Cilento. Esonda il Tanagro, allagamenti e proteste

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A Sala Consilina rotti gli argini in tre punti. Danni nelle frazioni agricole di Sant’Agata e San Giovanni

Sala Consilina. Sono bastati pochi millimetri di pioggia e per l’e nnesima volta il Tanagro è esondato allagando i terreni agricoli delle frazioni di Sant’Agata e San Giovanni dove si trovano una quarantina di abitazioni. Per motivi di sicurezza è stata chiusa al traffico la strada provinciale 51 Sala Consilina – Teggiano e quella che attraversa la frazione di Sant’Agata. Quella di ieri era un’alluvione annunciata visto che da novembre dello scorso anno, quando c’è stata la prima esondazione che ha causato la rottura degli argini del Tanagro in diverse zone, non sono stati presi provvedimenti per sistemare i punti maggiormente critici. Ieri pomeriggio poco dopo le 17 l’acqua ha invaso i terreni e in alcuni casi anche i piani delle abitazioni che si trovano al livello della strada. Sono tre i punti dell’argine maggiormente danneggiati. I primi ad intervenire sono stati i carabinieri di Sala Consilina, in particolar modo il capitano della compagnia Domenico Mastrogiacomo ed il comandante della stazione Cono Cimino che per tutta la notte hanno monitorato il livello d’acqua del fiume. Gli abitanti del posto sono disperati e tra questi c’è anche chi minaccia di fare lo sciopero della fame pur di ottenere dalle istituzioni un minimo di attenzione e soprattutto quegli interventi urgenti che possano scongiurare il pericolo di allagamenti ogni volta che piove un pò più del solito. «Siamo disperati, non ce la facciamo più. Tutti ci hanno abbandonato – hanno detto gli abitanti delle due contrade – e non sappiamo più cosa fare. Ogni volta che piove viviamo con il terrore che da un momento all’altro possa arrivare l’acqua in casa e nelle stalle. Per evitare ulteriori danni dopo quelli dello scorso novembre, siamo stati costretti a sistemare su dei blocchi di cemento i mobili e gli elettrodomestici che si trovano nei piani al livello della strada delle nostre case». Ieri l’acqua ha raggiunto il livello di circa trenta centimetri e se nei prossimi giorni la pioggia continuerá a cadere sará necessario evacuare tutte le abitazioni della zona e trasferire altrove il bestiame. Tra i residenti c’è,, però chi non ha intenzione di muoversi. «Voglio morire qui – ha detto con le lacrime agli occhi una donna – adesso basta. Forse solo se ci scappa il morto qualcuno si deciderá a stanziare i soldi necessari per sistemare gli argini danneggiati. A novembre abbiamo perso tutto ed ora che abbiamo ricominciato a vivere rischiamo di perdere tutto nuovamente perchè Governo, Regione, Provincia e Comune non fanno nulla per metterci al sicuro». Durissime anche le parole del sindaco di Sala Consilina, Gaetano Ferrari. «Siamo stati abbandonati a noi stessi – ha dichiarato il primo cittadino -. I progetti per ripristinare gli argini sono pronti e mancano solo i soldi. Sono mesi che denunciamo il precario stato degli argini del Tanagro nel tratto che attraversa il nostro territorio comunale. Nessuno ha mai preso provvedimenti. Non escludiamo forti azioni di protesta, in caso di mancato riscontro». Anche il Codacons di Sala Consilina nelle scorse settimane si è schierato al fianco degli abitanti della campagna salese e lo ha fatto con un esposto alla Procura della Repubblica di Sala Consilina in cui chiede di fare chiarezza sulle responsabilitá relative al mancato intervento per la riparazione degli argini del fiume.

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