Principato, Benevento dice «sì»

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Nuova vittoria dei secessionisti. De Girolamo (Pdl):
«Patto di consultazione con Salerno e Avellino»

 

SALERNO— Dare vita ad un patto di consultazione tra le province di Salerno, Benevento ed Avellino per contrastare gli effetti nefasti del napolicentrismo: a proporre l’istituzione di questo singolare organo consultivo è Nunzia De Girolamo, deputata del Pdl, in occasione del convegno organizzato a Palazzo Mosti a Benevento per illustrare il progetto Regione dei Due Principati. «Siamo stanchi — dice Nunzia De Girolamo— della continua sottrazione di risorse fatta a favore di Napoli e Caserta, vogliamo che le province di Salerno, Benevento ed Avellino non siano più bistrattate, vogliamo un nuovo protagonismo politico per questi territori».

Considerazioni perfettamente in linea con quelle del presidente della Provincia di Salerno, Edmondo Cirielli, ospite più atteso del convegno beneventano, appuntamento incentrato proprio sui progetti di modifica degli attuali confini regionali e dunque particolarmente attento al moto secessionista in atto nel Salernitano. E che progetto di fuga dalla Campania incontri consensi sempre crescenti è lo stesso Cirielli a sottolinearlo: «A favore del nostro progetto di dare vita ad una nuova regione — dice il presidente della Provincia— si sono schierati senza riserve i deputati De Girolamo e Formichella, ma non solo.

L’iniziativa ha suscitato grande attenzione anche di Giuseppe Gargani e diversi esponenti del Pd si sono detti pronti a confrontarsi su questa idea. E del resto ho sempre sottolineato come questa sia una iniziativa che va oltre gli schieramenti politici» . Qualche motivo di riflessione è stato avanzato dal primo cittadino di Benevento Fausto Pepe, secondo cui prima di ragionare di secessione è necessaria un’attenta valutazione delle ricadute economiche di un simile passo. Il progetto secessionista nelle province di Avellino e Benevento non modifica, però, l’iter già avviato nel Salernitano: si attende la pronuncia della Corte Costituzionale che dovrebbe dare via libera alla celebrazione del referendum richiesto da 59 comuni salernitani per trasformare la Provincia in Regione.

Lo svolgimento del referendum e, soprattutto, l’eventuale vittoria dei secessionisti non porrebbero fine al progetto Regione dei Due Principati, piuttosto a giudizio del presidente Cirielli lo rafforzerebbero. «E’bene chiarire— prosegue Cirielli— che l’iniziativa nata a Salerno per dar vita ad una nuova regione non esclude in alcun modo Avellino e Benevento, la cui partecipazione per noi resta fondamentale. Proporre la Regione Principato di Salerno era il modo più veloce possibile per dare avvio all’iter costituzionale, tuttavia quando toccherà al Parlamento affrontare la questione il ruolo di Avellino e Benevento sarà importantissimo».

Indispensabile, dunque, avviare fin da ora un confronto con le istituzioni e le rappresentanze politiche delle due province chiamate a condividere il percorso secessionista già intrapreso dal Salernitano. Terreno su cui costruire un comune cammino destinato a concludersi con la costituzione di una nuova entità politico amministrativa è certamente l’opposizione al drenaggio di risorse economiche dalla province di Salerno, Avellino e Benevento verso Napoli, territorio alle prese con mille emergenze e caratterizzato da una pace sociale pagata a caro prezzo.

Ha avuto gioco facile Cirielli nel suscitare consensi intorno al progetto di nuova regione ricordando come solo il 40%di quanto viene versato nelle casse della Regione Campania ritorna poi sui territori d’origine, costatazione che è esperienza comune per gli amministratori tanto salernitani quanto beneventani od avellinesi. Già da diverso tempo, poi, sono attivi nel Beneventano e nell’Avellinese dei comitati civici che, sulla scorta di quanto già avvenuto in provincia di Salerno, lavorano per raggiungere il quorum di delibere di consigli comunali necessario ad innescare il procedimento costituzionale per la modifica dei confini regionali. Nelle scorse settimane il presidente del comitato irpino per la Regione dei due Principati, professore Vincenzo Martone, aveva rivolto un appello a Cirielli invitandolo ad archiviare il progetto Principato di Salerno in favore della regione formata dalle tre province ex campane.

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