Premio Danza clonato da Capri. Cesare Nissirio “La tradizione è a Positano non altrove in Campania”

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Riceviamo e Pubblichiamo. Spoleto aveva nel maestro Giancarlo Menotti il fondatore e nume tutelare del Festival dei due Mondi; La Campania aveva invece il maestro Alberto Testa, per il Premio Positano “Léonide Massine” per l’Arte della Danza”. Ambedue erano le immagini di eventi storici della cultura, dello spettacolo e del buon gusto. A Positano il Maestro Testa oggi sente il dovere di affermare: “La Regione Campania sta distruggendo il Premio da me fondato, non capendo l’importanza di tale evento che, se è durato oltre 40 anni, doveva avere la sua validità incontestabile. Oggi l’evento per eccellenza della danza nel mondo è stato clonato, gli è stata scippata la storica data, il primo sabato di settembre e persino le motivazioni da me create, a vantaggio di Capri, a pochi metri di distanza. Ma perché? Che necessità c’era”? Chi poteva difenderlo con lo stesso carisma del Maestro, se non egli stesso o una grande personalità. Oggi l’evento è divenuto il Premio della comare. Intrighi di palazzo lo hanno affidato a qualcuno senza competenza e senza statura politica che possa difenderlo. Che fa il Comune di Positano? Come difende l’emblema della propria città, la Città della Danza? Positano non protesta? Eppure quando occorrono i voti dei cittadini essi sono utili ai politici della Regione, non è vero? Un simile scippo è un affronto per la cittadinanza. Il Maestro Testa oggi si affida alla protesta degli artisti, degli operatori, critici e giornalisti, degli amici della danza, del pubblico. Tutti facciano sentire alta la loro voce. La tradizione è a Positano non altrove in Campania. Sia chiaro a tutti, soprattutto alle intriganti comari con appoggi politici o di convenienza: il Premio non si tocca!!! 

Cesare Nissirio 

Nella foto il professor Alberto Testa Direttore artistico per oltre trenta anni del Premio Danza Positano e Presidente Onorario

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