Totti attacca la scelta di Higuain di andare alla Juventus: «Pipita, nomade senza cuore»

Più informazioni su

    Francesco Totti, il capitano giallorosso, in un intervista ha affermato: «Per me quello con la Roma è il matrimonio ideale». Certo, sposare una squadra non è la stessa cosa che sposare una donna, ma a quanto pare per Francesco Totti si parla pur sempre di matrimonio e sopratutto di amore. «Io ho sempre amato il giallorosso e ho sempre desiderato indossare solo la maglia della Roma. Non sono in tanti gli atleti che seguono il loro cuore. Scelgono di andare altrove per vincere e guadagnare di più. Sono come dei nomadi». I soldi più del cuore, l’ambizione più della passione. Ecco perché il passaggio di Gonzalo Higuain dal Napoli alla Juventus rispecchia le logiche ormai dominanti del calcio moderno, dove i legami affettivi contano meno di quelli economici. Francesco Totti ne è convinto, in 25 anni di carriera – nozze d’argento tra lui e la Roma – ha visto cambiare lo sport che ama. Lui è rimasto fedele, bandiera in via d’estinzione, mentre tutto intorno si consumavano divorzi a ripetizioni, alcuni clamorosi come quello di Higuain. Sempre in movimento, in continua evoluzione, come anche lo sport che negli ultimi anni «è cambiato molto». «Ora l’attenzione è più sul denaro. I giocatori cambiano squadra più spesso, forse per fare più soldi. È più business che passione», evidenzia Totti. Ecco perché il trasferimento di Higuain alla Juventus agli occhi di Totti assume addirittura i contorni del «disastro seppure normale». «La gente va allo stadio per divertirsi e vedere un giocatore che sta sempre nella stessa squadra. Forse sperano di non essere traditi. Guardate quello che è successo ora con Higuain dal Napoli alla Juventus. È un disastro. Però è del tutto normale ora che quando uno straniero arriva in Italia abbia la possibilità di andare in un’altra squadra per fare più soldi». Lui, italianissimo, da questo pensiero non è stato mai sfiorato, neanche quando a tentarlo era una pretendente “Real”. «Se avessi pensato solo all’aspetto economico avrei lasciato la Roma 10 anni fa. Per me si tratta di altro, di passione, non di soldi» ribadisce il capitano giallorosso, che volgendo lo sguardo al futuro suggerisce al calcio italiano di tornare al passato: «Per tornare ad alti livelli bisogna cambiare mentalità, dare più attenzione ai giovani italiani di talento che adesso restano oscurati dagli stranieri. Ora è più importante avere in squadra stranieri che italiani. Alcuni pensano che se prendi un argentino o un brasiliano allora sarà come Maradona». Anche questo è un messaggio d’amore per la sua Italia, che come la Roma occupa un posto d’onore nel cuore di Totti: uno che ha scelto di essere bandiera e non banderuola, fissa in uno stadio e non esposta al vento che soffia nella direzione di chi offre di più. (Bruno Majorano – Il Mattino) 

    Più informazioni su

      Commenti

      Translate »