Con l’assemblea di aprile, una rinnovata e più forte Associazione Caponnetto. foto

Si terrà domenica 9 aprile presso la sede di Roma l’assemblea generale degli iscritti dell’Associazione Caponnetto. All’ordine del giorno, in presenza del Segretario nazionale Dott. Elvio Di Cesare e del Presidente Onorario e Capo dell’Ufficio Legale , Prof. Avv. Alfredo Galasso, la lettura e approvazione del verbale della seduta precedente; la relazione del Segretario; l’elezione […]

Si terrà domenica 9 aprile presso la sede di Roma l’assemblea generale degli iscritti dell’Associazione Caponnetto. All’ordine del giorno, in presenza del Segretario nazionale Dott. Elvio Di Cesare e del Presidente Onorario e Capo dell’Ufficio Legale , Prof. Avv. Alfredo Galasso, la lettura e approvazione del verbale della seduta precedente; la relazione del Segretario; l’elezione del nuovo Consiglio Direttivo Nazionale e degli altri organi interni; l’ approvazione bilancio 2016; riunione del Consiglio Direttivo per le prime decisioni di carattere organizzativo da assumere. In un Paese in cui la corruzione la fa ormai da padrone a tutti i livelli si sente il bisogno di ricordare oltre alla Magistratura ed alle Forze dell’Ordine, coloro che mettendoci la faccia e rischiando di proprio si battono quotidianamente per una Italia di gente onesta , perbene  e rispettosa delle regole. Non si può dimenticare pertanto l’azione portata avanti lungo tutto il territorio nazionale dalle associazioni antimafia. L’Associazione “Antonino Caponnetto”, composta da un nucleo ristretto di persone di provata fedeltà i cui membri  sono selezionati in maniera rigorosissima  ed accettando le richieste di iscrizione solamente di persone conosciute ed affidabili,da oltre 15 anni è in prima fila nella lotta contro la criminalità organizzata e probabilmente l’unica associazione antimafia in Italia che vive ed opera senza chiedere ed accettare alcun contributo da Enti pubblici e partiti politici. Una scelta fatta al fine di preservare la sua più assoluta autonomia, poiché il chiedere o accettare contributi alle o dalle istituzioni preclude ogni possibilità di attaccarle e denunciarle ove queste si dimostrassero corrotte o o contigue, oggettivamente o soggettivamente ,alla criminalità organizzata. All’assemblea di Roma sarà presente anche il territorio della penisola sorrentina con il  Circolo  “Giovanni Antonetti” (rappresentata da ,Salvatore Caccaviello  è già componente  del Consiglio Direttivo Nazionale ndr) il cui scopo primario consiste nella lotta alle infiltrazioni malavitose nel tessuto socio economico del territorio sorrentino è stato protagonista di numerose iniziative che spesso si sono concluse con la denuncia all’ A.G.- La cultura dell’illegalità che ormai  è diffusa anche in penisola sorrentina, se non opportunamente contrastata ,oltre ad essere un  forte ostacolo allo sviluppo della nostra economia turistica potrebbe rappresentare un terreno fertile per le organizzazioni malavitose.  Il pretendere il rispetto delle regole,la tenacia e la forte volontà di assicurare alle nuove generazioni un futuro migliore sono le caratteristiche fondamentale dell’azione portata avanti dai membri dell’Associazione  in tutta Italia.

Quella del 9 aprile tuttavia sarà un’assemblea dal sapore diverso rispetto alle precedenti poiché costituirà un punto di svolta che proietterà in modo concreto l’Associazione verso il futuro. Se si vuole fare oggi in Italia seriamente la lotta alle mafie, come da sempre dichiarato dal  Segretario Elvio Di Cesare ,  bisogna avere piena consapevolezza di questa realtà,ad evitare che,altrimenti,si scada in un esercizio puramente retorico e parolaio. Come quasi sempre avviene ad opera,oltre che di gran parte della stampa scritta e parlata al servizio di qualcuno, anche di sodalizi che si definiscono “antimafia” che poi all’atto pratico non lo sono. Alla vigilia di tale importante appuntamento registriamo un ulteriore messaggio da parte del Segretario Nazionale.

