ANCHE LA TOPONOMASTICA PUÒ ESSERE PARTECIPAZIONE

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«Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand’ero ministro degli Interni. Gli universitari? Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Le forze dell’ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli a sangue e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano. Non quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì».

Questo quanto dichiarato dal Presidente Francesco Cossiga nel 2008, e tanto ci basta per declinare la richiesta del Sen. Lauro di intitolare a Cossiga una piazza o una strada di Sorrento.

 

«Onorevole Senatore Lauro, non crediamo sia sufficiente il fatto che il Presidente Cossiga sia statoper anni, un grande amico di Sorrento, un incondizionato ammiratore e frequentatore della nostra bellissima Città  – afferma Giuliano De Luca coordinatore PD Sorrento – e non comprendiamo le ragioni per le quali il Ministero degli Interni dovrebbe consentire una deroga alla Legge n. 1188 del 1927, che impone il passaggio di almeno dieci anni dal decesso per l’intitolazione di strade o piazze pubbliche».

 

Nel caso specifico il senatore Lauro è un cittadino come gli altri. Non risulta, infatti, che tra le prerogative dei parlamentari, che dovrebbero occuparsi di proporre ed approvare leggi che migliorino la vita dei cittadini, ci sia una competenza esclusiva per una tale richiesta. E allora, perché non possono proporlo anche gli altri cittadini a chi desiderano intitolare una piazza della nostra città?

 

Infatti, ci possono essere altre personalità alle quali pensare di intitolare una strada, dal Presidente Sandro Pertini, del quale quest’anno si è celebrato il ventesimo anniversario dalla scomparsa, al giornalista Giancarlo Siani, ucciso per mano della camorra nel 1985. Due delle tante personalità che hanno incarnato dei valori e ideali che vale la pena trasmettere alle giovani generazioni non solo di Sorrento, ma di tutta Italia.

 

Sulla base di queste valutazioni, tutti i cittadini di Sorrento potrebbero suggerire in maniera democratica una personalità alla quale intitolare una strada o una piazza della nostra Città, inviando una e-mail all’indirizzo di posta elettronica del Sindaco (mayor@comune.sorrento.na.it). 

«Anche le scelte sulla toponomastica possono essere motivo di partecipazione della cittadinanza, scelte che partono dal “basso” e non ancora una volta “calate dall’alto”» conclude Alessandro Schisano, consigliere comunale del PD.

 

 

Giuliano De Luca

Coordinatore Circolo PD Sorrento

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