibilmente fuori. Ci pensa allora Nzola a rimettere nuovamente il risultato in parità superando per la terza volta Adamonis. Anche nel secondo tempo supplementare sono i padroni di casa a cercare con più insistenza la rete del vantaggio ma la difesa granata riesce a fatica ad arginarli, provvidenziale ancora una volta Adamonis. Dopo 120 minuti il risultato rimane sulla parità: la lotteria dei rigori non sorride però ai granata che non passa il turno per via degli errori dagli undici metri di Rosina e Bocalon. Addio alla Tim Cup e alla possibilità di affrontare il Torino al turno successivo.

CARPI (3-5-2): Colombi; Vitturini, Capela, Poli; Jelenic, Verna, Pasciuti (11′ pts Giorico), Saric (1′ st Concas), Pachonik (8′ st Malcore); Nzola, Mbakogu. A disp: Serraiocco, Romano, Mezzoni, Anastasio, Saber, Mbaye. All: Calabro.

 

SALERNITANA (4-3-3): Adamonis; Pucino (3′ pts Perico), Tuia, Bernardini, Vitale; Ricci (12′ Odjer), Della Rocca, Minala; Rosina, Bocalon, Zito (22′ st Alex). A disp: Iliadis, Adejo, Mantovani, Schiavi, Signorelli, Sprocati, Kadi, Roberto. All: Bollini.

 

Arbitro: Sig. Claudio Gavillucci di Latina (Vivenzi/Lo Cicero); IV uomo: Aureliano.

 

NOTE. Marcatori: 2′ pt Minala, 32′ pt Zito (S), 27′ st rig. Malcore, 33′ st Concas (C), 1′ pts Bocalon (S), 13′ pts Nzola (C); Sequenza rigori: Rosina (S) PARATO, Mbakogu (C) GOL, Minala (S) GOL, Malcore (C) GOL, Bocalon (S) PARATO, Jelenic (C) PARATO, Tuia (S) GOL, Nzola (C) GOL, Vitale (S) GOL, Concas (C) GOL; Ammoniti: Pasciuti, Vitturini, Nzola (C), Minala, Ricci, Adamonis, Tuia, Perico (S); Espulso: Laurioli (ds Carpi) al 5′ sts per proteste; Angoli: 8-5; Recupero: 1′ pt – 3′ st – 2′ pts – 0′ sts; Spettatori: 1093 di cui 84 da Salerno.

Pagellone di Carpi-Salernitana: Zito, Berna e Minala tra i migliori. Male Tuia, Bocalon dai due volti

ADAMONIS 6,5 La concorrenza di Radunovic, sull’uscio, lo stimola. Personalità per il lituano, gioca coi piedi, alto e non ha paura di uscire nonostante la fisicità degli avanti avversari. Nel finale di tempo due interventi importanti dapprima su cross di Jelenic, quando favorisce la conclusione alta di Mbakogu, e poi sullo stesso nigeriano, letteralmente ipnotizzato. Incolpevole sul pareggio del Carpi. Anche nei supplementari tiene alta la concentrazione, decisivo su Malcore e Mbakogu. Non basta.

PUCINO 6 Attento su Saric e Pachonik anche se si distrae, pur rimediando, intorno al 20′ sull’affondo del tedesco. Pulito sulla fascia destra, al 36′ sfiora il gol di testa in proiezione offensiva. Al settimo ferma l’azione di Pachonik che poteva diventare insidiosa per la difesa granata ma si vede troppo poco in fase di costruzione. Esce in barella per infortunio muscolare al terzo minuto dei tempi supplementari (dal 3′ pts PERICO 6 mestiere ed esperienza nel finale, giallo sacrosanto)

VITALE 5 Ha fame di calcio e si vede. Ma solo nei primi 45′, poi si sazia presto. Sarà che Bollini lo tiene più coperto ma scompare progressivamente. Rientra dopo la squalifica e nella prima frazione chiude discretamente gli spazi su Jelenic e Nzola quando attaccano dalle sue parti. Spinge poco. Propizia, col suo corner, il gol del vantaggio di Minala. Poi, più nulla.

BERNARDINI 6,5 Sempre puntuale su Nzola, lo francobolla con attenzione. Tocca pallaquel tanto che basta per chiamarlo assist-man sul gol in apertura di Minala. Provoca il calcio di rigore trasformato da Malcore per un fallo proprio su quest’ultimo riaprendo la partita: ma l’intervento è pulito sul pallone.

