Dieta contro le intolleranze 1 parte

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    Dieta consigliata a chi sospetta intolletranze alimentari e a chi sente la necessità di disintossicarsi.

    La dieta contro le intolleranze è uno dei più collaudati regimi disintossicanti. Consente di perdere all’inizio soprattutto liquidi perché favorisce la depurazione dell’organismo, ma dopo i primi giorni anche grassi perché stimola il metabolismo, cioè tutto l’insieme dei processi di assimilazione, trasformazione ed eliminazione dei cibi. In più permette di scoprire eventuali intolleranze alimentari, dà il tempo di smaltire eventuali effetti tossici di alcuni cibi sul proprio organismo e insegna a variare i propri menù, elemento fondamentale per imparare a mangiare in modo più equilibrato.Un altro suo punto di forza è che si tratta di un regime dimagrante di tipo qualitativo e non quantitativo. Non bisogna pesare tutto e calcolare rigidamente le calorie. L’essenziale è seguire le associazioni giuste e far “ruotare” le diverse famiglie alimentari.

    Calorie: non vanno calcolate
    Quanto si perde: 5 chili
    Durata: 16 giorni
    A chi è adatta: a chi sospetta intolletranze alimentari,a chi sente la necessità di disintossicarsi.

    LE CARATTERISTICHE
    La caratteristica fondamentale è che i cibi vanno associati secondo un criterio preciso che rispetta la loro suddivisione in famiglie biologiche o gruppi. I cibi appartenenti alla stessa famiglia o gruppo, vanno assunti ogni 4 giorni,”a rotazione”.Nei 3 giorni seguenti l’alimento va tassativamente evitato;lo stesso avviene per quelli consumati il secondo giorno.Ogni ciclo alimentare è composto quindi di 4 giorni.Così ada esempio, sde il primo giorno a colazione si mangia una mela,che appartiene alla famiglia delle rosacee,si potrà solo dopo 4 giorni rimangiare questo frutto o ad esempio una pera,una pesca alcune susine,tutte appartenenti alla stessa famiglia.La stessa vale per i gruppi alimentar.Se il primo giorno a pranzo si si consumano i latticini, nei 3 giorni seguenti non si potrà mangiare carne di bovino che appartiene allo stesso gruppo, ma si potrà assumere solo dopo 4 giorni.In più all’interno delle diverse famiglie biologiche e dei diversi gruppi alimentari vanno privilegiati i gibi che non si consumano abitualmente.Ad esempio se tra le soracee si consumano di solito mele, sarebbe meglio optare per pere, pesche, prugne, susine,appartenenti alla stessa famiglia.Questa diversificazione permette di eliminare meglio le tossine, di individuare più facilmenteeventuali tolleranze alimentari e di variare la propria alimentazione.Esistono anche alcune categorie di alimenti (alcuni pesci e carni) che non appartengono a nessun gruppo e possono essere mangiati senza restrizione.

    BENEFICI
    La dieta svolge un’elevata funzione depurativa.Variare le abitudini, introdurre le diverse categorie di alimenti solo ogni 4 giorni, favorisce la disintossicazione. E’ noto infatti che per eliminare gli effetti tossici di un cibo, il nostro corpo necessita di un tempo che va dai 2 ai 4 giorni. Ha poi un grande potere dimagrante perché, oltre a favorire la perdita dei liquidi, stimola il metabolismo producendo un aumento del consumo energetico quotidiano. Consente così di perdere da 3 a 5 chili in 16 giorni. I primi chili eliminati sono costituiti prevalentemente da liquidi, segnale dell’efficacia depurativa della dieta; il successivo dimagrimento è dato, però, dallo smaltimento dei depositi di adipe, provocato dall’attivazione del metabolismo. Per raggiungere i risultati sperati è importante che nella giornata, oltre ai tre pasti principali, siano previsti due spuntini (uno a metà mattina e uno a metà pomeriggio) a base di spremute di agrumi o di succhi di frutta che si possono consumare tutti i giorni secondo le quantità previste. Tutti i pasti possono essere consumati rispettando le prorie abitudini; è importante però che tra un appuntamento e altro non vi sia un intervallo inferiore alle 2 ore e superiore alle 4 ore.

    SE PROVOCASSE FASTIDI
    Dal momento che la dieta a rotazione ha un elevato potere disintossicante, è possibile cbe nel primo periodo in cui viene seguita provochi alcuni piccoli fastidi. Per questo motivo può essere utile tenere un diario giornaliero dei cibi consumati e degli eventuali sintomi disintossicanti. Ecco i principali segnali che possono comparire nei primi giorni della dieta: bocca amara al mattino, cefalea. diarrea. insonnia; meteorismo. sbadigli, singhiozzo, sonnolenza, torpore. Questi eventuali effetti non devono allarmare perché sono la conseguenza della disintossicazione in corso.Qualora ci si accorgesse, grazie al diario alimentare, che nei giorni successivi al consumo di un preciso alimento (o famiglia o gruppo di alimenti) si presentano costantemente e in modo piuttosto marcato uno o più sintomi di disintossicazione, forse si è individuata una intolleranza precisa ed è necessario sottoporre il problema all’attenzione del medico curante. che valuterà l’opportunità di una visita specialistica.

