Piano di Sorrento. Gargiulo: la priorità non è abbattere Ruggiero ma un progetto per la Città

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Un progetto per la Città è la priorità, prima ancora che pensare di abbattere il sindaco Giovanni Ruggiero. Maurizio Gargiulo, medico chirurgo, candidato sindaco uscente e ora capogruppo dell’opposizione, componente dell’UDC, a pochi mesi dalle elezioni chiarisce la sua posizione. Una posizione “per” un progetto di sviluppo del paese e non “contro” un sindaco, in questo caso Giovanni Ruggiero, al quale non risparmia critiche.

“Manca una progettualità a lungo termine”, spiega Gargiulo, “pochi punti rispetto ai quali bisogna lavorare anche dieci o più anni, ma tali da dare un nuovo volto alla città. Per dare a Piano di Sorrento qualcosa di duraturo, che vada oltre l’ordinario e sviluppi la cittadina seguendone le vocazioni. Questo è l’obiettivo, non quello di combattere questo o quel sindaco, vi sono pochi punti, secondo me, che vanno affrontati in maniera radicale”.

Per esempio quali punti? Parliamo del Porto per esempio… “Lì si deve completare l’opera, si deve rivitalizzare l’intero borgo. Sistemare la spiaggia, aggiustare tutto, ogni buco, trasformare ogni spazio in maniera funzionale ad un turismo di transito che bisogna incrementare e far interagire con la città in modo che la spiaggia faccia sistema con il centro. Il Porto così com’è è un’opera abortiva. Poi bisogna chiarire l’appalto con gli aragonesi…”.

E la scuola? Siete stati duri con i manifesti e le polemiche. “Il manifesto ci stava tutto. L’amministrazione ha peccato di immobilismo; mi riferisco, per esempio, alla scuola di Via Carlo Amalfi. La satira è satira per quanto possa andare oltre le righe. Ma sul concreto Piano ha bisogno di una nuova scuola, si era parlato di fare sei aule a Via Legittimo e di altri interventi, poi il project financing per la scuola Carlo Amalfi, rifatto più volte e senza esito, alla fine è scontato che le opposizioni denuncino questo stato di cose. Non dico che bisognava fare le aule, né che bisognava fare il project financing, ma qualcosa andava fatto. Abbiamo perso quattro anni con questa situazione di impasse”.

Altri punti cruciali? “Commercio e viabilità, per il primo bisogna fare di più perché il nostro paese si basa proprio sul commercio, i problemi della viabilità e la mancanza di spazi e la razionalizzazione degli stessi sono sotto gli occhi di tutti, poi le pratiche di condono bloccate da anni”.

Un altro progetto che vedrebbe realizzato per il futuro della sua città? “La trasformazione urbanistica di Piazza della Repubblica. Riempire gli spazi vuoti, farne un centro commerciale polifunzionale che diventi un volano per Piano di Sorrento”.

Chi farà il sindaco fra lei e Giovanni Iaccarino? Ogni tanto spunta un nome, l’architetto Gargiulo, l’attuale vicensindaco Iaccarino e altri… E i giovani? “Io ho già detto che voglio fare un passo indietro. Fra me e Gianni Iaccarino, anche se si parla di posizioni differenti e staffetta, non ci sono contrasti. Stimo il vicesindaco Iaccarino che credo sia uno fra quelli che hanno fatto qualcosa, ma non abbiamo mai valutato questa opzione nel nostro gruppo a differenza di quanto si dice. Purtroppo spesso anche i giornali dicono molte inesattezze. Credo che sia opportuno puntare su persone di esperienza, i giovani non sono molto interessati alla politica. Ma credo che più che sui nomi bisogna puntare sui progetti per il paese. L’obiettivo non è buttare giù Ruggiero ma creare un progetto serio per Piano. Bisogna rivalorizzare il paese anche si ci volessero dieci anni”.

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