Sorrento successo alTasso di Alice un’icona della musica italiana. Video e intervista di Positanonews a Vacalevre su Sanremo “Non lo salverà Crozza” foto

Un’icona della musica italiana ed europea Alice questa sera nello spettacolare Teatro Tasso di Maurizio Mastellone , accompagnata da Carlo Guaitoli al piano e dalla chitarra di Antonello D’Urso,  è stata con successo  la protagonista del penultimo appuntamento con la rassegna Sorrento Incontra, diretta da Mvula Sungani e promossa dall’assessorato agli Eventi del Comune di […]

Più informazioni su

Un’icona della musica italiana ed europea Alice questa sera nello spettacolare Teatro Tasso di Maurizio Mastellone , accompagnata da Carlo Guaitoli al piano e dalla chitarra di Antonello D’Urso,  è stata con successo  la protagonista del penultimo appuntamento con la rassegna Sorrento Incontra, diretta da Mvula Sungani e promossa dall’assessorato agli Eventi del Comune di Sorrento Mario Gargiulo , nell’ambito della IX edizione del cartellone di M’Illumino d’Inverno, con la collaborazione della Fondazione Sorrento e della Fondazione Lucio Dalla.

Il concerto è stato introdotto da una breve intervista diretta dal critico musica de Il Mattino, Federico Vacalebre. Un appuntamento di rilievo per l’amministrazione Cuomo questo, indiscutibilmente di qualità. Alice si è dimostrata disponibile con tutti , dopo una standing ovation per i suoi pezzi, con la conclusione con “Per Elisa” che ha entusiasmato il pubblico in sala.

Un lungo percorso artistico, quello Carla Bissi, in arte Alice, nata a Forlì, la cui vita artistica comincia alla tenera età di otto anni, quando iniziò a prendere lezioni di pianoforte e canto. Le sue prime esibizioni canore avvennero a partire dagli anni ’70 nei locali da ballo della costa adriatica. Poi i successi e le tante collaborazioni, prima tra tutte quella con Franco Battiato e con vari musicisti come Paolo Fresu e grandi orchestre.

Anche questa volta, la rassegna Sorrento Incontra regala emozioni al pubblico applicando la formula dell’ingresso gratuito al concerto. Il prossimo ed ultimo appuntamento musicale sarà il concerto dell’etnomusicologo Ambrogio Sparagna, fissato per il 28 gennaio, alle ore 19, ancora al teatro Tasso e sempre con ingresso gratuito.

Alice è una cantante entrata di pieno diritto nella storia della musica, wikipedia le dedica un’ampia biografia che è addirittura riduttiva rispetto al personaggio.

Alice inizia la carriera giovanissima, con il suo vero nome, partecipando a vari concorsi per nuovi talenti: il primo di cui si ha notizia è il V Festival Internazionale dei Ragazzi, che si tiene a Sanremo il 17 e 18 luglio del 1965.

In questi anni è allieva di pianoforte e canto di Rosa Nisi[1], madre di Checco Marsella dei Giganti, nonché nota pianista e compositrice.

Nel 1971 vince il Festival di Castrocaro con una personale interpretazione di Tanta voglia di lei, classico dei Pooh; la stampa le attribuisce, grazie ai suoi grandi occhi scuri, il soprannome la cerbiatta di Forlì[2].

L’anno successivo partecipa di diritto al Festival della Canzone Italiana di Sanremo con la canzone Il mio cuore se ne va, ma non arriva in finale. La cantante affermerà più volte che il pezzo non la entusiasmava. Sempre nel 1972, con il brano La festa mia (scritto da Franco Califano), viene premiata con la “Gondola d’Argento” alla Mostra internazionale di musica leggera di Venezia.

Nel 1973 incide la canzone “Il giorno dopo”, versione italiana di “The Morning After”, che l’anno precedente aveva vinto il premio Oscar come colonna sonora del film L’avventura del Poseidon. Ritorna a cantare nel 1975 pubblicando per la CBS il suo primo album, La mia poca grande età, col nome di Alice Visconti. Seguono due singoli quali Io voglio vivere e Piccola anima, di Carla Vistarini e Luigi Lopez, che entrano in classifica. In quel periodo Alice si cimenta anche in veste di co-conduttrice radiofonica del programma L’uomo della notte, trasmesso dalle stazioni del Secondo Canale di Radio Rai.

Alice (terza da sinistra) al Festival di Sanremo 1972, assieme alle colleghe Marisa Sacchetto, Angelica e Marcella Bella.