    LE FAMIGLIE BIOLOGICHE
    GRAMINACEE: avena, bambù, canna da zucchero, farro, gramigna, grano, grano saraceno, mais, malto, miglio, orzo, riso, segale.
    ROSACEE: albicocche, ciliegie, cotogne, fragole, lamponi, mandorle, mele, more, nespole, pere, pesche, prugne, susine.
    SOLANACEE: cayenna, melanzane, paprica, patata, peperoncino, peperone, pomodoro, tabacco.
    RUTACEE: arancia, bergamotto, cedro, chinotto, lime, limone, mandarino, pompelmo.
    CRUCIFERE: cavolo broccolo, cavolo cappuccio, cavoletto di Bruxelles, cavolfiore, cavolo verza, crescione, mostarda, rapa, ravanello, rucola, senape bianca.
    CHENOPODIACEE: barbabietola da zucchero, bietole, bietolone rosso, spinaci, porri.
    OMBRELLIFERE: anice, carota, coriandolo, cumino, finocchio, prezzemolo, sedano.
    LABIATE: basilico, maggiorana, origano, rosmarino, timo.
    LEGUMINOSE: arachidi, ceci, carrube, fagioli, fave, lenticchie, liquirizia, lupini, piselli, soia, tamarindo.
    CUCURBITACEE: cetriolo, cocomero, melone estivo e invernale, zucca, zucchina.
    COMPOSITE: camomilla, carciofo, cicoria, girasole, lattuga.
    MUSACEE: banane.
    VITACEE: ribes nero e rosso, uva spina, uva rossa e bianca.
    LILIACEE: aglio, asparagi, cipolla.
    LAURACEE: alloro, avocado, cannella.

    I GRUPPI ALIMENTARI
    GRUPPO 1: aceto, Funghi, lievito di birra, lievito per il pane, muffe.
    GRUPPO 2: carne di maiale, lardo, strutto, salumi, prosciutto.
    GRUPPO 3: latte, latticini, bovini, agnello, salumi contenenti lattosio.
    GRUPPO 4: uova, pollo, galletto, faraona.
    GRUPPO A SÉ PESCI: rombo, spigola, cernia, pesce spada, orata, dentice, nasello, palombo, coda di rospo, pescatrice.
    ALCUNE CARNI: tacchino, coniglio, cavallo, selvaggina.
    E I singoli pesci e le singole carni non inseriti in alcun gruppo non interferiscono con altri alimenti. Quindi è possibile mangiarli tutti i giorni. Si può ad esempio consumare rombo il primo giorno di dieta, spigola il secondo, palombo il terzo e così via.
    lo stesso discorso vale anche per le carni non inserite in alcun gruppo alimentare.

    IL PROGRAMMA
    La dieta a rotazione prevede l’introduzione di tutti i principi nutritivi (proteine, carboidrati, grassi, sale rmneroli e vitamine); può, pertanto, essere seguito da tutti senza particolari problemi. Tutti gli alimenti ammessi nelle varie giornate possono essere assunti senza limiti quantitativi (le uniche restrizioni sono segnalate). Questo perché si tratta di una dieta qualitativa e non quantitativa. Il dimagrimento è consentito dalle giuste associazioni, non dal calcolo minuzioso delle calorie. I primi risultati significativi si hanno dopo circa 16 giorni; eventualmente la dieta si può ripetere una seconda volta. Il programma proposto è uno schema-tipo di 4 cicli da 4 giorni che ciascuno può variare in base alle proprie abitudini alimentari e ai propri gusti, rispettando: l’andamento ciclico di 4 giorni;l’intervallo di 2-4 ore tra un pasto e l’altro. A questo scopo sono inseriti due spuntini (uno a metà mattina e uno a metà pomeriggio) a base di spremute di agrumi o di succhi di frutta che si possono consumare tutti i giorni;la scelta, all’interno dei diversi gruppi, di cibi non assunti comunemente o quotidianamente.

    LE 10 REGOLE DA SEGUIRE
    1)I cibi possono essere cotti o crudi, freschi o surgelati.
    2)I condimenti consentiti sono: sale, aceto di mele, salsa di soia; olio extravergine di oliva usato il meno possibile (2 cucchiaini circa al giorno).
    3)Gli aromi devono seguire le regole della rotazione, per cui se il primo giorno si usa il basilico, appartenente alla famiglia delle labiate, nei 3 gíorní successivi non si potrà insaporire i cibi né con basilico né con maggiorana, origano, rosmarino o timo, aromi appartenenti alla stessa famiglia.
    4)Come dolcificante va usato il fruttosio (2 cucchiaini al giorno).
    5)Le bevande permesse sono acqua oligominerale e tisane.
    6)lo schema va ripetuto per almeno 16 giorni.
    7)Dal primo al quinto giorno potrebbero presentarsi dei sintomi dovuti alla disintossicazione, non bisogna preoccuparsi.
    8)Il pasto delle 14.00 può essere sostituito con quello delle 20.00 e viceversa.
    9)Alle 11.00 e alle 17.00 è possibile, al posto della spremuta e dei succhi di frutta,inserire lo stesso tipo di frutta consumata al mattino.
    10)Chi non vi sa rinunciare, al mattino può bere, oltre alla tisana, anche caffè o tè.

    Enrico Coppola  info coppola11@ymail.com   3343541797-

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