WEYLANDT, IL BOCCO DIVENTA IL PASSO DELLA MORTE -FOTO

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    RAPALLO – Un pezzo di paradiso vicino alla Val d’Aveto, tra Parma e Genova. Questo era il Passo del Bocco fino a questo pomeriggio, prima che vi trovasse la morte il ciclista belga Wouter Weylandt.
    Oltre 957 metri d’altezza che degradano con una pendenza del 5,5% verso il mare, qui è rimasto vittima di una rovinosa caduta a 20 chilometri dall’arrivo di tappa a Rapallo lo sportivo venticinquenne.

    Lì dove scendi e ti lasci alle spalle la zona del parmense con le sue colline e gli altipiani, la carovana ha scollinato e ha cominciato a scendere in mezzo ad abeti e pini lungo una strada che porta a razzo verso il mare. Dopo tre tornanti in lontananza, all’improvviso, si vede il Mar Ligure. Quella strada, bella e maledetta, ha una caratteristica: è formata da curve-tornanti molto brutte e semirettilinei con cambi di tracciato che possono ingannare. Curve ‘tecnichè, sporcate da sporgenze e rientranze, variazioni d’angolo, spigoli di case.

    La strada all’improvviso si allarga e si stringe mentre la vegetazione cambia: lecci e ulivi che fanno filtrare raggi del sole che accecano, che impediscono una visuale perfetta della strada. Cambiano i colori e l’intensità della luce e cambia, soprattutto, la possibilità di modificare la traiettoria delle biciclette. Per questo è molto amata dai ciclisti, ma anche dai motociclisti, che tutti i giorni d’estate sfidano, sul Bocco, le trappole di un paradiso.

    fonte:leggo               scelto da michele de lucia

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