L´Ac Amalfi pareggio amaro contro il Club Manlio di Masi

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Club Manlio di Masi – Ac Amalfi 1 – 1
10° Cipriano , 30° Montalbano

Club Manlio di Masi (4 4 2)
Cuoco, Parrinello, Carratù, Giordano (60° Basso A), Di Gaeta, Cairone, Fortunato A (78° Leone L), De Ligio, Montalbano, Basso F, Leone V (68° Fortunato R). All. Lanzara Francesco

Ac Amalfi(4 4 2)
Verderame, Esposito L, Cioffi R, Ferrigno, Mansi G, Bellogrado (61° Bonito), Buonocore, Mansi S, Florio, Cipriano, Brangi R. All. Lucibello Gerardo

Ammoniti: Di Gaeta, Basso F, Esposito, Ferrigno
Angoli: 7 – 5 Ac Amalfi
Recupero: 1′ – 4′

E’ un Ac Amalfi in piena emergenza, quella che si è presentata al Campo Sportivo 24 Maggio di Pastena (Sa) per affrontare il Club Manlio di Masi, una squadra che ha dovuto fare di necessità virtù, adattando almeno 5 6 elementi fuori posizione. Infatti tra infortuni e squalifiche la compagine amalfitana contava solo 13 effettivi. Una partita piena di insidie su un campo infido di terra battuta, poco gradito per una squadra tecnica che preferisco il gioco palla a terra come quella costiera. Una partita che lascia però l’amaro in bocca per i due punti persi nella rincorsa di un possibile aggancio alle prime.
Comincia subito forte l’Ac Amalfi, pressando alto e provando a tambureggiare fin dall’inizio. Infatti alla prima occasione è Cipriano che si presenta in area al 10° e batte il portiere locale. I costieri gestiscono l’incontro senza correre rischi, ed è ancora Cipriano che, imbeccato splendidamente al 30°, ha sul destro la palla del 2 a 0, ma solo davanti al portiere prova un pallonetto che termina alto sulla traversa. Il Manlio di Masi comincia a scuotersi e 5 minuti dopo trova il pareggio; cross in area di De Ligio, sponda di testa di Leone e Montalbano tutto solo insacca alle spalle di un incolpevole Verderame. La partita nei minuti successivi si trascina priva di emozioni alla fine del primo tempo, con i giocatori che non riescono ad imbastire azioni degne di nota data l’irregolarità del terreno di gioco.
Il secondo tempo si apre con un Ac Amalfi molto contratta che soffre l’aggressività, specie a centrocampo, dell’undici locale, e al 15° sfiora addirittura il vantaggio; calcio di punizione dal vertice sinistro dell’aria di rigore, di Basso F, il pallone si stampa sulla parte bassa della traversa e cade sulla linea. L’Ac Amalfi accusa il colpo ma reagisce, è Buonocore al 17° a sfiorare la marcatura con un tiro dal limite, ma la conclusione finisce a lato, al 21° è Bonito, subentrato a Bellogrado, che non arriva di poco, in scivolata, su un tiro cross dalla sinistra di Florio. Al 26° l’arbitro annulla il vantaggio amalfitano scaturito da un calcio d’angolo per fallo di Bonito, e al 30° è Florio che prova la fucilata dal limite, ma il portiere respinge in due tempi e manda in angolo. Nei 10 minuti finali subentra la stanchezza, e il Manlio di Masi ha l’occasione del vantaggio al 39°, buco a centrocampo in cui si infila De Ligio, lancia a destra Cairone in un due contro due, palla in mezzo per Montalbano, ma è Cioffi che miracolosamente riesce a sventare il colpo del ko.
La partita finisce in parità, un risultato che non può accontentare l’Ac Amalfi che, anche se in piena emergenza, ha la qualità e le capacità per fare di più. Adesso l’obiettivo principale è quello di recuperare i giocatori, per farsì che questa emergenza finisca, e di ritornare ad essere così la squadra che aveva incantato nell’inizio di stagione, la squadra che aveva sbalordito gli addetti ai lavori per il gioco e le qualità messe in mostra. Il processo di crescita deve passare anche dalle difficoltà e da queste si deve maturare, la “matricola terribile”, come era stata definita inizialmente, può continuare a far “sognare”, ma bisogna crederci.

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