Rifiuti, è legge il Decreto Campania Arresto per l´«abbandono di rifiuti» Siti di stoccaggio nelle cave dismesse

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L’Aula della Camera ha definitivamente approvato il decreto legge sui rifiuti in Campania che contiene disposizioni relative al subentro delle amministrazioni locali nella gestione del ciclo integrato. Il testo è passato con 329 sì, 187 no e tre astenuti. Ecco gli elementi decisivi del nuovo testo È stato approvato l’emendamento che introduce il reato penale di abbandono dei rifiuti per strada. Oltre alle discariche di Andretta, in provincia di Avellino, di Cava Vitiello e Serre, in provincia di Salerno, il Senato ha tolto dall’ elenco delle discariche da realizzare in Campania anche la Cava Mastroianni a Caserta, su richiesta del Pd. Altra modifica importante: «L’uso delle cave dismesse come siti di stoccaggio, soprattutto quelle transitate alla proprietà dello Stato» come ha spiegato il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo. Riguardo ai poteri del governatore della Campania in materia è stata introdotta la possibilità per il presidente Caldoro di sveltire le gare per la costruzione dei termovalorizzatori e di definire con una ordinanza i flussi di rifiuti per conferimenti interprovinciali. Per il resto il testo non modificato stabilisce che il presidente della Regione, sentiti le province e gli enti locali interessati, potrà nominare commissari straordinari che abbiano adeguate competenze tecnico-giuridiche con potere di agire in deroga alla legislazione vigente in materia di appalti pubblici e di valutazione di impatto ambientale, al fine di garantire la realizzazione urgente dei siti da destinare a discarica e ad impianti di trattamento o di smaltimento dei rifiuti destinati al recupero, produzione o fornitura di energia mediante trattamenti termici di rifiuti nella regione Campania. Il testo esplicita, poi, la procedura semplificata relativa alla valutazione di impatto ambientale (VIA). Viene quindi autorizzata la realizzazione di impianti di digestione anaerobica della frazione organica derivante dai rifiuti, per ridurre il conferimento in discarica dei residui dei rifiuti trattati. Alla provincia di Napoli vengono poi trasferite le funzioni in precedenza attribuite ad Asia Spa per garantire la funzionalità dell’impiantistica al servizio del ciclo di gestione dei rifiuti nel territorio della provincia di Napoli, oltre alla gestione gli impianti di selezione e trattamento dei rifiuti ubicati nei comuni di Giugliano e Tufino. Si introducono speciali sanzioni per i comuni che non raggiungono gli obiettivi minimi di raccolta differenziata: potranno essere diffidati dai prefetti a mettersi in regola entro 3 mesi, decorsi inutilmente i quali potranno essere nominati commissari ad acta.

Il Mattino

scelto da Michele Pappacoda

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