Castellammare. Svolta Acetosella: stipendi in arrivo. Saranno pagate subito spettanze e bollette. Riprende la produzione

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Castellammare. È vicina la schiarita definitiva per la vertenza dei 16 lavoratori dell’Acetosella, da sei mesi senza stipendio e senza corrente elettrica da una settimana. Dopo la convocazione di un’assemblea permanente e la minaccia di attuare lo sciopero della fame, è arrivato il pagamento delle bollette Enel da parte della società “Stabia di Mare” (titolare dal 1990 dell’azienda che si occupa dell’imbottigliamento dell’acqua stabiese). Nei prossimi giorni, invece, potrebbe andare a buon fine anche la trattativa per la cessione dell’azienda ad una cordata di imprenditori locali (tra cui il proprietario di un centro medico di fisioterapia molto noto in città), che ha proposto il fitto di ramo d’azienda per l’imbottigliamento dell’acqua. La stessa società si è detta disponibile a garantire anche i creditori della Stabia di Mare srl, tra cui compaiono appunto i 15 dipendenti dello stabilimento di via Brin. Il via libera per il fitto di ramo d’azienda dovrebbe arrivare nei prossimi giorni dal Tribunale di Torre Annunziata. “Confidiamo nel buon esito della trattativa con la cordata imprenditoriale stabiese – afferma il sindacalista Francesco Gargiulo, responsabile provinciale Fiadel – La nostra priorità consiste nel tutelare i diritti dei lavoratori, che non percepiscono lo stipendio ormai da diversi mesi. Ci risulta che la produzione possa riprendere durante la prossima settimana – continua – e che i lavoratori siano in procinto di ricevere le garanzie che attendono da tempo. La nostra battaglia sta finalmente per avere buon fine”. Nel frattempo, in attesa di seguire tutti gli sviluppi della vertenza, i lavoratori hanno deciso di sospendere l’assemblea permanente. “Il pagamento delle bollette Enel ci consentirà di riprendere quanto prima la produzione – commentano – E’ chiaro che siamo fiduciosi anche rispetto al pagamento dei nostri sei stipendi pregressi, abbiamo necessità di garantire una stabilità economica alle nostre famiglie”. Una situazione dunque ancora in corso e che, se non risolta a breve, potrebbe acuire ulteriormente i contorni di una crisi occupazionale ormai senza precedenti in città. Ed oggi la speranza dei lavoratori è che l’ipotesi della nuova cordata si realizzi quanto prima, in modo da impedire che un’altra fetta di imprenditoria locale chiuda i battenti. Anche i clienti sperano che l’azienda possa quanto prima tornare a produrre. Le scorte d’acqua per grossisti e attività commerciali, infatti, stanno per esaurirsi. L’Acetosella è l’acqua di Plinio il Vecchio, che sgorga da una delle 28 sorgenti cittadine. Già nel primo secolo lo scrittore latino la consigliava a chi soffriva di calcoli renali. Castellammare allora fu nominata dai naviganti di un tempo “La città delle acque” e i marinai riempivano le loro botti dalle fonti naturali, per mantenere l’acqua buona durante i loro lunghi viaggi. (Francesco Fusco – Il Mattino) 

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