Cosenza, i misteriosi ´Giganti di pietra´ di Campana
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Le due sculture sembrano riprodurre rispettivamente un elefante di circa sei metri e le gambe di un uomo fino alle ginocchia di circa sette metri e mezzo. Il posto in cui sono situate viene riportato in una mappa del 1600 già denominato come “cozzo delli Giganti”, questo fa supporre che già in tale epoca le statue fossero presenti sul posto, anche perché nel caso fossero più recenti si può ragionevolmente supporre che si sarebbe trovata traccia della loro costruzione.
Da molti, istituzioni incluse, spesso la questione è stata risolta con una attribuzione della particolare “lavorazione” delle due statue alle intemperie e all’erosione del tempo, ma recentemente si è risvegliato l’interesse intorno al mistero delle due statue grazie ad uno architetto con la passione per l’archeologia, Domenico Canino, che pubblicò un articolo sul “Quotidiano della Calabria”. Da lì, il mondo dei media si è interessato alla questione, pubblicando diversi articoli a carattere scientifico e mandando in onda dei servizi sul tema.
Diverse ipotesi sono state fatte sulla loro origine, alcune delle quali le ricollegano al passaggio di Pirro e Annibale in quelle terre, i cui eserciti si muovevano con gli elefanti, ma finora nessuno è riuscito a dare una risposta certa sulla questione. Di sicuro le due statue meritano di essere studiate approfonditamente e di essere preservate come patrimonio culturale per quanti vorranno godere della loro maestosità.( viaggiainitalia.wordpress.com)