Amalfi convegno sulla mobilità, l’intervento di Andrea Reale

Amalfi, il sunto di Andrea Reale dell’incontro di oggi sulla mobilità .Le esigenze sono due: la prima è dare nell’immediato una risposta al problema drammatico del traffico veicolare, che compromette sia la qualità della vita dei residenti e sia un’ottimale fruizione turistica. La seconda è cominciare a pensare, nel lungo periodo, a una mobilità alternativa […]

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Amalfi, il sunto di Andrea Reale dell’incontro di oggi sulla mobilità .Le esigenze sono due: la prima è dare nell’immediato una risposta al problema drammatico del traffico veicolare, che compromette sia la qualità della vita dei residenti e sia un’ottimale fruizione turistica. La seconda è cominciare a pensare, nel lungo periodo, a una mobilità alternativa alla statale 163, che non può rimanere l’unica modalità per gli spostamenti in costiera.
Sul primo punto, una serie di accorgimenti e di interventi strutturali già programmati saranno certamente di aiuto. La costa d’Amalfi ha quattro punti di accesso (da Vietri, dal valico di Chiunzi, da Agerola e dal versante sorrentino): le moderne tecnologie consentono di monitorare il flusso veicolare, e di adottare provvedimenti programmatori per evitare i sovraffollamenti. Penso a una programmazione del numero di veicoli turistici circolanti nelle diverse ore e nei diversi periodi, così da consentirne un flusso ordinato. Poi, con la presenza degli ausiliari al traffico, con l’allargamento di taluni punti critici, con la realizzazione di alcuni by-pass in galleria per brevi tratti, con le limitazioni alle dimensioni dei veicoli, con la razionalizzazione delle autolinee pubbliche, e con il potenziamento del trasporto marittimo (e intendo: non solo per i turisti, ma con orari e costi accessibili anche per i residenti e i pendolari), l’emergenza traffico dovrebbe fortemente attenuarsi.
Ma in una prospettiva medio-lunga ciò non basta, e qui vengo alla seconda esigenza, cioè quella di una mobilità non su gomma. Perciò innanzitutto il mare, come già detto con orari e costi accessibili non solo ai turisti ma anche ai residenti e pendolari, intendo un vero e proprio servizio di linea. Poi i vettori meccanici, di impatto ambientale limitato ma di estrema utilità se progettati lungo l’intero territorio: funivie, funicolari, ascensori, tappeti mobili, scale mobili, il tutto corredati da parcheggio di interscambio per le automobili e gli autobus.
In questo modo i costi d’esercizio potrebbe divenire sostenibili rispetto al risultato, cioè la chiusura della costiera al traffico turistico privato, che equivale alla salvezza della costiera stessa.

Il Sindaco
Andrea Reale

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