TUIA 5 I soliti sprazzi, buone cose ed errori grossolani. Sbaglia al 44′ e favorisce la conclusione Mbakogu, para Adamonis; un minuto dopo si fa anticipare ancora una volta da Mbakogu che di testa la spedisce poco fuori alla destra del portiere, poi è quasi sempre puntuale nelle chiusure sugli attaccanti avversari fino al 90′. Liscio clamoroso all’inizio del secondo supplementare che per poco non costa il gol del Carpi. Troppo leggero nelle occasioni decisive.

RICCI 5.5 Dialoga bene con Della Rocca ed è sempre disponibile a ricevere il pallone dai difensori. Qualche leziosismo di troppo da eliminare. Cala a inizio ripresa per problemini fisici (dall’11 st ODJER 5,5 Si dà molto da fare sulla fascia destra dialogando con Rosina. Sfortunato nei rimpalli, in più occasioni mostra visione di gioco ristretta)

MINALA 6,5 Deviazione vincente su corner al secondo minuto (0-1), cerca l’imbeccata per Zito e guadagna una punizione dal limite al 23′. Esordio bis in granata positivo per il camerunese, alla prima ufficiale e con poco minutaggio finora. Unico neo, appare troppo spesso irruento nei contrasti, rischiando ripetutamente il cartellino. Che arriva, uno. Graziato nella ripresa. Cala la sua condizione fisica nella ripresa ma con generosità cerca di tenere alta la guardia.

DELLA ROCCA 5,5 Fa sentire il suo spessore a centrocampo. “Ho bisogno di centimetri”, ha detto spesso Bollini, lui l’accontenta a centrocampo nella prima frazione. Nei secondi 45′ però va in affanno. Male nei supplementari con una cattiva gestione di un pallone che sembrava in cassaforte in mediana in occasione del terzo gol del Carpi.

ROSINA 5,5 Sarebbe sufficiente, senza il decisivo rigore sbagliato in apertura della lotteria finale. Cambia spesso posizione nel primo tempo, solito movimento alla Rosinaldo dalla destra per convergere sul suo piede. Da un’azione del genere nasce il cioccolatino per Zito che insacca il raddoppio. Pericoloso con un movimento tra le linee e conseguente conclusione anche a fine primo tempo. Anche per lui netto calo fisico nella ripresa che condiziona molte sue giocate. Però nei supplementari con un lampo dei suoi centra il palo, “rischiando” di porre fine alla contesa prima dei rigori.

BOCALON 6 Chiude col turbante, gioca con un taglio alla fronte per la seconda metà del match. Grande attenzione anche in fase difensiva ma non è quello che ci si aspetta da un bomber. Tira fuori dal cilindro un colpo da fuoriclasse sfruttando l’erroraccio di Pasciuti, destro a giro all’inizio del primo tempo supplementare che scavalca il portiere un po’ fuori dai pali. Potrebbe chiudere il match sul 2-4 all’8′ del primo tempo ma sbaglia una facile occasione per chiudere i giochi. E pure il terzo rigore della serie finale. Peccato.

ZITO 6,5 Ottimo pressing, guadagna falli e agisce in posizione più avanzata rispetto al solito, ottemperando anche ai compiti di copertura chiesti da Bollini. Nell’occasione del gol è puntuale a raccogliere il cross al bacio di Rosina per il raddoppio: sembrerebbe la porta verso l’Olimpico e invece la Salernitana si complica la vita. Cala come altri nella ripresa e viene prontamente sostituito da Bollini (dal 21’st ALEX 6 Per una dozzina di minuti è un fantasma, poi fa cose interessanti, favorito dalle leve corte. Prima giocata degna di nota al 34′ della ripresa con una conclusione a giro sul secondo palo che termina di poco fuori. Procura l’ammonizione a Vitturini, giocate all’insegna della rapidità ed ottimi spunti che lasciano timidi segnali di miglioramento)

ALL. BOLLINI 5,5 La scelta iniziale di Zito paga, anche se non per motivi tecnici ma per condizioni precarie di Sprocati. Nella ripresa però perde il confronto dei cambi con Calabro: i cambi del tecnico di casa risultano decisivi, quelli granata ininfluenti. Costretto a gestire più problemini, tiene in campo fino alla fine uno stremato Minala. Vero è che l’episodio del rigore su Malcore, inesistente, ha condizionato pesantemente la gara ma la Salernitana, a due settimane dal via al campionato, deve registrare gli automatismi difensivi.

Più informazioni su

Translate »