CETARA D´EMMA CONTRO SQUIZZATO SU GABBIE TONNI CONFLITTO INTERESSI DA REPUBBLICA DELLE BANANE

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    Cetara costiera amalfitana “Le dotte disquisizioni del celeberrimo “studioso della colatura” tutto fanno tranne che chiarire gli scottanti interrogativi da me sollevati. Ha ragione. Nessuna concessione demaniale è intestata al vicesindaco. Nessuno ha mai detto il contrario. Il paladino della trasparenza, però, ha stranamente dimenticato di dire che il suo vicesindaco è tuttora socio della società concessionaria dell’impianto. Forse proprio per questo non ha potuto rispondere al quesito più importante da me posto: il canone concessorio, pari a 244.000 € circa in 6 anni, viene pagato o no?”. Si apre così il comunicato stampa attraverso il quale Gaetano D’Emma, candidato sindaco del Pdl al comune di Cetara, critica il primo cittadino del paese della costa d’ Amalfi . “È suo dovere accertarlo, anche eventualmente presso l’agenzia del Demanio si Salerno . Se il comune è competente alla revoca per mancato pagamento – e lo è ex art. 15 del titolo concessorio – ha anche l’obbligo di verificare se e quando sussiste il mancato pagamento. Se non l’ha ancora fatto, gli chiediamo pubblicamente di farlo” prosegue D’Emma che aggiunge: “Gli ricordo che revocando la concessione demaniale per mancato pagamento del canone, l’amministrazione “costringerebbe” la società concessionaria a restituire il cospicuo contributo ricevuto (più di un milione di euro), elargito con generosa urgenza dai “suoi amici” della Provincia (allora di centrosinistra). In caso di mancato pagamento, inoltre, il comune avrebbe dovuto incassare una polizza fideiussoria di 88.984,35 € (il doppio del canone annuo di concessione)”. “Se non c’è stata revoca e se non è stata incamerata la fideiussione devo immaginare o che il canone viene regolarmente pagato o che ci sono gravissime omissioni finalizzate a favorire una società di cui è socio il vicesindaco. Altro che trasparenza, caro sindaco, questo è un conflitto di interessi da Repubblica delle banane. Aspetto con ansia di chiarire questa ed altre più torbide vicende davanti alla Magistratura” incalza D’Emma che conclude: “Se essere cattivi significa difendere la legalità, grazie del complimento.I miei amici della Provincia, di cui sono orgoglioso, mi hanno insegnato a combattere per la legalità, sempre e comunque.Non so cosa abbiano potuto insegnarvi i “vostri amici”, ma riesco ad immaginarlo”.

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