Sorrento ed il massacro arboreo di Via Califano.

Sotto gli sguardi attoniti di turisti e cittadini ancora una iniziativa scellerata quella portata a termine dall’Amministrazione comunale. Eliminato completamente  l’affascinante e spettacolare filare di tamerici che costeggiava la strada del Museo Correale. Sorrento – Promessa mantenuta quella dell’Amministrazione comunale, gli storici tamarici, dalla chioma imponente e dalle spettacolari fioriture, da sempre una caratteristica di […]

Sotto gli sguardi attoniti di turisti e cittadini ancora una iniziativa scellerata quella portata a termine dall’Amministrazione comunale. Eliminato completamente  l’affascinante e spettacolare filare di tamerici che costeggiava la strada del Museo Correale.

Sorrento – Promessa mantenuta quella dell’Amministrazione comunale, gli storici tamarici, dalla chioma imponente e dalle spettacolari fioriture, da sempre una caratteristica di una delle più belle strade della città, andavano abbattuti …e così è stato! A nulla sono valse in questi mesi gli inviti degli ambientalisti, associazioni e cittadini affinché quella che da più parti veniva considerata una scellerata ed inutile iniziativa, potesse essere abbandonata. Purtroppo, come è ormai noto, capacità, competenza e quanto meno del buon senso, nel gestire minimamente un territorio prezioso, sul quale ancora si basa la nostra economia turistica, sono qualità che non albergano più da tempo al Palazzo di Piazza Sant’Antonino.  “Un tipo di albero che non ha valore estetico!”,  tale sarebbe stata la motivazione che giustifica l’assurda operazione,  e fornita dal Comune agli ambientalisti, che con il Presidente del Wwf Terre del Tirreno, Claudio D’Esposito,da tempo temevano una tale scellerata iniziativa. Quello che ormai è stato considerato un vero e proprio sacrilegio dalle centinaia di turisti e cittadini che hanno assistito a tale poco edificante spettacolo, tra l’altro assolutamente poco lodevole per una località dalla visibilità internazionale, secondo i sapientoni del Comune entrerebbe in un piano già studiato da tempo per rendere il traffico lungo via Califano  più fruibile. Ossia,  in sostituzione delle  alberature di tamarici,saranno piantati “alberelli” di Lagerstoemia“.  I quali, secondo programma, non crescono in maniera vistosa e quindi (assurdo dell’assurdo!), creeranno problemi agli autisti degli autobus che finora si sarebbero lamentati dei rami (con il loro verde , e la grande quantità di ossigeno rimpiazzata all’abbondante anidride carbonica) invadevano  la carreggiata ostacolando la circolazione! Ora, se un tale dichiarazione risultasse veritiera, è evidente che qualcuno dovrebbe ricoverarsi e farsi curare perbene. Poiché risulta inammissibile che un’Amministrazione di paese che dovrebbe essere proiettato verso il futuro e dove ancora ci si vanta di fare del buon turismo, si preoccupi dei pullman e di come congestionare ulteriormente le strade ed abbruttire quello che ancora rimane di bello in questa città. Ora al di là che i pullman non dovrebbero assolutamente circolare lungo una strada come via Califano, sebbene vi siano localizzati alcuni importanti alberghi,  sarebbe più opportuno, magari proprio con l’aiuto di tali imprenditori (nel caso si riuscisse a  percepire oltre al proprio interesse,quello molto più importante  del futuro della Città) concentrarsi come risolvere tale problematica. Quindi , semmai il problema fosse tale, perché non sfoltire, potando, magari a regola d’arte, gli alberi in questione, tra l’altro fornitori di ombra e di ossigeno per turisti e cittadini? …e poi perché improvvisamnete, con tante problematiche che assillano la nostra citta da anni, concentrarsi con tanta solerzia su di una questione che non trova tuttora alcuna valida giustificazione? Probabilmente come spesso accaduto nel corso degli ultimi anni la verità è da ricercare altrove. Ovvero in quello che ormai, come tanti altri fenomeni,  sembrerebbe essere diventato un vero e proprio business.  Anche la gestione del verde pubblico riserva delle situazioni che spesso risultano incomprensibili alle menti razionali del semplice cittadino. Come è noto già in precedenza si tentò di eliminare l’alberatura di via Califano con potature troppo invasive che procurarono successivamente la nascita di pericolosi funghi, ai quali fortunatamente le piante reagirono recuperando. Probabilmente l’obbiettivo di eliminarle sostituendole con quelle nuove fu soltanto rimandato ed oggi possiamo dire che è stato colto in pieno. Per la cronaca, il taglio e la sostituzione delle piante di via Califano, sarà impiegata la solita ditta extraterritoriale.  Estromettendo, come spesso capita ,manodopera locale. Inoltre, secondo le stime fatte a suo tempo dal Wwf,  al posto degli storici alberi di Via Califano saranno piantati gli esemplari  ” di Lagerstoemia” che, non daranno fastidio agli autisti, poiché per arrivare a livello dei loro predecessori impiegheranno decenni e quindi addio frescura ed ossigeno! Un totale di 33 piante che verrebbero a costare circa  380 euro cadauna mentre il prezzo di mercato si aggirerebbe intorno ai 30 euro. L’investimento partirebbe da 50mila euro di soldi pubblici, quindi della comunità sorrentina, che a sua volta potrebbe risultare complice di una tale malsano atto, a sua insaputa! Senz’altro l’intera vicenda non passerà presto nel dimenticatoio, sebbene tale potrebbe essere la tendenza di tanti sorrentini. Di sicuro oltre al Wwf  anche altre Associazioni contro le illegalità,presenti sul territorio, saranno intente a fare chiarezza, informando le autorità giudiziarie ed istituzionali competenti. Tuttavia sarebbe opportuno che anche la ciittadinaza si rendesse conto, mostrando con intelligenza un costante interesse di quanto Sorrento continui ad essere maltrattata e rimanere soltanto un lontano ricordo della ridente località turistica di un tempo. – 25 maggio 2017 –salvatorecaccaviello.  (foto fb- F.Schisano)

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