Napoli presto rivoluzione in attacco

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    Sondaggi dell’Everton per Gabbiadini. Contatti tra Giuntoli e il papà di Zaza, l’alternativa è Kalinic

    E’ un po’ come ritrovarsi, d’improvviso, su scherzi a parte: perché mentre stanno (quasi) per cominciare a sfilare i titoli di coda della sessione estiva, ed al Big Ben (virtuale) del mercato hanno dato la carica affinché un bel dì (il 31, alle ore 23) suonasse, dal vuoto pneumatico che circonda l’universo calcio nascono Grandi Manovre che conducono ovunque. Alla faccia del Brexit: l’Inghilterra si rilancia in Europa, lo fa lasciando che sia l’Everton a spingersi al di là della Manica, per avvicinarsi a Napoli con manovre diplomatiche e sondaggi laterali ma perlustrativi. E’ il mercato, che ha regole particolari, nelle quali bisogna calarsi, e se alle cinque della sera cominciano a sgretolarsi alcune (apparenti) certezze, bisogna far della cronaca l’opinione: Manolo Gabbiadini è un centravanti moderno, con caratteristiche particolarmente gradite all’allenatore Ronald Koeman, ma all’Everton intero, ed è per questo che qualche sussurro si trasforma in urla e che il classico passaparola dà il via alla rumba: qualcosa può succedere e conviene tenerne conto, perché se è vero (come è vero) che non esistono ancora contatti diretti tra i club è altrettanto (e indiscutibilmente) vero che siamo ai sondaggi.

    QUI ZAZA. Il valzer sulle punte è (ufficialmente) avviato, poi si scoprirà solo vivendo quello che si concretizzerà realmente: ma nel calciomercato gli spifferi, persino le intenzioni, son notizie, e l’apprezzamento dell’Everton per Gabbiadini scuote il Napoli, lo invita a rifarsi un’idea, lo spinge a guardare dentro se stesso ma anche altrove ed a riflettere sull’eventuale «rivoluzione» offensiva da certificare con il last minute. I nomi: il bianconero Simone Zaza (25 anni), il «giustiziere» di Torino con il gol in chiusura che consentì alla Juventus di sorpassare il Napoli al comando della classifica, ha la faccia e le caratteristiche e la «cattiveria» giusta, un’amabile canaglia che rientra nella categoria dei centravanti utili per il 4-3-3 di Maurizio Sarri. E a corredo delle sensazioni, trapela altro: Cristiano Giuntoli, direttore sportivo del Napoli che è operativo a Milano, lunedì sarebbe stato scovato a Torino, a casa-Zaza, per cercare di capire dal papà-procuratore le reali intenzioni sulla portata dell’ingaggio e sulla volontà.

    QUI KALINIC. Tra Napoli e Juventus, neanche una telefonata: ma c’è sempre tempo per afferrare un cellulare. Perché intanto a Castel Volturno il pensiero è volato di nuovo sull’attaccante croato della Fiorentina Nikola Kalinic (28 anni): è sempre piaciuto (tanto) al presidente De Laurentiis, che con la famiglia viola Della Valle ha un rapporto di assoluta amicizia; eventualmente, decollasse questa mega-operazione, varrà la pena sospettare che ci scappi una chiacchierata.

    L’ATTESA. I muri hanno orecchie e anche qualche buco: Manolo Gabbiadini vive un tormento personale da un po’, un anno fa c’era el Pipita Gonzalo Higuain e adesso coglie un pizzico di pregiudizio intorno a sé; in passato, ha avuto la possibilità di andare in Bundesliga, al Wolfsburg, ma adesso che è spuntata la Premier League e la possibilità di trasferirsi all’Everton, la soluzione ha cominciato ad affascinare il giocatore. E’ un ulteriore indizio, non certo la notifica d’un affare che adesso comincia ad avere qualche sua forma e che comunque non avrà bisogno di molto tempo: ne manca talmente poco, alla fine del mercato, che se non si fa subito non si fa più. Ma intanto sul triangolo Liverpool-Torino-Napoli c’è in gestazione un menage a tre: e, almeno nelle intenzioni, non siamo mica finiti su scherzi a parte.

    fonte.corrieredellosport

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