Minori, paese albergo della Costiera amalfitana

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    E’ ora che Minori in costiera amalfitana  pensi seriamente al proprio futuro sociale ed economico, legando le proprie fortune al turismo. E la sua conformazione , la presenza sul territorio di ambienti disponibili da subito, il contorno dato da agrumeti con manufatti adattabili, una calda e tranquilla spiaggia e tanto altro portano gli interessati a progettare l’attuazione di un “paese albergo” oppure di un “albergo diffuso” che dir si voglia.  Già qualche tempo addietro l’associazione politico-culturale “…per Minori” lanciò questa bellissima idea che, in tutta sincerità, con somma meraviglia non ebbe più seguito nonostante la validità della proposta.  Ora, però, non è più tempo di proposte lanciate tanto per dire qualche cosa: è tempo di concertazione, preparazione del territorio, azione definitiva, vantaggi economici.

    La stessa Linz, capitale europea della cultura per il 2009, città austriaca, nonostante abbia un territorio di gran lunga superiore a quello minorese ( non ha però la suggestività e l’attrattiva), ha progettato un albergo con camere  sparse negli spazi in utilizzati della città, vecchie officine, negozi (persino un rimorchiatore ed una barca del ’58). La prima colazione si consuma nei caffè aderenti all’iniziativa e convenzionati e le osterie, le trattorie, i ristoranti sono la sala da pranzo (generalmente per il pranzo serale). Così operando tutti trarrebbero vantaggi, tutti sarebbero impegnati, il flusso turistico sarebbe di livello accettabile e la qualità della vita  del residente trarrebbe giovamento soddisfacente.

    Minori non avrebbe più porte chiuse nel tessuto urbano, gli appartamenti vuoti o semiabbandonati avrebbero nuva linfa, ognuno farebbe a gara per migliorare ed offrire la sua proprietà: tutti sarebbe impegnati tutto l’anno. Si, perchè verrebbe a crearsi un filone del turismo da pesca, quella dell’agricoltura, quello balneare, quello storico-culturale, quello gastronomico, quello letterario, ecc. Ogni periodo dell’anno avrebbe il suo flusso intreressato. Ma quello che più interessa è che tutti farebbero “causa comune” nella sicurezza economica e nella concordia. Ci sarebbe rispetto reciproco, voglia di silenzio, di pace sociale perchè la comunità minorese è da sempre votata all’accoglienza.

    gaspare apicella

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