Ravello dietro lo scontro De Masi Amalfitano la gestione della Fondazione e il Comune per il 2011

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Ravello costiera amalfitana. Secondo Amalfitano è ancora direttore di Villa Rufolo ma potrebbe non ricevere la prorogatio dall’attuale presidente della Fondazione Ravello professor Domenico De Masi, in attesa che venga nominato un nuovo presidente della Fondazione Ravello, anch’essa scaduta.

Vengono in mente le ire (e le offese) ricevute da Positanonews da Amalfitano ed i suoi accoliti quando dicevamo (con il punto interrogativo fra l’altro!!!) che Amalfitano rischiava di non essere più direttore di Villa Rufolo. Era un gossip (il giornalismo politico fra l’altro è fatto in gran parte da gossip raccolti in tutti i modi dai giornalisti, difficile che i politici facciano sapere chiaramente alla stampa quali sono le loro intenzioni… e c’è da dire che non abbiamo nulla contro Amalfitano visto che “vittime” di questi gossip sono stati anche De Masi poi Imperato e Di Martino.. )  ma evidentemente fondato su uno scontro che già c’era con De Masi.

Qualcosa covava sotto la cenere ed ora è venuto fuori. De Masi ha messo in evidenza che i beni acquistati per Villa Rufolo da Amalfitano, 17 opere di Nevil Reid,  sono stati acquisiti senza autorizzazione. Tramite  Vittorio Perrotta, imprenditore di origine Atrani , che opera a Parigi, che si ritroverebbe ad avere acquistato per 35.000 euro senza copertura finanziaria autorizzata. Ma siamo in Italia e tutto si sana e si sistema

“Amalfitano ha deliri di onnipotenza – ha detto De Masi -, convoca la conferenza stampa come se fosse lui il presidente della Fondazione, acquista beni senza autorizzare i fondi mentre ben si potevano chiedere fondi governativi. Non ci prestiamo ad operazioni politiche e strumentali, poi chi prima vedeva Amalfitano come fumo nell’occhi ora lo appoggia forse speranzoso di avere qualche fetta di potere. Non si tratta di non voler l’acquisto di questi beni, ma di farlo con criterio, inoltre abbiamo dei crediti e altri creditori potrebbero rivalersi nei nostri confronti. C’era il tempo per organizzarsi meglio far intervenire altri fondi ed evitare questa messa in scena  di carattere politico fatta in vista delle prossime elezioni del 2011”

Dunque gli animi sono esacerberati, ma una eventuale mancata nomina non dipenderebbe solo da questo. Non autorizzare la spesa farebbe venire meno il rapporto di fiducia fra presidente della Fondazione e direttore di Villa Rufolo e la prorogatio potrebbe non essere concessa. Fra l’altro essendo un atto straordinario la stessa prorogatio fatta da un presidente in prorogatio desterebbe perplessità anche in condizioni normali. Poi di qua a poche settimane o mesi dovrebbero esserci le nuove nomine

L’operazione di Amalfitano in vista delle elezioni non può essere vista solo come un recupero di beni di Villa Rufolo, architettata e giostrata ad arte sul finire dell’anno con una discreta campagna stampa non può non avere una valenza politica, non ammetterlo sarebbe essere disonesti verso i lettori. In gioco a Ravello in costa d’ Amalfi  nel 2011 c’è una grossa fetta di potere. La Fondazione Ravello, che è proprietaria di Villa Rufolo e probabilmente gestirà l’auditorium Oscar Niemeyer e realizza il Festival di Ravello, e l’amministrazione comunale.

In tutto questo Secondo Amalfitano vorrebbe decidere tutto di Ravello dalla gestione della Fondazione all’amministrazione del Comune nel silenzio e con l’accondiscendenza quasi generale. Ci riuscirà?

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