“Il sogno di tanti anni trascorsi nell’inquietudine, nelle ansie, nelle paure di non potercela fare a dare un volto sempre moderno, sempre più marcato ed aggressivo all’Associazione prima di prepararmi a cedere il passo. Il sogno di lasciarla in mani sicure, affidabili, a menti e cuori capaci di restare coerenti con i valori ed i fini che sono alla base del suo essere. Cuori e menti determinati ad anteporre gli interessi del Paese e della collettività a quelli personali, consapevoli appieno del valore e della nobiltà della missione che liberamente abbiamo voluto darci nel nome di una Persona che ha dato lustro al Paese e che non ci sentiamo di tradire. Costi quel che costi. Anni di lavoro intenso, di osservazione attenta e silenziosa, di valutazione, di giudizio dei singoli a mò del conducente di un’autovettura impegnato a sottoporla ad una revisione costante per mantenerla sempre efficiente e sicura e preservarla da guasti e sconquassi. Il nostro é un cammino difficile, complesso anche irto di pericoli vari e che richiede, pertanto, grandi capacità e grandi doti. Morali soprattutto, perché l’interesse collettivo deve sempre prevalere su quello personale. Il Paese é in pericolo, lo Stato di diritto é attentato minuto dopo minuto da orde potenti e numerose di delinquenti, di mafiosi, di ladri che dall’interno e dall’esterno lo assalgono per demolirlo dalla fondamenta e noi non possiamo consentirci nemmeno il più piccolo errore, sia sul piano strategico che su quello tattico, che potrebbe agevolare l’opera dei criminali. Grande senso di responsabilità, senso dello Stato (quello vero e non lo stato-mafia),piena consapevolezza del pericolo che questo corre, spirito di sacrificio e rinuncia al bene personale a vantaggio di quello generale. Non è, questa, roba da tutti, purtroppo. Quando noi diciamo “Non tocchiamo la magistratura perché questa é rimasta l’unico presidio a difesa della legalità e della giustizia in questo Paese sfortunato”,lo facciamo non per spirito di parte, corporativo o altro, ma solo perché questa é la verità. Possiamo trovare anche il singolo magistrato corrotto ed incapace, che ti condanna ingiustamente (anche chi scrive ne é rimasto vittima come tanti altri che fanno il nostro lavoro,giornalisti,ecc),ma l’istituzione é sana. E, per noi, sacra! Ed é per questo che abbiamo il dovere morale e civile di stare al suo fianco e di difenderla dagli attacchi dei criminali e degli sconsiderati. E di sostenerla ed aiutarla. Con i fatti e non con le chiacchiere, fornendole ogni supporto, piste, indicazioni, suggerimenti, notizie, nomi e cognomi. Se non facessimo questo non avremmo alcuna ragione di esistere. La lotta alle mafie non si fa con gli slogan,con gli appelli e le preghiere ,con le parate, con le elucubrazioni storiche o sociologiche, con le commemorazioni ed i racconti della nonnina dei fatti già avvenuti ,facendosi magari pagare lautamente da istituzioni che poi potrebbero rivelarsi corrotte e mafiose, ma con nomi e cognomi e contrastando coloro che eventualmente volessero farti deviare dal percorso che abbiamo scelto. INDAGINE,DENUNCIA E PROPOSTA. Questo é il motto dell’Associazione Caponnetto e questo DEVE restare. Per sempre. Chi vuole venire DEVE saperlo. Come deve sapere anche che noi misuriamo sul campo i singoli e non ci lasciamo suggestionare politicamente da nessuno perché ,”venendo da lontano, molto lontano” come chi scrive, sappiamo molto bene che nessuno, da sinistra a destra, fatta qualche rarissima eccezione, é esente da colpe e responsabilità gravissime. Abbiamo attraversato un momento delicato e che ci ha obbligato,per evitare anche alcuni gravi rischi,ad un’opera di ristrutturazione interna quasi radicale. A noi servono persone che siano in possesso delle qualità indicate sopra, persone che chiacchierino il meno possibile e che lavorino. Lavorare significa INDAGARE,FORNIRCI NOTIZIE significative e utili per i magistrati. Il Consiglio Direttivo che ci accingiamo ad eleggere Domenica 9 Aprile prossimo a Roma sarà composto,oltre che da alcuni vecchi iscritti che hanno rivelato negli anni grandi capacità sia organizzative che investigative, da alcuni rappresentanti in servizio delle forze dell’ordine, da alcuni parlamentari ed ex parlamentari, da qualche Testimone di Giustizia, da avvocati e da tante donne impegnate ed abituate a stare in prima linea. “Gente tosta”,come sul dirsi ed esperta. Una macchina da guerra. Al servizio del Paese,dello Stato di diritto e della gente onesta. Come è stata e vuole essere sempre di più l’Associazione Caponnetto”.  18 marzo 2017 – Elvio Di Cesare, Segretario Associazione Nazionale contro le illegalità e le mafie  “Antonino Caponnetto”.

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ass.caponnetto@pec.it

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