Pisciotta isolata seicento firme

Più informazioni su

Cilento In seicento, a Pisciotta in provincia di Salerno , hanno firmato una petizione per sollecitare la riapertura e la messa in sicurezza della ex statale 447 Ascea – Palinuro, chiusa dal 18 febbraio per una nuova frana in localitá Rizzico. E lunedì una delegazione manifesterá a Salerno, di fronte alla Provincia, per dare voce al loro disagio. • L’iniziativa è di un cittadino, Nerino Cristiano, che ha inviato i quattordici fogli con le firme a Provincia, Comune, Prefetto, Procura e alle direzioni romane della giustizia civile e del contenzioso e dei diritti umani. La lettera si apre con la citazione degli articoli 331 e 332 del codice penale, interruzione di pubblico servizio e omissione dei doveri d’ufficio, per poi rilevare che l’interruzione stradale «mette a repentaglio la salute degli anziani che periodicamente si recano a Vallo della Lucania per le cure giornaliere, per cui è indispensabile la riapertura della strada». • Unico, e più lungo, percorso alternativo è quello Palinuro-“Cilentana”. Fino a domenica era percorribile anche l’interpoderale Rodio-Mandia, ora in parte ostruita da uno smottamento. «Considerato che anche la strada verso Palinuro sta franando – spiega Cristiano – da qui a un mese, senza interventi, rischiamo l’isolamento. Ma i disagi sono giá notevoli: per i dializzati che devono recarsi all’ospedale di Vallo; per gli studenti; per i negozianti, perché ora i fornitori arrivano ogni 15 giorni». • E per i sacerdoti che, da Vallo, devono recarsi alle tre parrocchie. Il parroco di Pisciotta, don Franco, ne ha parlato domenica nell’omelia. «Siamo quasi isolati e non è una cosa bella», dice, tant’è che con il collega don Aniello sta pensando di organizzare una fiaccolata. «La mia è un’iniziativa apartitica e apolitica – aggiunge Cristiano – ho raccolto firme tra i ragazzi e tra chi si deve muovere per salute e per lavoro. So che anche ad Ascea è in corso una petizione, sono arrivati a 500 firme. Non è la prima volta che la strada è chiusa ma, a differenza delle altre volte, non si sa quanto durerá l’interruzione». • Sulla vicenda interviene anche l’opposizione con i consiglieri Pietro Manzione, Angelo Lamanna e Aniello Lamanna. «Interroghiamo il presidente della Provincia e i sindaci di Pisciotta e Ascea, comuni interrotti dal 18 febbraio da una frana provocata da una canalizzazione sbagliata che confluisce proprio dove c’è il movimento franoso e che sarebbe facilmente risolvibile con una spesa di 40mila euro». Rosamaria Morinelli

Più informazioni su

Commenti

Translate »