Carla Fracci sarà festeggiata al San Carlo con due grandi serate di gala il 26 e 27 ottobre

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04/10/2016 – «Peccato alla Scala sono stati un po’ frettolosi. Io in quei giorni sarò a Napoli». Carla Fracci cerca di stemperare le polemiche sorte con il lirico milanese che l’aveva invitata martedì ad assistere alla prima di «Giselle» con Roberto Bolle e Sveltana Zakharova. Un’occasione per festeggiare gli 80 anni (compiuti il 20 agosto) della grande ballerina milanese nel teatro in cui entrò nel 1946 e da dove è partita la sua luminosa carriera. Contattata per averla in platea, Carla Fracci ha gentilmente declinato l’invito: «Avrei preferito essere coinvolta in una serata speciale. Mi sarebbe piaciuto ripercorrere, come in un abbraccio affettuoso, la mia carriera. I tempi sono cambiati. Milano è cambiata. Peccato. Napoli è stata più generosa. Mi festeggerà con due serate di gala il 26 e il 27 ottobre». Due grandi serate, intitolate «Gala Carla Fracci», in cui anche lei danzerà in un nuovo balletto, «Domani futuro di giovinezza» con la regia del marito Beppe Menegatti, le musiche di Kurtag e Debussy e la coreografia di Giuseppe Picone, il neo direttore della compagnia di ballo del San Carlo.
«E naturalmente siamo felici di ritornare a Napoli – spiega Menegatti – visto che martedì e mercoledì prossimi saremo già al San Carlo per le prime prove dello spettacolo. Picone ci ha coinvolto fin dal mese di agosto. Un progetto molto diverso da quello della Scala che prevedeva solo un incontro e la presenza in sala». Un omaggio, quello partenopeo, che l’étoile ha evidentemente gradito di più, in un Teatro nel quale ha realizzato grandi spettacoli e dove è accolta sempre con grande affetto ed ammirazione. E dove appunto ritorna con piacere. L’ultima volta tre settimane fa, quando è stata tra gli ospiti d’onore della serata organizzata da «Il Mattino» per presentare l’album di canzoni italiane e napoletane di Jonas Kauffman, in uscita il tutto il mondo il 7 ottobre per Sony classical.
Picone è molto legato e riconoscente alla Fracci e a Menegatti. «A nove anni – racconta – entrai a far parte della scuola di ballo del San Carlo e a dodici anni fui scelto da Menegatti per interpretare il ruolo del giovane Nijinsky nell’omonimo balletto accanto a Carla Fracci e Vladimir Vassiliev. Ho voluto inaugurare il mio nuovo ruolo con questo omaggio. È il mimino che potessi fare. Sarà comunque un grande evento per il teatro e per Napoli». Picone ha già preparato il programma del gala: quattordici balletti legati alla storia dell’étoile. Si parte con lo «Spettro della rosa», coreografia di Michele Fokine, e la «Bella addormentat», coreografia di Marius Petipa. Carla Fracci danzerà dopo l’intervallo. In chiusura «Carmina Burana» con lo stesso Picone e il corpo di Ballo del San Carlo.
Dopo lo spettacolo del 27, nel salone degli Specchi ci sarà un incontro con il Rotary Club Posillipo: il presidente Annamaria Maddalena Terracciano consegnerà una targa alla Fracci e inviterà i soci ad acquistare quote per avviare il progetto di un doposcuola di danza a Vigliena per i bambini di famiglie povere. Una riedizione moderna del caffè sospeso: i soci versano un contributo per pagare al buio la retta ad una bambina o ad un bambino che parteciperanno a «Doposcuola in moviment». Ricordando che anche Carla Fracci, figlia di un tranviere, frequentò gratis la scuola della Scala. (FONTE: IL MATTINO)

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