TERAPIA AL CLINIC CENTER NAPOLI IN DAY HOSPYTAL-FIORE ALL’OCCHIELLO DELLA NOSTRA CITTA’ foto

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    E’ mio primo dovere, informare  che quanto segue, è riportato di mia iniziativa e per  solo scopo Sociale.

    Nel ringraziare i componenti lo staff del Clinic Center, spero che questo mio scritto, limitato alla mia esperienza nel Day Hospital Cardiologico, possa risultare utile per chi ha bisogno come l’ho avuto io, di una terapia di Riabilitazione, svolta in un qualificato Centro della nostra Città.

     Del Centro ne ho già scritto in precedenza, ma oggi desidero dare risalto alla conclusione del ciclo di sedute che ho terminate stamane.

     Oggi 31 Dicembre, sono stato dimesso dalla terapia di ripristino cardiorespiratorio effettuata presso il  Clinic Center  di Via Cinzia, Napoli.

    Ho frequentato la palestra del Day Hospital per circa 2 mesi, l’accoglienza  ricevuta all’inizio dal Prof. Carmelo Chieffo, dalla dott.ssa Caterina Montuori, dal cardiologo  dott. Marcello Cosentino, dagli infermieri  Luca ed Anna,  dalle fisiatre Angelica, Elena e Sara, aprirono il mio essere alle speranze. Alla fine del mese di Ottobre u.s., fui ammesso nel  ciclo terapeutico che fisicamente e giù di morale, dopo  l’intervento subito al cuore il 29 Settembre u.s.

    Il trattamento si rivelò positivo già dopo le prime sedute di  ginnastica di ripristino cardiorespiratorio, visite e controlli vari, accompagnati da una profonda fiducia sviluppatasi in rapporto alla rilevata alta professionalità ed alla rilevante  carica di umanità offertami dall’equipe del Centro stesso. 

    Come ho scritto in precedenza, tutti gli esercizi si sono svolti, sia per me che per gli altri partecipanti al programma, inclusi nel mio stesso turno, in  continuo monitoraggio e sotto il vigile occhio delle fisiatre Angelica, Elena e Sara che non si limitano ad indicare gli esercizi, ma li eseguono in contemporanea con i pazienti. Un lavoro improbo e faticoso per loro, perché ritengo che, nei diversi turni che seguono, fare ginnastica e controlli per tante ore, al monitor,  pressione, pulsazioni e ossigeno periferico, sia molto stancante.  Ma Angelica, Elena e Sara,  hanno  sempre  il sorriso sulle labbra e  pronte a rispondere con professionalità e cortesia alle molteplici domande anche dei “rompicorbelli” come me. (ndr.Colgo l’occasione per scusarmi pubblicamente sia con i sanitari che con le fisiatre per questa mia “dote”).

    La dimissione, presente il Prof. Carmelo Chieffo, il dott. Marcello Cosentino e gli infermieri Luca e Anna, che hanno avuto una parte essenziale nell’assistenza sanitaria anche alla mia gamba, è avvenuta con la dott.ssa Caterina Montuori, dopo analisi e controlli vari, con le raccomandazioni sanitarie, la cura farmaceutica  ed un libro ricevuto da Elena, che illustra in modo mirato, gli esercizi di ripristino cardiorespiratorio da poter eseguire a casa . Dovrò tornare a controllo tra 30 giorni.

    Durante il ciclo, si è instaurato un clima di viva cordialità sia con i sanitari che tra noi   pazienti dello stesso turno,  con i quali ci siamo incontrati ogni giorno dal lunedì al venerdì. Si è parlato un po’ di tutto, delle nostre esperienze e negli incontri collettivi con la psicologa, anche dei nostri problemi, per i quali, la psicologa dott.ssa Rossella Cogliano, è stata di utile appoggio psicoterapeutico.  Nel mio turno erano presenti due ingegneri, tre medici, una coppia di coniugi e qualche altro paziente con i quali si è instaurato un clima di viva cordialità. (ndr.  forse ci siamo voluti anche bene). 

    La dimissione è stata piuttosto triste, dopo il positivo periodo vissuto nel centro con l’equipe che mi ha fatto sentire sempre sotto protezione sanitaria e con il saluto ai  “compagni di squadra”, che attraverso i nostri incontri e colloqui, contribuivano  a rendere le ore trascorse nel Centro, un piacevole, utile e desiderato diversivo.

    Stamane, data la giornata semifestiva, in palestra era di turno solo Elena quale fisiatra, che con i sei pazienti in trattamento e dimissione oggi, ha affrontato egregiamente un “un lavoro più “pesante” del solito”.

     

    Dopo un “caloroso amicale e riconoscente abbraccio”, quando la porta della palestra si è chiusa alle mie  spalle, due calde lacrime sono scese sul mio viso, accompagnandomi all’uscita dal Centro, dove un taxi mi attendeva per riportarmi  alla mia dimora, sede del mio “tran tran” quotidiano.

     

    Alberto Del Grosso

    Giornalista Fotoreporter

    Garante dei lettori di positanonews

    Acccademico di Alta Cultura Europa 2000

     

     

       

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