Napoli, anziana uccisa nella sua abitazione, arrestato il nipote 44enne

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Arrestato dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Napoli il responsabile dell’omicidio di Anna Gigantini, l’anziana trovata senza vita nel 2006 nella sua abitazione di Giugliano, con un coltello conficcato nel petto. Si tratta di Pietro Limongiello, di anni 44 nipote della donna che all’epoca dei fatti aveva 86anni rinvenuta cadavere nella sua abitazione al quinto piano del Parco Regina di via Casacelle di Giuliano in Campania. Limongiello, rintracciato dagli agenti della Squadra Mobile di Napoli a Piombino poco prima del suo imbarco, risulta destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di omicidio emessa dalla DDA della Procura di Napoli. L’attività ha consentito di delineare il movente maturato in ambito familiare per le continue e insistenti richieste di soldi da parte dell’uomo. Le indagini, infatti, privilegiarono immediatamente la pista familiare in considerazione di molti elementi oggettivi riscontrati: la vittima era una donna lucida estremamente cauta e diffidente, al punto che non avrebbe consentito a nessun estraneo l’ingresso in casa. Per entrare nell’abitazione occorreva eseguire una procedura convenzionale: citofonare dall’ esterno e farsi riconoscere visivamente, in alternativa, suonare il campanello di casa accompagnato da due rintocchi alla porta. Dal sopralluogo eseguito si constatò subito che sia la porta che le imposte erano ben chiuse e non presentavano segni di effrazione. Il cadavere della donna fu rinvenuto riverso in cucina in posizione supina e presentava una profonda ferita da corpo contundente alla nuca, uno straccio da cucina pressato sulla faccia. Inoltre l’anziana presentava una passamaneria per tendaggi attorcigliata al braccio destro nel disperato tentativo di allentare la morsa al collo e un coltello da cucina inferto al collo.

Metropolis

scelto da Michele Pappacoda

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