Albania il primo ministro dice che era un tentativo di Golpe

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     TIRANA – Signor Primo ministro, lei parla di golpe, accusa l’opposizione di aver tentato di prendere il potere con la forza. È un’accusa grave.

    “Il mondo intero ha visto che cosa è accaduto il 21. L’opposizione ha trasformato una manifestazione di protesta in un attacco premeditato, con lo scopo di prendere il potere con la forza”.

    Ci sono stati scontri. Ma alla fine qualcuno ha sparato dal palazzo del governo e ha ucciso tre persone.

    “Le indagini stabiliranno chi ha sparato. Decine di video immortalano persone armate fra i manifestanti. Non si tratta di provocazione. Il piano prevedeva una fase A e una fase B. Sono scattate nei tempi previsti. Ma il tentativo è stato sventato”.

    Sono giorni intensi per Sali Berisha, premier albanese, capo di una coalizione che ha vinto di misura la sfida con i socialisti di Edi Rama nel giugno del 2009. Da venerdì scorso, dopo gli scontri, il medico passato alla politica riceve delegazioni di ambasciatori. Tutti cercano di capire se la frattura è destinata a provocare un baratro o se c’è possibilità di ricomposizione. L’incubo della guerra civile del 1997 torna ad aleggiare.

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    C’è il rischio di una guerra civile, primo ministro?

    “Rimango in questo ufficio per evitare un rischio simile. Edi Rama, capo dell’opposizione, venerdì scorso per cinque ore, ha guidato l’assalto, e non nel cuore della notte ma in pieno giorno. Abbiamo sventato un golpe, che prevedeva l’occupazione del palazzo del governo, del Parlamento, della tv di Stato. La polizia ha fatto un lavoro eroico, straordinario. Ha evitato un massacro”.

    Ci sono stati tre morti. Uccisi da cecchini piazzati alle finestre di questo palazzo.

    “È stato un dramma, ho espresso subito la mia tristezza. Bisogna però capire chi ha sparato”.

    La Procura ha spiccato sei ordini di cattura che non vengono però eseguiti dalla polizia.

    “Ho chiesto io al Procuratore generale di avviare subito le indagini. L’Albania è un paese libero, ma è anche un paese che segue scrupolosamente le leggi. La Commissione d’indagine parlamentare verificherà che ci sia una inchiesta seria e trasparente”.

    Ma ci sono stati tre morti che potevano essere evitati.

    “Sono vittime del golpe. Dopo l’assalto è scattata la fase B del piano”.

    Cosa prevedeva?

    “Colpire le difese del governo. Sulla base di un’indagine durata una sola notte, la Procura generale ha emesso sei mandati di cattura nei confronti dell’intero vertice della Guardia presidenziale. Il corpo scelto a difesa delle Istituzioni veniva decapitato. È un modo di incoraggiare la presa del potere”.

    Un altro segnale di un golpe programmato?

    “Vedo alcune cose e le metto in fila. L’assalto, i morti e i feriti, l’intervento della Procura generale che lascia senza difese le Istituzioni, i servizi segreti albanesi che il giorno della manifestazione dicono alla polizia che non ci sono segnali di tensioni e di pericolo”.

    L’opposizione torna in piazza venerdì. Edi Rama ha chiesto aiuto anche all’Italia. Cosa accadrà?

    “Mi auguro che sia una manifestazione pacifica. Non tollererò alcuna forma di violenza. Io sarò nel mio ufficio. Come sempre. Ho parlato con il ministro italiano Frattini. Ho chiesto aiuto, gli ho spiegato cosa sta accadendo. Gli ho detto che difenderò con tutte le mie forze la libertà dell’Albania”. 

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