Campania. Terremoto in Regione per Caldoro, Vetrella si dimette

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Campania terremoto in Regione per Caldoro Vetrella si dimette . E’ un telegramma, più che una lettera, la comunicazione che Sergio Vetrella indirizza al presidente della giunta regionale, Stefano Caldoro, per annunciare le sue dimissioni dalla carica di assessore alle attività produttive ed ai trasporti.

LA LETTERA
“Egregio presidente – scrive Vetrella – per tutte le ragioni che ben conosci e che sono maturate in questi mesi ho deciso di rassegnare le dimissioni da un incarico che pur avevo accettato con piacere dimettendomi dalla carica di senatore”.
Dimissioni irrevocabili, scandisce l’ormai ex assessore al suo entourage. Un tono serafico che stride con il terremoto che si scatena appena la notizia diventa di dominio pubblico. Caldoro, a Roma per impegni istituzionali, non commenta. Oggi, probabilmente, incontrerà Vetrella di persona per convincerlo a ritirare le dimissioni. Nel frattempo si è già mosso il Pdl con Nicola Cosentino: il coordinatore regionale del partito nella giornata di ieri si è messo in contatto con l’assessore dimissionario per tentare una mediazione. Ma pare che il risultato sia stato negativo.

LE IPOTESI
Ma perché Sergio Vetrella si è dimesso? E a cosa si riferisce quando parla di ragioni che Caldoro ben conosce? Le ipotesi sono almeno due, una delle quali però appare debole ed è relativa alla nomina (forse non gradita) di Nello Polese al vertice dell’Ente Autonomo del Volturno (Eav). Più probabile una sorta di protesta formale nei confronti del collega di giunta Gaetano Giancane, assessore al Bilancio, per i consistenti tagli previsti al trasporto pubblico ed alle attività produttive sia nel 2011 che nel prossimo triennio. Le voci che in queste ore si fanno strada parlano di un Vetrella arrabbiato per i mancati investimenti programmati in favore delle imprese e per una riduzione dei fondi da destinare alla mobilità nella misura del 13 per cento solo se si considera il 2011. Vetrella si sarebbe lamentato più volte del fatto che alla sanità vengono destinate troppe risorse, quasi il 60 per cento circa dei fondi a bilancio.

LE POLEMICHE
Ma ad incidere sulla decisione di Vetrella sono stati anche i continui attacchi che lo hanno interessato. Alcuni di questi giunti addirittura dai banchi della maggioranza come nel caso della polemica innescata da Luigi Cobellis, capogruppo dell’Udc in consiglio regionale, il 23 novembre scorso. “Il sistema dei trasporti – dice all’epoca l’esponente dei centristi – deve essere pianificato mediante un processo di larga condivisione, Vetrella non può fare tutto da solo”. Tutta interna alla squadra di governo, invece, la querelle che vedrebbe l’assessore dimissionario in contrasto con Danilo Del Gaizo, capo di Gabinetto del governatore Stefano Caldoro. Motivo dello scontro la richiesta, da parte del funzionario, di verifica su tutti gli atti degli assessorati: un procedimento che Vetrella avrebbe chiesto più volte di modificare senza però ricevere risposta.

IL PERSONAGGIO
Sergio Vetrella nasce a Napoli il 6 settembre del 1947. Si laurea in ingegneria nel 1972 e successivamente diventa docente di impianti aerospaziali presso l’università Federico II. Presidente del Cira (centro italiano ricerche aerospaziali) dal 1999 per tre mandati e massimo esponente dell’Agenzia Spaziale Italiana dal 2001 al 2006 tre anni fa viene eletto al Senato nelle liste del Pdl.
Si dimette da parlamentare per diventare assessore regionale della Campania alle attività produttive e ai trasporti.
Rigido e intransigente, Vetrella ha sempre cercato di difendere un’indipendenza decisionale che probabilmente è venuta a mancare negli ultimi mesi. Determinando la sua uscita volontaria dalla giunta Caldoro.

 

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