Nel 1978 viene pubblicato il secondo LP Cosa resta… un fiore, dal quale vengono estratti altri due singoli (…E respiro e Un’isola). Un’isola è scritta da Carla Vistarini e Luigi Lopez, come molti dei brani dell’album, la voce presenta un timbro particolare con i caratteristici toni bassi.

Anni ottanta: l’incontro con Battiato[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1980 Alice abbandona il cognome Visconti, firma per la EMI e si affianca ad un nuovo team di lavoro, col produttore Angelo Carrara, lo stesso di Franco Battiato: dall’incontro con quest’ultimo, la giovane cantante inizia a perfezionarsi nella composizione delle sue canzoni; ed è assieme a Battiato, Giusto Pio e Francesco Messina, che firma Il vento caldo dell’estate, suo primo vero successo, che la spinge nelle zone alte dell’hit-parade. Esce anche un album dal titolo Capo Nord: chiaramente riconoscibile il tocco di Franco Battiato, particolarmente all’avanguardia, presente come coautore e negli arrangiamenti insieme a Giusto Pio.

Nel 1981, Alice scrive assieme a Battiato e a Giusto Pio la canzone Per Elisa. Il produttore Angelo Carrara suggerisce ad Alice di presentarlo al Festival di Sanremo e, come da pronostico, la canzone si classifica al primo posto, arrivando anche al vertice dell’hit-parade. Parte il suo primo tour europeo; Per Elisa e l’album Alice (uscito alcuni mesi dopo il Festival, frutto ancora una volta della collaborazione con Battiato e Giusto Pio), vengono pubblicati con successo in molti altri paesi tra cui la Germania, dove l’artista raggiunge subito una notevole popolarità: si può dire che Alice abbia venduto più dischi in Germania che in Italia. Nell’estate del 1981, infatti, la cantante ottiene un’altra importante affermazione con un altro singolo, Una notte speciale, che rimane nella hit delle classifiche tedesche per ben due anni.

Nell’estate 1982 esce il singolo Messaggio, che raggiunge il quarto posto in hit-parade: autori, ancora una volta, Alice, Giusto Pio e Franco Battiato, che stavolta si cela sotto lo pseudonimo di Albert Kui. In autunno, Alice e Battiato duettano nel brano Chanson egocentrique, ennesimo singolo di successo tratto dall’album Azimut. Nel 1983 vince, in coppia con Nada, la manifestazione televisiva Azzurro. In autunno esce l’album Falsi allarmi, nel quale spicca Notte a Roma, mentre il primo singolo estratto è Il profumo del silenzio.

Nel 1984 Alice vende oltre un milione e mezzo di copie, duettando col cantautore tedesco Stefan Waggershausen nel brano Zu nah am Feuer, e partecipa all’Eurofestival a Lussemburgo in coppia con Franco Battiato, presentando I treni di Tozeur, che si classifica al quarto posto nella rassegna, riscuotendo poi grandissimo successo sia in Italia che all’estero.

Nel 1985 pubblica l’album Gioielli rubati, registrato tra Milano e il Power Station di New York, per l’ultima volta con la produzione di Angelo Carrara. Si tratta di un tributo a Franco Battiato, arrangiato con la collaborazione di Roberto Cacciapaglia: tra le riletture spicca la sua personale interpretazione di Prospettiva Nevski, il singolo estratto. L’album riscuote un buon successo: entra in classifica anche in molti paesi europei e Alice ottiene il Premio Tenco quale migliore interprete dell’anno.

Nel 1986 la svolta è rappresentata dall’album Park Hotel, primo frutto del sodalizio artistico e personale con Francesco Messina, che si occuperà della produzione di molti progetti live e discografici di Alice. Uno dei singoli è Nomadi, brano di Juri Camisasca . Nell’album hanno suonato musicisti di fama internazionale come Jerry Marotta, Phil Manzanera e Tony Levin . L’interesse del pubblico nei suoi confronti si consolida e aumenta anche all’estero: infatti Park Hotel riesce a piazzarsi nelle top 20 degli LP più venduti non solo in Italia in cui diventa disco d’oro, ma anche in molti altri paesi europei tra cui Austria, Svizzera, Germania, Finlandia, Svezia

Nel 1987 la cantante realizza Elisir (Premio della critica, sempre in Germania): l’album raccoglie alcuni brani tratti dai precedenti lavori, rivisitati attraverso nuovi arrangiamenti, e due inediti. Vince in Germania il Goldenen Europa per i successi ottenuti in terra tedesca e altri Paesi, mentre in Giappone esce un’altra raccolta, Kusamakura, che attinge proprio dagli ultimi due LP.

