Vico Equense la festività dei Santi Patroni Ciro e Giovanni FOTO VIDEO foto

Vico Equense. Aggiorniamo l’articolo sulla Festività 2017 dei Santi Patroni Ciro e Giovanni con foto e video di oggi  , quasi duecento bancherelle, gente da ogni dove da Sorrento e penisola sorrentina e Castellammare di stabia hanno festeggiato e vissuto le tradizioni , in fondo altri video. In città ci sono due festività riguardo i […]

Vico Equense. Aggiorniamo l’articolo sulla Festività 2017 dei Santi Patroni Ciro e Giovanni con foto e video di oggi  , quasi duecento bancherelle, gente da ogni dove da Sorrento e penisola sorrentina e Castellammare di stabia hanno festeggiato e vissuto le tradizioni , in fondo altri video. In città ci sono due festività riguardo i due santi: quella che si ricorda il martirio (31 gennaio) e la penultima domenica di agosto, dove si ricorda l’arrivo a Vico delle loro ossa.

“Carissimi,
Tutti siamo figli di dio ! Ci ricordiamo che nel battesimo abbiamo ricevuto il “sigillo” del nostro padre celeste e siamo diventati suoi figli? Per dirlo in un modo semplice portiamo il cognome di dio, il nostro cognome è dio, perché siamo figli di dio. Qui stà la radice della vocazione alla santità!” (Papa Francesco)

Martedì 31 gennaio, com’è ormai consuetudine secolare, si celebra la festa dei Santi protettori Ciro e Giovanni, le cui statue sono trasportate dai pescatori locali, a piedi nudi, per le vie principali della Città.

Programma religioso

Il programma è partito sabato scorso 21 gennaio 2017 alle ore 17:30 con l’Accoglienza della comunità della parrocchia di Caprile di Gragnano che hanno in comune la venerazione in San Ciro. La celebrazione eucaristica presieduta dal parroco della parrocchia gragnanese don Salvatore Savarese (assistente ecclesiastico ACR diocesana) con il canto del tradizionale rosario in napoletano. Al termine della sentita celebrazione, sono state intronizzare le statue dei due patroni.

Da lunedì 23 al sabato 28 

Celebrazione Eucaristica ore 9:00 con la recita delle lodi
Ore 17:30 recita del rosario – ore 18 Celebrazione Eucaristica animata dalle comunità vicane.

Lunedì 23 Padri Minimi della Comunità di San Vito

Martedì 24 Mons. Francesco Alfano, arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia

Mercoledì 25 Mons. Angelo Castellano, parroco di San Marco Evangelista in Seiano

Venerdì 27 Don Antonino Lazzazzara, parroco di San Giovanni Evangelista in Bonea

Sabato 28 Don Salvatore Vitiello, parroco di San Michele Arcangelo in Ticciano

Domenica 29 Ss. Messe ore 8 – 10 – 11:30

Ore 18 Celebrazione Eucaristica e Benedizione dei pescatori che porteranno in processione le statue dei martiri

Lunedì 30 gennaio vigilia della solennità dei SS. Martiri

Ore 18 accoglienza della comunità parrocchiale di San Renato Vescovo in Moiano
La parrocchia, accompagnata dal parroco don Maurizio Esposito, offrirà l’olio per la lampada che arde davanti all’immagine dei patroni. Canto solenne dei vespri e Benedizione eucaristica. Guiderà la preghiera don Michele Di Martino, vicario episcopale per il clero e parroco delle parrocchie del Santissimo Salvatore a Nerano e della Santa Croce a Termini, frazioni di Massa Lubrense.

Martedi 31 gennaio solennità dei SS. Ciro e Giovanni

Ss. Messe ore 7 – 8 – 9 – 10 – 11:30 – 12

Ore 15:30 solenne processione dei Santi Patroni con la partecipazione delle autorità civili e militari, delle Associazioni locali e parrocchiali, dell’Arciconfraternita dell’Assunta e Monte dei Morti e delle Confraternite vicane e sarà accompagnata dal complesso bandistico “Beato Bartolo Longo” della Città di Pompei.

