Rifiuti, 6 cordate d’imprese in corsa per realizzare il termovalorizzatore

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Lo scontro politico si trasferisce nelle aule di tribunale. Il presidente della Provincia, Edmondo Cirielli, ha dato mandato ai legali di querelare il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca per le dichiarazioni sul peso di «gruppi politico affaristici», interessati al ciclo dei rifiuti e all’iter per la costruzione del termovalorizzatore di Salerno.

 SALERNO. Sono sei i gruppi imprenditoriali, tra italiani e stranieri, interessati all’appalto del termovalorizzatore. Sei cordate che hanno giá inoltrato alla Provincia una manifestazione d’interesse e che completeranno in settimana il sopralluogo nell’area di Cupa Siglia destinata all’i mpianto. L’elenco completo delle istanze, reso disponibile dal presidente Cirielli, è stato poi secretato dall’assessore Marcello Feola, che segue la procedura. Ma dalle indiscrezioni risulta che tra i partecipanti ci siano l’A ti guidata dalla Cnim con l’avellinese De Vizia e la Cogeco di Antonio Lombardi (la cui proposta fu bocciata dal Comune), la multiutility emiliana Hera e il colosso francese Veolia. Non è detto che tutti confermino la partecipazione alla gara d’appalto (il termine di scadenza è fissato al 31 gennaio), ma intanto assolvono all’onere del sopralluogo che il capitolato imponeva come condizione preliminare. «E’ la conferma che il bando è stato fatto bene e che la gara va avanti» commenta il presidente EdmondoCirielli, che ieri mattina ha incontrato il governatore Caldoro e ha ricevuto dal premier garanzie affinché l’iter non sia commissariato. «Ho parlato con Berlusconi quando è venuto a Napoli – rivela – Ha detto che per Salerno non sará nominato nessun commissario, che la Provincia ha lavorato bene e ha fatto una bella gara.L’interesse di sei imprese di cui, mi sembra, quattro straniere, ribadisce l’efficacia del lavoro svolto». • In Regione confermano che l’orientamento è di lasciare le competenze nelle mani di Palazzo Sant’Agostino, senza sfruttare la possibilitá del commissariamento offerta dal decreto rifiuti approvato in consiglio dei ministri. Per la decisione definitiva si aspetta il parere degli uffici, che stanno esaminando il testo del decreto e che potrebbero pronunciarsi in un paio di giorni. Cirielli è pronto a incassare il risultato: «Si vedrá che nelle scorse settimane è stato sollevato un inutile polverone, e che noi andremo serenamente avanti». Anche se dal Comune il sindaco De Luca è pronto ad alzare un muro di ostacoli burocratici e proteste.

di Clemy De Maio La Citta

 scelto da Michele Pappacoda

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