Ischia. Rampollo 17enne della Napoli bene usa documento falso per entrare in discoteca e bere alcolici. Rischia 5 anni

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Costerà davvero assai cara a un giovanissimo turista minorenne, in vacanza a Ischia, la sua passione per i divertimenti notturni, la vita brillante e spericolata e – soprattutto – quell’alcool tracannato in quantità esagerate per darsi un tono disinibito, da adulto e uomo di mondo. Il ragazzo, per aggirare l’ostacolo dell’età anagrafica inadeguata a una vita sopra le righe, ha infatti attuato un escamotage del tutto illegale, con lo scopo di superare i controlli da parte dei gestori dei locali notturni a Ischia, a Napoli e anche all’estero. Si era infatti dotato di un documento di identità falsificato il rampollo di una famiglia della cosiddetta «Napoli bene»,17 anni compiuti da poco, fermato l’altra notte dai carabinieri all’ingresso della famosa discoteca Valentino, sul corso principale di Ischia. Gli uomini al comando del capitano Andrea Centrella, come tutte le sere, dopo la mezzanotte si sono presentati in borghese nella zona dei locali notturni per effettuare i consueti controlli antidroga e prevenzione a tutela dell’ordine pubblico. Dopo un’oretta i sottufficiali del nucleo radiomobile hanno notato la presenza del giovanotto in vacanza e soprattutto i suoi repentini spostamenti da un locale all’altro per le sue abbondanti consumazioni alcoliche, tutte pagate in contanti e senza battere ciglio. L’apparente disinvoltura del ragazzo ha insospettito i militari, che all’interno della discoteca Valentino, dopo che il giovane turista all’ingresso aveva mostrato la sua carta d’identità alla security, hanno voluto vederci chiaro. Anche a loro il giovane ha mostrato la carta d’identità secondo la quale il ragazzo avrebbe avuto 18 anni compiuti. Una rapida ricerca tramite la centrale operativa ha però rivelato che quel ragazzo era ancora minorenne. A quel punto è scattata la perquisizione: nel corso della quale i carabinieri hanno rinvenuto nelle tasche del ragazzo anche l’altra carta d’identità, quella vera. Tradotto in caserma per le procedure di rito, il capitano Andrea Centrella ha così avuto modo di appurare che il documento che il ragazzo esibiva per garantirsi indisturbato le sue notti brave era falso, in quanto mancante del timbro a secco del competente ufficio del comune di Napoli che avrebbe dovuto rilasciarlo. Inviata l’informativa, il magistrato dei minori di turno ha deciso di denunciare il giovane per possesso di documento falso e di restituirlo alla famiglia, in attesa che venga chiusa l’istruttoria e stabilito il rinvio a giudizio. Per questo reato il giovane rischia una condanna minima di 5 anni e la cosa ha turbato non poco il padre che è dovuto andare a prelevarlo in caserma nel cuore della notte. C’è stata anche una scenata da parte del genitore, che mai avrebbe immaginato che suo figlio si fosse ridotto a commettere un reato pur di garantirsi delle nottate di straordinaria follia. E la reprimenda stava per andare ben oltre l’aspetto verbale, con i carabinieri che hanno dovuto calmare più volte l’uomo, esponente dell’agiata borghesia partenopea. «Ben vengano i controlli delle forze dell’ordine nei nostri locali – ha dichiarato Marcello Bondavalli, patron del Valentino – perché indubbiamente servono a prevenire atteggiamenti e situazioni di illegalità e aiutano le misure di controllo che noi stessi mettiamo in campo per garantire alla nostra clientela un divertimento sano. Il ragazzo in questione era riuscito ad eludere i nostri controlli presentando, come è noto, un documento che poi è stato accertato fosse falso, proprio perché la nostra politica dichiarata è quella di non vendere alcool ai minorenni nei nostri locali, non solo perché è una cosa sanzionata giustamente dalla legge, ma soprattutto perché vogliamo evitare danni alla salute dei nostri avventori più giovani e gli incidenti stradali del dopo discoteca». (Massimo Zivelli – Il Mattino) 

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