Nello stesso anno l’artista si avvicina ad un repertorio ancora più colto attraverso alcuni concerti (come quello tenuto alla Sala Verdi del Conservatorio di Milano) con l’accompagnamento al pianoforte di Michele Fedrigotti, nei quali Alice esegue composizioni di Satie, Fauré e Ravel: l’album Mélodie passagère (1988) è il risultato di quest’esperienza.

Nel 1989 esce Il sole nella pioggia, album che apre le porte ad una dimensione maggiormente spirituale grazia anche all’apporto autorale di Juri Camisasca. Oltre al brano che dà il titolo all’album, spiccano Tempo senza tempo, L’era del mito e Anìn à gris (da una poesia di Maria Grazia Di Gleria musicata da un giovanissimo Marco Liverani), uno stupendo omaggio al Friuli, dove l’artista vive tuttora. Visioni è il primo singolo estratto: l’album resta in classifica per diverse settimane. Partecipano, tra gli altri, anche Paolo Fresu, Steve Jansen e Richard Barbieri (ex Japan), Dave Gregory degli XTC, John Hassell. Inoltre Alice duetta con Peter Hammill in Now and Forever, a conclusione dell’album. Seguirà il lungo tour italiano ed europeo, nel 1990.

Nel 1992 esce Mezzogiorno sulle Alpi, album più ermetico, nel quale l’artista raggiunge il punto più alto, fino a quel momento, della propria maturazione artistica, e nel quale interpreta anche La recessione, un testo di Pier Paolo Pasolini musicato da Mino Di Martino e accresce la schiera di collaboratori internazionali con musicisti come Danny Thompson, Gavin Harrison, Jakko Jakszyk dei Level 42. Il singolo di lancio dell’album è In viaggio sul tuo viso col quale Alice partecipa al Festivalbar. Segue un tour in Italia e in Europa.

A maggio del 1994 è protagonista di alcuni concerti con l’orchestra sinfonica di Arturo Toscanini per il progetto Art & Decoration, che comprende musiche di Fauré, Ravel, Ives, Montsalvage e altri: il progetto non è mai stato pubblicato su disco.

Dopo aver lasciato la EMI (che tra l’altro aveva pubblicato un remix di Chanson egocentrique senza la sua approvazione), Alice approda alla WEA con l’album Charade (1995), mantenendosi sulla scia dei lavori precedenti: testi introspettivi (i singoli Non ero mai sola e Dammi la mano amore portano la firma dell’artista), e parecchi musicisti di fama internazionale: (Trey Gunn, Steward Gordon, ancora Paolo Fresu, e il California Guitar Trio).

Nel 1996 nuova tournée europea, accompagnata da Robby Aceto, Ben Coleman, Mick Karn e Steve Jansen. Nello stesso anno partecipa come interprete e coautrice all’album di Trey Gunn The third star, per quanto concerne il brano omonimo. Il 1997 è un altro anno di collaborazioni, con Francesco Messina e altri, nel progetto Devogue e nell’album Metallo non metallo dei Bluvertigo (Troppe emozioni).

Nel 1998 esce Exit, album nel quale viene dato ampio spazio all’elettronica. Open Your Eyes, cantata in duetto con Skye dei Morcheeba, è il fortunato singolo di lancio. Il videoclip del brano viene registrato a Londra con la regia di Nick Small.

Subito dopo nasce il progetto God Is My DJ, in cui Alice propone non musica sacra ma la ricerca del sacro nella musica e comprende anche canzoni scritte da Battiato; la maggior parte dei concerti in questo periodo sono stati tenuti direttamente nelle chiese . Nel 1999 God Is My DJ diventa un album.

Alice al pianoforte nel 2009

Nel 2000 Alice partecipa al Festival di Sanremo con un brano di Juri Camisasca dal titolo Il giorno dell’indipendenza, classificandosi nona. Viene pubblicato l’album Personal Juke Box che, oltre alla canzone sanremese e ad altri due inediti, comprende i successi di Alice, alcuni dei quali riarrangiati (spicca la nuova versione di Chanson Egocentrique in duetto coi Bluvertigo).

Nel 2002 nasce il progetto live incentrato sull’importanza della parola e della poesia nella canzone e getta le basi per la realizzazione del successivo album.

