Massa Lubrense. Nuova tecnologia nel Parco marino di Punta Campanella per rendere la navigazione più sicura.

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Massa Lubrense. Nuova tecnologia nel Parco marino di Punta Campanella per rendere la navigazione più sicura. Per evitare che le boe luminose, che delimitano le aree delle zone A di riserva integrale, B di riserva generale e C di riserva parziale dell’area marina protetta di Punta Campanella, restino al buio con gravi conseguenze nel traffico marittimo sotto costa, in particolare per i pescatori, i diportisti e le navi-passeggeri o da carico, l’ente gestore del parco ha indetto una gara d’appalto per il servizio di manutenzione degli apparati, ancoraggi, lampade e «jumper», del sistema di segnalazione luminosa. Per rendere più sicura la navigazione all’interno dei 70 chilometri dell’area marina protetta la funzione delle boe luminose va ad aggiungersi a quella dei fari, prima di tutti quello di Punta Campanella e poi quelli dei porti di Sorrento, Massa Lubrense, Positano: funzione di vitale importanza non solo per la salvaguardia della vita umana in mare di pescatori, diportisti e marittimi in genere ma anche di tutela ambientale per scogli, isolotti, fauna e flora marina. Per questa serie di importanti obiettivi l’ente gestore del parco marino ha dato il via a un bando di gara per l ’affidamento del servizio di manutenzione e sostituzione dei corpi utili al sistema di segnalazione delle boe luminose, importante specie nelle ore notturne, in caso di nebbia e di avverse condizioni marine. Si tratta di mantenere sempre in efficienza le condizioni dell’intero sistema di segnalamento delle boe che delimitano le aree degli scogli del Vervece e della Vetara di zona A, dei corridoi tra la Cala di Mitigliano, Punta Campanella, Punta di Montalto e la Mortella di zona B e ancora tra lo scoglio Scruopolo e la Grotta Matera, tutti di zona B, e infine tra lo scoglio Vetara e gli isolotti de Li Galli tra la zona A e la zona B. La base d’asta si aggira su 57mila euro e prevede un contratto biennale per tutto il 2011 e il 2012; salvo eventuale rinnovo. Oltre alla pulizia dei pannelli solari l’impresa appaltatrice dovrà assicurare la sostituzione di almeno 7 «jumper», meccanismi di piccoli ponti elettromagnetici che servono a non interrompere il corto circuito dei pannelli solari delle boe luminose, delle lampade fulminate, degli interruttori crepuscolari e del ciclatore elettronico; inoltre dovrà effettuare la pulizia della parte immersa delle boe, fino a una profondità di 20 metri. Il capitolato d’appalto prevede anche che se nel monitoraggio l’ente gestore dovesse riscontrare anomalie e problemi al sistema di segnalazione la ditta dovrà provvedere alla loro riparazione o sostituzione dei pezzi non funzionanti entro 24 ore.

Gennaro Pappalardo Il Mattino

scelto da Michele Pappacoda

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