MIOTTO, LA CAMERA ARDENTE. IL MEDICO LEGALE: "UCCISO DA UN SOLO COLPO"

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    Il C-130 dell’Aeronautica militare italiana con la salma del caporal maggiore Matteo Miotto, l’alpino in servizio presso il 7. reggimento Alpini di Belluno, ucciso venerdì scorso in Afghanistan da un cecchino, e’ atterrato alle 10,08 all’aeroporto di Ciampino. La camera ardente è allestita dal pomeriggio presso il policlinico militare del Celio. Le esequie solenni si terranno nella Chiesa di S. Maria degli Angeli, a Roma, domani, lunedi’, alle ore 11. Sarà presente anche il presidente del Consiglio Berlusconi. La salma dopo i funerali solenni a Roma sarà portata su un aereo militare fino a Verona e poi a Thiene dove sarà allestita una camera ardente. A Belluno, in prefettura, da domani mattina sarà disponibile il “libro delle condoglianze”. Il programma dettagliato delle cerimonie previste per accogliere e dare l’ultimo saluto all’alpino è stato definito stamani, in Municipio a Thiene (Vicenza), nel corso di un briefing presieduto dal sindaco Maria Rita Busetti. Il primo cittadino non potrà essere presente domani ai funerali di Stato che si terranno a Roma. “Purtroppo ho dovuto rinunciare – spiega – in quanto non avrei fatto in tempo a rientrare in Veneto per attendere Matteo all’aeroporto di Verona e poi in Municipio dove verrà allestita la camera ardente”. Alle esequie solenni a Roma il comune di Thiene sarà rappresentato dal presidente del consiglio comunale, Paolo Trevisi, e da una delegazione composta, tra gli altri, dall’assessore regionale Marino Finozzi (che abita nel comprensorio thienese) e dal sindaco di Zané Alberto Busin. Presenti i gonfaloni dei comuni di Thiene e Zané. Ad aspettare la salma all’aeroporto di Verona ci sarà anche il sindaco Flavio Tosi e un rappresentante della Regione Veneto. Il Governatore Luca Zaia sarà presente ai funerali di martedì mattina in Duomo di Thiene. All’arrivo del feretro a Thiena, davanti al Municipio, è previsto il picchetto d’onore e un minuto di raccoglimento. La camera ardente, allestita nella sala del consiglio comunale, sarà aperta dalle 17 alle 24 di domani e poi dalle 8.30 alle 10 di martedì. Saranno sempre presenti gli alpini del 7. Reggimento Alpini di Belluno. Martedì mattina, poi, la bara sarà portata fuori a spalla dagli amici e dai compagni d’infanzia di Matteo Miotto e caricata sulla macchina che a passo d’uomo raggiungerà il Duomo per l’ultimo saluto, poi la tumulazione nel cimitero locale. Nel testamento, il giovane aveva chiesto di essere sepolto nell’area riservata ai caduti di guerra. MAMMA MATTEO, DICEVA ‘LA MIA VITA E’ QUI’ – ”Con Matteo ci siamo sentiti al telefono l’ultima volta dopo Natale e avevamo in programma di fare una grande festa con gli amici e i parenti quando sarebbe tornato a fine gennaio”. E’ il ricordo che Anna Dal Ferro ha del figlio Matteo, l’alpino 24enne di Thiene rimasto ucciso ieri dal colpo di un cecchino in Afghanistan. ”Matteo mi diceva sempre: ‘mamma io tornero’ a casa per la famiglia – ha aggiunto la signora Anna -, ma la mia vita e’ qui, in Afghanistan’. Lui ce l’aveva nel sangue il mestiere dell’alpino, il desiderio di aiutare gli altri, e io ho sempre appoggiato le sue scelte”. ”Mio figlio era cosi’ – conclude la mamma di Matteo – e non e’ vero che tutti questi ragazzi che vanno nelle missioni di pace all’estero lo fanno solo per i soldi”. PAPA’ MATTEO, MI DICANO COM’E’ MORTO MIO FIGLIO – ”E’ legittimo chiedere come e’ morto un figlio”. E’ la richiesta di verita’ espressa da Francesco Miotto, 63 anni, il papa’ del caporal maggiore degli Alpini ucciso ieri in Afghanistan. ”Ieri mi hanno chiamato i suoi comandanti dall’Afghanistan- spiega – dicendo che era stato colpito ad una spalla, poi adesso si parla di un colpo che l’avrebbe raggiunto al fianco. I dubbi, come si vede, non li ho avanzati io, ci sono delle versioni che non sono concordanti”. ”Non voglio alzare polemiche – precisa Francesco Miotto – e posso capire che nei momenti concitati di un fatto come questo ci siano delle versioni discordanti. Ma noi famigliari vogliamo capire cosa e’ successo. L’esame autoptico lo faranno per questo”. TESTAMENTO MATTEO, SEPPELLITEMI CON CADUTI GUERRA – Matteo Miotto, il giovane alpino rimasto ucciso ieri in Afghanistan, aveva chiesto nel proprio testamento di essere sepolto con i caduti di guerra, nell’area loro riservata nel cimitero della sua citta’, Thiene. Lo ha reso noto il sindaco della cittadina vicentina, Maria Rita Busetti, dopo averlo appreso stamani da fonti della famiglia Miotto. ”Nel nostro camposanto – spiega – c’e’ un’area espressamente dedicata alle sepolture degli eroi di guerra, contraddistinta dal monumento alla Brigata Mazzini. Oggi mi hanno informato di quest’ultima volonta’, scoperta nel testamento del ragazzo. Stamo gia’ lavorando per poter esaudire questo suo desiderio”. La salma di Miotto, dopo i funerali solenni di lunedi’ a Roma, sara’ trasferita in Veneto nel pomeriggio di quello stesso giorno. Il feretro sara’ portato nella camera ardente allestita nella sala consiliare del municipio di Thiene. Quindi martedi’ 4 gennaio alle 10.30, nel Duomo, con lutto cittadino sia a Thiene che a Zane’ (il comune dove risiedeva), si terranno i funerali in forma privata.

    fonte Leggo

    scelto da Michele Pappacoda

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