Nell’autunno del 2003 infatti viene pubblicato per l’etichetta indipendente Nun Entertainment Viaggio in Italia, un omaggio a cantautori quali Franco Battiato, Fabrizio De André, Francesco De Gregori, Francesco Guccini, Giorgio Gaber, Ivano Fossati; Alice interpreta anche due brani di Lucio Battisti con testi di Pasquale Panella (Cosa succederà alla ragazza ed Ecco i negozi, quest’ultima in duetto con Morgan). Al disco collaborano anche Paolo Fresu, Jakko Jakszyk e Tim Bowness dei No-Man.

Nel 2004 partecipa al progetto degli Zerouno (con la produzione artistica di Luca Urbani) cantando nel brano Sospesa. Tra il 2006 e il 2008 tiene alcuni concerti con il nuovo progetto Lungo la strada, nel quale Alice pone l’attenzione su alcuni temi quali l’amore, la guerra, la poesia, la ricerca di sé stessi, la fede, costantemente al centro dell’esistenza. Si esibisce con Steve Jansen, Marco Pancaldi e Alberto Tafuri.

Nel marzo 2009, Alice pubblica il suo primo disco dal vivo, intitolato appunto Lungo la strada live. L’album è distribuito dalla EMI, storica etichetta dell’artista. Il 21 giugno 2009 partecipa ad Amiche per l’Abruzzo, concerto benefico svoltosi allo Stadio San Siro di Milano e finalizzato alla raccolta di fondi per la popolazione dell’Abruzzo, a seguito del terremoto del 6 aprile 2009; all’evento hanno partecipato sul palco 43 artiste italiane; Alice si è esibita con Il contatto e Per Elisa. Sempre nel 2009, riceve il “Premio Mia Martini“, in riconoscimento di una carriera portata avanti con straordinaria coerenza e con scelte artistiche coraggiose, spesso lontane da logiche commerciali[senza fonte].[1]Partecipa, inoltre, al disco di Claudio Baglioni Q.P.G.A., nella canzone Una storia finita.

Anni 2010[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2010, Alice torna a collaborare con Stefan Waggershausen nel brano Was soll ich dir sagen, contenuta nell’ultimo disco del cantautore tedesco, come autrice e interprete della parte italiana del testo.

Alice in concerto a Firenze nel 2012

Nel settembre 2012 esce, dopo 14 anni dall’ultimo disco di inediti, l’album Samsara, il quale viene anticipato dal singolo Nata ieri, scritto da Tiziano Ferro. Il cd, pubblicato anche in Germania, contiene dodici canzoni e debutta alla decima posizione nella classifica FIMI dei dischi più venduti. Per l’occasione, Tiziano Ferro dichiara: “Alice è un emblema di stile e di integrità. È un esempio di come ci si dovrebbe comportare quando si fa musica: seguendo l’istinto e la passione, assecondando i propri tempi e le proprie sensibilità. Scrivere per lei è stata una delle sfide più stimolanti dei miei ultimi dieci anni da autore.”[3]

Nell’estate 2013, Alice partecipa in veste di special guest ai concerti di Franco Battiato e Antony con la Filarmonica Arturo Toscanini: duetta con Battiato nella cover di Claudio Rocchi La realtà non esiste e in I treni di Tozeur, per poi eseguire da sola Il vento caldo dell’estate. La registrazione del concerto all’Arena di Verona si concretizza nell’album Antony / Battiato – Del suo veloce volo – featuring Alice, pubblicato a novembre 2013. Sempre nell’autunno del 2013, Luca Carboni celebra i 30 anni di carriera con l’album Fisico & politico; il disco racchiude le hit del cantautore, riproposte in duetto con diversi artisti: Alice partecipa nella canzone Farfallina.

Il 19 e il 20 gennaio 2014, al Teatro Comunale di Bologna va in scena lo spettacolo di Marco Goldin su musiche di Franco Battiato La ragazza con l’orecchino di perla. La protagonista, rappresentata in due età differenti, è interpretata da Alice e Francesca Michielin, le quali duettano nel brano che dà titolo alla rappresentazione. Sabato 31 maggio 2014 partecipa a Sardegna chi_ama, concerto organizzato da Paolo Fresu all’Arena Grandi Eventi del Sant’Elia di Cagliari, i cui ricavati sono destinati alle scuole danneggiate dall’alluvione in Sardegna dell’autunno precedente. Il concerto viene trasmesso in diretta da Rai 3: Alice si esibisce cantando Madre Notte e Prospettiva Nevski. Il 23 settembre 2014 esce il nuovo album di Mario Venuti dal titolo ”Il tramonto dell’Occidente” che vede la partecipazione di Alice nel brano “Tutto appare“.

Più informazioni su

Translate »