Al rientro solenne celebrazione eucaristica presieduta dal Re.vo Don Michele Di Martino, vicario episcopale per il clero dell’arcidiocesi, ore 19:30 canto del vespro e Benedizione Eucaristica.

Giovedì 2 febbraio

Si conclude con la presentazione di Gesù al Tempio – Candelora, con una Recita delle Lodi e Celebrazione Eucaristica alle 9.00 e la Celebrazione Eucaristica con Benedizione dei bambini battezzati alle ore 18.

Programma Civile

Lunedì 30 Gennaio 
“Aspettando la Festa”
Momento di fraternità – assaggio di pasta e fagioli e ‘o Cuoppo

Nulla sappiamo di preciso circa l’anno in cui fu introdotto nel nostro territorio il culto ai Santi Ciro e Giovanni, anche se innumerevoli tracce fanno pensare ad un’ epoca antica; riguardo invece al modo con cui esso è giunto le ipotesi più probabili sono due: la strada del mare e quella dei monti.

Per strada del mare si intende l’intenso e quotidiano traffico marittimo tra Vico e Napoli, per cui non è difficile immaginare che i nostri concittadini del tempo abbiano conosciuto e frequentato la Chiesa dei Santi Ciro e Giovanni nelle vicinanze del porto di Napoli e via via ne abbiano introdotto il culto a Vico.
La strada dei monti è invece quella che collega il territorio vicano con la Costiera Amalfitana, attraverso il valico di Santa Maria del Castello: infatti c’è notizia di una chiesa dedicata a San Ciro nella cittadina di Minori già prima dell’anno Mille e sembra che anche il capo del Santo fosse venerato in una chiesa di Salerno.
Comunque sia giunto, è certo però che il culto a San Ciro e San Giovanni è andato sempre più crescendo a Vico Equense tanto che ben presto la popolazione li acclamò suoi patroni, costruendo un piccolo tempio in loro onore. Fondamentale poi fu l’opera di Mons. Giovanni Battista Repucci, Vescovo di Vico dal 1657 al 1688, il quale riuscì ad ottenere dai Padri Gesuiti del Gesù Nuovo di Napoli alcune reliquie dei Santi, le quali furono accolte solennemente alla Marina di Vico il 5 maggio 1686.
Esse consistevano in una mascella superiore con cinque molari e quattro denti, un osso lungo e grosso quanto un dito ed un altro osso piccolo per quanto riguarda San Ciro; per San Giovanni, invece, si ebbe una mascella con quattro molari, un osso della dimensione di un dito piccolo ed un altro ossicino.
Altro contributo notevole al culto verso i Santi Patroni fu dato da Mons. Francesco Verde, Vescovo di Vico dal 1688 al 1700, che fece realizzare da un ignoto argentiere napoletano il busto d’argento di San Ciro; quello di San Giovanni è stato invece realizzato solo in tempi recenti, nel 1999, per volere dell’ex parroco don Fabio Savarese.
Dal 1686 divenne poi tradizione festeggiare, oltre l’anniversario del martirio il 31 gennaio, anche la traslazione delle reliquie a Vico; prima la festa avveniva nel mese di maggio, poi fu spostata a luglio ed infine, come è al presente, a fine agosto.
Tutti i Vescovi che si succedettero alla guida della diocesi di Vico contribuirono largamente al radicamento sul territorio del culto a San Ciro e San Giovanni; ed anche la successiva soppressione della diocesi equense e la sua aggregazione a quella di Sorrento non influenzò minimamente tale devozione.
Infatti essa è sempre rimasta costante ed ancora oggi si manifesta visibilmente presso i simulacri dei Santi nella chiesa parrocchiale; per poi esplodere due volte all’anno in un sincero e sentito canto di lode che vede tutti i vicani uniti “dai monti e dal mar”.

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