FERRARA: ´CONTRO IL PREMIER MORALISMO VISCIDO´ -VIDEO

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    ROMA – «Probabilmente vedremo una trasmissione tv con Berlusconi al centro di un salottone con le 33 ragazze, le sue amiche: sarà un momento magico della storia recente»: così Giuliano Ferrara, stasera a Qui radio Londra su Rai1, ha commentato l’annuncio del premier di voler andare in tv a dire la sua verità sul caso Ruby. Un cambio di strategia affidato oggi dal premier a un colloquio con Repubblica, che Ferrara ha definito «la tribuna di coloro che lo odiano e vogliono abbatterlo con tutti i mezzi». «Berlusconi – ha rilevato Ferrara – dice una cosa importantissima, e gravida di conseguenze: quelle ragazze le voglio difendere. I genitori di alcune sono stati licenziati, tutte queste ragazze non possono più lavorare. Sentite l’imprenditore tv?». «Berlusconi – ha detto ancora Ferrara – è un uomo privato, un imprenditore, non ha chiesto fare il premier, è entrato in politica mentre crollava giù tutto, la politica stessa, i partiti, e ha offerto quello che poteva, cioè la sua capacità di raccogliere consenso attorno alla sua persona e non ha mai truffato gli italiani dicendo sono uno statista superbo, nel rispetto delle regole di ipocrisia che valgono per i politici di tutto il mondo. Per questo – ha sottolineato ancora il direttore del Foglio – Berlusconi raccoglie consenso ed è riuscito a fare parecchie cose». Mostrando poi gli scatti del premier con in braccio alcune sue ospiti nel giardino di Villa Certosa e ricordando che si trattava di «foto non rubate, ma scattate da fotografi autorizzati», Ferrara ha ribadito che «Berlusconi è fatto così: l’idea di farlo fuori mandandolo in galera è spregevole, attribuirgli la prostituzione è spregevole e fare delle ragazze i capri espiatori del nostro moralismo viscido ancora più spregevole». In chiusura, Ferrara ha ricordato che «Prodi ha vinto le elezioni e il suo slogan era la serietà al governo, poi è andata com’è andata. Lo slogan di Berlusconi è sempre stato un altro, la libertà al governo».

    fonte:LEGGO     scelto da michele de lucia

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