Unico Campania: aumenti in arrivo Previsti incrementi di prezzo fino al 60%

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Caserta – Nuova stangata in arrivo per i campani. I rincari questa volta riguarderanno i biglietti di autobus e tram. Il vertice decisivo tra le imprese che fanno parte del consorzio Unicocampania e la Regione Campania è previsto per oggi, ma al momento le possibilità di accordo non sono molte. L’ultimatum lanciato alla Regione, che ha bloccato i contributi previsti nel settore della mobilità pubblica, non è trattabile: o si scongelano i fondi o salta il consorzio Unico, con pesantissime ripercussioni sul prezzo dei biglietti. Senza l’erogazione dei fondi in favore dell’integrazione tariffaria regionale, i prezzi dei biglietti del trasporto pubblico locale sono inevitabilmente destinati ad aumentare. Il credito vantato dalle imprese supera i 67 milioni di euro. La crisi economica della Regione Campania, che rischia di sprofondare nella voragine finanziaria da 13 miliardi di euro originata dalle scellerate gestioni bassoliniane, però, ha comportato il congelamento del trasferimento di 40 milioni di euro al Consorzio Unico Campania, che ha consentito finora di poter dar vita biglietto unico, con risparmi rilevanti per gli utenti, in particolare per i viaggiatori che per lavoro sono costretti ad utilizzare 2 o 3 mezzi di trasporto nella stessa giornata. L’incremento dei prezzi stimato è del 22% per la tariffa base fino ad aumenti vicini al 60% per i viaggiatori che utilizzano più di un mezzo di trasporto. Senza il contributo regionale i biglietti unico di fascia 1 (Napoli-Pozzuoli o Napoli-Casoria) passerà da 1,10 a 2,05 euro; il biglietto orario di fascia 2 (che comprende tutta l’aera metropolitana di Napoli) aumenterà da 1,80 a 2,45 euro; il biglietto orario per lo spostamento Napoli-Salerno addirittura da 3,40 a 4,55 euro. Ad annunciare la stangata che potrebbe abbattersi sui viaggiatori è stata la Filt Cgil che non ha lesinato critiche all’operato dell’assessore regionale ai Trasporti, il cosentiniano Sergio Vetrella. “Sta azzerando tutte le conquiste degli ultimi anni: riduzione di 32 treni del trasporto regionale delle Ferrovie dello Stato dal 5 settembre, soppressione delle tariffe agevolate per gli studenti, gli universitari e le forze dell’ordine. Ora, il mancato trasferimento di 40 milioni di euro al Consorzio Unico Campania, che consentiva di attuare il biglietto unico, con risparmi rilevanti per gli utenti, in particolare per i viaggiatori che utilizzano 2 o 3 mezzi di trasporto, comporterà la soppressione di Unico Campania”. Un salasso pesantissimo per chi non può permettersi di recarsi all’Università o al lavoro con la propria auto o di sostenere mensilmente il costo dei parcheggi privati. In 10 anni, secondo i dati in possesso degli uomini del consorzio, il sistema di tariffa integrata unitamente agli interventi di ammodernamento della rete ed infrastrutturali, ha consentito di incrementare il numero dei passeggeri del 75% a Napoli e del 40% in Campania, con circa il 60% degli utenti che utilizza il biglietto unico per 2 o più mezzi e con circa il 50% che ha un abbonamento mensile o annuale. Un circolo virtuoso, con benefiche ricadute sui livelli di traffico e di inquinamento, che rischia di essere spezzato dai tagli in arrivo.

Ernesto Ferrante fonte Ce Web

scelto da Michele Pappacoda

 

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