Torre del Greco, bloccate le maschere di Carnevale: scatta l´allarme racket

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TORRE DEL GRECO – È lotta agli estorsori, attenti anche alle maschere di Carnevale. La guerra a quella che potrebbe essere l’ultima frontiera della criminalità per formulare le richieste ai commercianti, scatta dalla città del corallo , dove poco più di una settimana fa la camorra ha fatto sentire nuovamente la propria voce, con una bomba-carta che ha mandato in frantumi le vetrine dello store di Original Marines nella centralissima via Roma. Nel giorno in cui si è riunita a palazzo Baronale la consulta sulla sicurezza, alla presenza del commissario antiracket e antiusura della Regione, Franco Malvano, dei rappresentanti di forze dell’ordine e commercianti e di Mario Amabile, il titolare del negozio oggetto dell’ultimo attentato, il sindaco ha firmato un’ordinanza con la quale intende «disciplinare – si legge nel testo sottoscritto da Ciro Borriello – l’uso della maschere in occasione del periodo di carnevale, alla luce dei recenti atti di intimidazione malavitosa ai danni di diversi esercizi commerciali operanti sul territorio cittadino». Il primo cittadino non lo scrive ma è chiaro il timore che dietro i travestimenti carnevaleschi possa nascondersi anche il criminale, pronto poi ad entrare in azione: «Il nostro timore – spiega Borriello – è quello che gli estorsiori possano approfittare anche di questo periodo per sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine. E allora ci è sembrato giusto regolamentare ogni forma di festeggiamento che può trasformarsi in rischio reale per gli operatori commerciali». E allora ecco il divieto assoluto fino all’8 marzo di «vendere e utilizzare maschere e abbigliamento che possano dare luogo a motivi che turbino l’ordine, la sicurezza pubblica e offendere comunque la religione, la morale ed il buon costume, in particolare ogni artifizio che possa configurarsi in uno stile malavitoso». Ma è vietato anche «imbrattare persone, cose e immobili con uova, liquidi pericolosi e altri materiali similari; sparare mortaretti in luogo pubblico; portare armi o altri strumenti atti ad offendere. In ogni caso – sottolinea ancora il primo cittadino – è fatto obbligo di togliere la maschera ad ogni invito delle autorità di pubblica sicurezza». L’ordinanza viene accolta con sorpresa ma valutata positivamente dai rappresentanti delle associazioni che operano a favore di chi si ribella alle estorsioni: «Finora – afferma Silvana Fucito, coordinatrice campana delle realtà antiracket e antiusura – le richieste estorsive fatte da soggetti in maschera le ho viste soltanto in televisione, nelle fiction. Nella vita di tutti i giorni, non mi sono mai trovata a sentire di storie del genere. Né ricordo che Carnevale venga considerato un periodo dell’anno a rischio come invece capita per Natale, Pasqua e ferragosto. Ciò detto, al sindaco di Torre del Greco va comunque il mio personale plauso: Borriello ha voluto mettere ordine ad una festa dove spesso vige il coprifuoco. Se poi ha ampliato l’ordinanza anche sul fronte della lotta al racket, avrà le sue buone ragioni: o vuole essere previdente o ha avuto sentore di qualcosa, in ogni caso ha fatto bene a firmare questo tipo di ordinanza».

Teresa Iacomino Il Mattino

proposto da Michele Pappacoda

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