Editoriale: Mou, ti hanno fatto lo shampoo

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    Incredibile dimostrazione di forza del Barcellona: un capolavoro di Guardiola. Il Real annichilito, sventrato, umiliato

    Cos’è il Barcellona, oggi? Una banda di marziani. Un tir che ti viene addosso, Tyson che ti riempie di botte, un uragano che porta via tutto. Ho chiesto la registrazione del dvd: vorrei conservarlo tra le cose più belle degli ultimi dieci anni. Vorrei gustarmelo tra due mesi, quando – magari – sarò depresso per il livello medio (medio?) della serie A. Ieri sera ero a Brescia, in trasmissione e con il televisore sotto gli occhi, collegamento dal Camp Nou e una delizia assoluta. Quanti passaggi hanno fatto di fila? Venticinque o ventisei: tocchi di prima, colpi di tacco, magie su magie, Messi come il vento, Xavi a dirigere, Iniesta a imperversare, Villa a colpire, Pedro a rifinire. Una roba che, se fosse sempre questo il film, ti porterebbe a dire: “Abbassiamo le saracinesche, non ce n’è per nessuno, sono i migliori”.

    Ho spesso elogiato Josè Mourinho per l’apprendistato rapido che lo ha portato a fare del Real Madrid – in pochi mesi – una squadra vera. Ma forse la gara con il Milan di Champions non era lo specchio ideale, il termometro più fedele. Anzi, cancello il forse. Perché quel Milan era alla mercé, ancora acerbo dal punto di vista tattico, senza i tre mediani e quindi inaffidabile. Bisognava avere la verifica. E non ci sarebbe stata miglior controprova del Camp Nou. E del Barcellona. Sarebbe bastato guardare negli occhi Mourinho: era terrorizzato. Avvilito. Disarmato. Gli allievi di Pep Guardiola avevano puntato il Real dopo pochi respiri, e ne avevano fatto polpette prenotando il pokerissimo. Mai visto un Mourinho così in difficoltà, così in crisi, così spaesato. Alla fine ha detto. “Sconfitto sì, umiliato no”. Umiliato no? Più che umiliato, trovate voi il termine giusto, la frase che renda l’idea.

    Ci sono partite che cancellano il bonus accumulato in pochi mesi di eccezionale lavoro. Quella del Camp Nou è una partita del genere. Tu lavori, accorci i tempi, fai del Real una squadra. Invece, all’improvviso sbatti contro lo scoglio e non eviti l’ammaraggio. I naufraghi del Real non ci hanno capito un’acca. Il solito Cristiano Ronaldo permaloso, che non sa perdere, ha quasi cercato la rissa con Guardiola. E se esiste una giustizia, dopo il papocchio di Amsterdam per provocare le squalifiche di Sergio Ramos e Xabi Alonso, questa è la giustizia perfetta. I furbetti del quartiere che, al primo vero grande incrocio della stagione, sono stati presi a schiaffoni.

    Caro Mou, ti hanno fatto lo shampoo. Sei bravo e cercherai di rinascere, ma intanto riguarda il dvd della partita: ammettilo, ti vergognerai.

    Alfredo Pedullà

    Redazione Datasport

    scelto da michele de lucia

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